Maledetta primavera




Prima arriva il caldo primaverile anzi estivo e poi un abbraccio di freddo con grandine pericolosa per vigneti e frutteti.Eppure siamo in piena primavera, quella che conosciamo da qualche anno però: burrascosa, freddolosa, capricciosa.

Che fare?

Con il cambio di stagione, i nostri amici clienti hanno voglia di mangiare fuori casa, approfittando del tempo libero per vivere nuove esperienze culinarie. In primavera, cresce anche il turismo culturale ed enogastronomici: la Toscana e le nostre Terre d’Arezzo, rappresentano un ‘attrazione senza fine. Tutti hanno voglia di proposte gastronomiche audaci ed innovative, di assaggiare la nuova stagione almeno nel piatto: ecco che la nostra giovane ma esperta brigata di cucina fa uscire per l’occasione piatti nuovi con una varietà molto ricca di ingredienti.
L’Agritrurismo di Podere Pendolino permette poi di vivere un’esperienza completa fatta di sonni rilassanti al silenzio e al profumo della campagna per poi refrigerarsi con un bel viaggio sensoriale nel nostro ristorante.
Sul colle del Pendolino potrete trovare vasti prati in cui far scorrazzare i bambini e un ambiente confortevole che sa di vecchio podere toscano in cui godersi un pasto di qualità in un’atmosfera rilassata. Quando c’è il sole, la nostra ambientazione si trasforma, si aprono le vetrate offrendo un open space vivace dove la comodità del ristorante si unisce all’informalità dei tavoli affacciati sulla nostra meravigliosa campagna. In estate poi, viva libera ai tavoli all’aperto.
Insomma, a Podere Pendolino  gli stili si mescolano e si fondono per rendere più intensa la vostra esperienza.

Via spettiamo nei prossimi giorni.



 



Luci e stelle




Per qualsiasi evento, le luci assolvono un ruolo fondamentale sia per creare la giusta atmosfera che per esigenze funzionali.
Pensiamo ad esempio agli agriturismi di campagna, come il nostro Podere Pendolino, immersi nel verde di prati, oliveti, vigneti ecc. Non sono certo luoghi turistici cittadini, inondati di illuminazione. In più, le persone oggi non sono più abituate a camminare nei tappeti erbosi e talvolta un pò sconnessi propri dei luoghi di campagna.
Una certa illuminazione dei percorsi, quelli che conducono ai vari angoli allestiti per gli eventi, sono fondamentali. Quindi il primo presupposto per scegliere l’illuminazione è fare un sopralluogo della location. Albatros Ristorazione conosce molto bene le location più gettonate, lavorando da oltre trent’anni nel settore: sapremo consigliarvi al meglio.
Si fa presto a dire luce: certi impianti assorbono molta energia, e' quindi fondamentale assicurarsi un potenziatone o un generatore da garantire il servizio per tutta la notte. Guai se si interrompesse la corrente a metà serata!!! Esperti professionisti sapranno guidarvi anche in questa scelta, e ricordatevi sempre è bene collocare eventuali generatori lontano dalla zona ricevimento, con metri di cavo, per evitare contaminazioni da  rumore o fumi.
Luci che invece non creano mai problemi sono quelle delle lanterne, molto in tema davanti alle nostre facciate rinascimentali o in ambienti di architetture raffinate e antiche: la luce ambrate delle candele è insuperabile in questi contesti.
L’importante, qualsiasi illuminazione si adotti, è tenere la “fiamma dell’emozione" accesa, enfatizzando angoli, ambienti, momenti, senza esagerare però. Mai soluzioni arlecchino, meglio focalizzarsi sulla tonalità  dell’intero evento, con luci calde, ambrate che impattino in maniera armoniosa nella location. In estate poi, lasciatevi sedurre dal cielo stellato come quello che abbraccia le notti d'etate sul colle di Podere Pendolino.



 



Laboratorio di Pasticceria




Da sempre il nostro catering ospita un laboratorio di pasticceri interno che negli anni si e' andato evolvendo in termini di personale dedicato, utensileria, stile e ricerca. L’investimento costante e l’attenzione posta all’argomento è da sempre una sfida per i nostri titolari al fine di soddisfare un cliente sempre più curioso, goloso ed esigente.
La scelta dei macchinari ad esempio è fondamentale con acquisti e manutenzioni costanti. Parliamo ad esempio di varie tipologie di forno capaci di effettuare diversi tipi di cotture, macchinari per la refrigerazione, abbattitore, tutti elementi essenziali in un laboratorio di pasticceria avendo a che fare con materiali quali creme, semifreddi, gelati e altri. Parole d’ordine quindi raffreddamento, controllo della temperatura costante, una igiene e prevenzione batteriologica.
 Per la lavorazione ci avvaliamo di impastatrici professionali, capaci di impastare grandi quantità di farina, uova, burro e altri ingredienti per creare le vostre paste, biscotti,ecc. Siamo in grado di miscelare ingredienti molteplici a velocità sostenuta e creare un impasto uniforme da consegnare alle mani sapienti dei nostri pasticceri di cucina.
Per ottenere gli strati sottili del vostro amato Millefoglie, il dolce più amato dagli italiani, per realizzare strudel, croissant e altri dolci occorre una eccellente macchina sfogliatrice capace di produrre la migliore pasta sfoglia. E abbiamo pensato anche a questo, naturalmente.

Impastare, sfogliare, raffreddare a ritmi veloci per il susseguirsi di portate sempre più scenografiche e ritagliate su gusti moderni: questa è la pasticceria di alta qualità che è in grado di sfornare il laboratorio di Albatros Ristorazione. Ovviamente rimane una costante della nostra filosofia aziendale sia per Albatros Ristorazione che per il nostro Ristorante Podere Pendolino: l’alta qualità delle materie prime che da sempre sono garanzia di bontà per le nostre eccellenze dolciarie.
Ultimo ma non meno importante la formazione continua a cui sono soggette le nostre maestranze per apprendere e raffinare gli strumenti di un mestiere in continua evoluzione. 



 



La Pasqua contadina




Con la Pasqua, nel nostro Podere Pendolino, si procedeva alle grandi pulizie, in attesa del parroco per la benedizione e della festa imminente. Gli uomini si dedicavano all’aia, alle siepi, levavano i residui degli animali da cortile e davano un aspetto di fresco pulito.
Le donne in casa riponevano i panni invernali, rinfrescavano i pochi abiti della festa, mettevano le tende bianchissime alle finestre e verniciavano la cucina annerita dal focolare con la calce fresca: il podere veniva ripulito fino in fondo con metodi rudimentali ma assai efficaci.
Una settimana prima, la domenica delle Palme, si erano benedetti gli olivi. Era tradizione, e un pò superstizione, nei mesi di maggio e giugno quando scoppiavano i temporali primaverili di andare nei campi e bruciare un ramo di olivo benedetto per la festa delle palme: si sperava così di scacciare il temporale. Altra usanza toscana era quella di piantare nei campi, dopo Pasqua, una croce di canne con un ramoscello di olivo benedetto, sempre per protezione. E’ inutile dire che con l’avvento dell’agricoltura meccanizzata e dei fitofarmaci tutto sia scomparso, superstizioni comprese.
Con l’avvicinarsi della Pasqua, nel podere Pendolino, le nostre massaie in Valdichiana ma anche nella campagna senese, qui alle porte, si davano un gran da fare col forno.

 Durante la Settimana Santa era tutto uno sfornare Schiacciate di Pasqua e Ciambellini. Gli ingredienti erano semplici ma la bontà della cottura al forno rendeva tutto fragrante e profumato: uova, farina, zucchero ed anici. Un brusio continuo e uno sbattere di posate metteva tanta allegria nei cuori di giovani e bambini. Verso la fine della settimana, il sabato di solito, veniva ucciso l’agnello e lessate le uova, di solito in abbondanza, perché l’uovo benedetto era comunque un dono di grande carità per un ospite improvviso. 

Le uova, venivano messe in un paniere, abbracciate in un candido fazzoletto di lino bianco e portate in chiesa per la benedizione. Le si mangiavano solitamente la mattina di Pasqua insieme ad una ricca colazione fatta di capocollo, Panina di Pasqua, carciofi fritti, ciambelloni ecc.



 



Miseria di Quaresima contadina




Tempo di quaresima nella campagna Toscana; a dire il vero la miseria non mancava mai e non era certo il caso di attendere la quaresima per mangiare più sobrio almeno il mercoledì o il venerdì.
In effetti aveva senso non mangiare in questi due giorni la carne, grande prelibatezza per il contadino che abitava il nostro Podere Pendolino. La carne, rara, costosa, appetitosa era una grande rinuncia, soprattutto per chi doveva lavorare. In questo periodo c’erano in atto le grandi potature di olivi, frutteti, vigneti: si stava fuori da mane a sera e si tornava al podere alquanto infreddoliti e molto, molto affamati.

La cucina povera ma dignitosa, era fatta dell’insieme degli avanzi, della “cerca” per i campi, dal poco che si ricavava dall’economia “autarchica” tipica del podere mezzadro. Si crede che la gente di campagna avesse sempre il cibo in tavola invece non era così. Ciò che si produceva nei campi serviva per il commercio e per i rapporti economici tra mezzadro e padrone. Si vendeva il grano, il vitello serviva a pareggiare i conti con il padrone, l’olio serviva per il lume della casa, col maiale si compravano scarpe e stoffe, persino la cenere era preziosa per lavare i panni.
 E’ vero, una volta a settimana si cuoceva il prezioso pane ma la massaia doveva essere così accorta da farlo durare almeno sette giorni: tra zuppa di pane e pappa al pomodoro lo si distribuiva poi nei cinque pasti quotidiniani compresi merenda a metà mattina e metà pomeriggio a pane, formaggio, salumi e tanta speranza in un abbondante pasto successivo.


Con l’osso del prosciutto si faceva una gran zuppa ricca di sapore e poco più; così come i fagii con le cutenne, gli scarti del prosciutto tagliato. In tempi di miseria nera ci si attaccava a tutte le carni: il riccio, se si aggirava intorno al podere, ci metteva davvero poco a finire in padella!
Le erbe nella cucina povera dei mezzadri la facevano d padrone: Ortica fritta, Borrace, frittate con salvia e di nuovo ortica, pulezze e papaveri: sì le foglie basali del papavero rosso bollite in acqua salata e tagliate finemente arricchivano la frittata dando quel non so che di rilassamento che aiutava i contadini stanchi ad addormentarsi consolati.



 



Si fa presto a dire ristorante di pesce




Podere Pendolino si conferma ristorante specializzato di cucina di pesce nella Valdichiana aretina. Salutata la nostra serata a base di pesce strutturato abbinato a grandi bianchi il pubblico riconosce e apprezza l’impegno ultra decennale del nostro ristorante nel proporre piatti di pesce. 
Ormai il pesce è la nostra specializzazione insieme alla cucina tipica di terra. 
E specializzazione  è garanzia di successo.
 La nostra filosofia è nota:

    •    Grande attenzione nella scelta delle materie prime
    •    Ricerca di nuovi prodotti
    •    Innovazione della strumentazione di cucina
    •    Sperimentazione di nuove ricette i grado di incontrare palati diversamente esigenti in ogni piatto che si serve

A Podere Pendolino la cucina di mare è piuttosto ricca e variegata, ma non solo.

 La nostra brigata di cucina composta da giovani chef, è molto curiosa nel selezionare e lavorare la materia con attenzione alla professionalità in cucina a partire dalle attrezzature. Operazioni base quali la sfilettatura, la rimozione delle squame, delle interiora, così come tutte le operazioni di pulizia, non sono improvvisate né mai trascurate. 
Il nostro obbiettivo è sempre lo stesso: creare ricette uniche e particolarmente gustose capaci di esaltare pesci semplici o raffinate rarità.



 



Cena di San valentino




La festa degli innamorati e' certamente un giorno romantico, ricco di attese, di domande. E perche' no, insieme al consueto fiore, si ricerca un momento di relax, di coccole senza stress, senza corse. Magari facendosi servire una splendida cena e per chi riesce a staccare dal lavoro, anche una notte in un romantico agriturismo.
Podere Pendolino vi aspetta con le sue calde camere arredate in stile romantico per la vostra notte d’amore. A coronare il tutto, una splendida cena tête-à-tête a lume di candela nel nostro ristorante.


Date un'occhiata al menù che abbiamo preparato per voi


Aperitivi

Tartare di manzo, asparagi, tuorlo d’uovo grattugiato
Millefoglie di polenta, porcini e stracciatella di bufala
Bruschetta di pane verna con zucca e noci
Soufflé di verdure, crema di pecorino, zafferano

Primo

Cuori di rapa rossa con burrata e carciofi

Secondo
Faraona arrotolata con pancetta e il suo fondo
Con lamelle di patate arrosto e tortino di spinaci

Dolce
Ganache ai lamponi, frolla sablé e salsa al cioccolato bianco

Vini e Spumanti
Rosso di Montepulciano
Moscato d’Asti

€40,00 a persona


Prenotazioni 0575 849697  cell. 3339080980



 



Evento Venerdi' 16 Febbraio




I veri intenditori non bevono vino ma degustano segreti....

Cena di pesce Strutturato accompagnata da Bianchi Segreti del Secolo Passato.

Venerdi' 16 Febbraio


Antipasto
Crostini con moscardini
Crostini al salmone
Crostini con code di gambero
Bocconcini di Baccalà
Moscardini in Guazzetto

Primo
Risotto mantecato con porro, Pescatrice e gamberi


Secondo
Caciucco alla Livornese con pane croccante


Dolce
Semifreddo al limone e lime caramellato



I vini condivisi saranno scelti insieme agli ospiti seduti intorno ad un tavolo imperiale


€55,00 a persona


Podere Pendolino: 0575 849697 cell. 3339080980

Selezione enoteca di ZERO Settantacinque



 



Il Divin Porcello




Dicembre, Gennaio, Febbraio questi sono i mesi freddi in cui nel nostro Podere Pendolino i vecchi mezzadri usavano macellare il maiale. Tanti ricordi nostri e di altri contadini in Valdichiana per questo rito che ha nutrito le campagne sin dall’antico Medioevo. Anzi, il maiale era così prezioso che era usato come unità di misura per valutare l’ampiezza di boschi di querce dove pascolavano i porci in cerca di croccanti ghiande.
Il rito della macellazione del maiale era così: al mattino venivano i contadini per ammazzare la povera besita mentre le donne all’esterno del podere, mettevano sul fuoco enormi paioli per la bollitura delle parti grassi del suino. Il tutto durava parecchie ore di bollitura, mentre alcuni  preparavano sapientemente la salamoia per infarcire prosciutti e condire altre parti che venivano appese in parti sicure della cantina per la stagionatura. Del maiale un si butta via niente: ecco che anche il sangue veniva cotto per ricavare il pregiato brusito o mallegato o sanguinaccio a seconda dell’area toscana di provenienza. Si tratta di un salume pregiato e raro, a base di sangue, di forma cilindrica, color rosso scuro. In pratica il sangue del maiale viene mischiato a cubetti di grasso, i ciccioli di maiale, acqua, spezie, sale, pepe. Il mischio viene insaccato in un budello di maiale, cotto in acqua, asciugato e fatto raffreddare. Roba da buongustai!



 



Il Ceppo che brucia




Ogni terra ha le sue tradizioni. Noi in Toscana ci culliamo ancora nelle tradizioni contadine legate al ciclo della natura che dopo il solstizio d’inverno dovrebbe addormentarsi. Si dice dovrebbe, perché con queste stagioni ballerine, nulla è più scontato.
Come già detto nella precedente storia, i nostri bambini del Podere Pendolino, come in tutti i poderi contadini non conoscevano il Babbo Natale vestito di rosso: questa è un’invenzione della più nota bibita americana ma si aspettava con ansia Santa Lucia.
Altra fonte di doni era l’albero magico, il famoso Ceppo, che si lasciava bruciare nel camino per giorni e i bambini, per attirare doni in abbondanza usavano recitare la filastrocca l’Ave Maria del Ceppo:
“Ave Maria del Ceppo
 Angelo benedetto!
 L’Angelo mi rispose
 Ceppo mio bello, portami tante cose!”
 Sotto le sue ceneri venivano nascosti frutti secchi, aranci o piccoli oggettini ricavati artigianalmente e per tutti era una gran festa.
 Il fuoco ha sempre avuto un che di propiziatorio: nelle fiamme sparivano le cose vecchie, i pensieri negativi e i brutti ricordi. Per non parlare delle ceneri: esse venivano raccolte e sparse nei campi come rito ben augurante, nella stalla per proteggere le bestie o fuori dal podere per ripararsi dalla saetta. Per nascondere origine pagana del rito del fuoco, s’inventò che il ceppo serviva a riscaldare Gesù Bambino che veniva a benedire le case. Per farlo bruciare più a lungo, doveva essere ben stagionato e lo si cospargeva con un miscuglio di grasso di maiale e cenere: vinceva chi lo faceva bruciare fino alla Befana.


Noi di Podere Pendolino vi auguriamo un 2024 ricco di pace, salute, prosperità da condividere con le persone che amate. E con tutti noi. Auguri!



 



Un gioioso Natale a tutti voi




Passano gli anni e le generazioni si rinnovano. I nonni anziani ci lasciano ed e' piu' difficile conoscere le tradizioni della vita contadina da noi in Valdichiana. Eccone alcuni stralci.
La religiosità nel vecchio Podere Toscano quale è il nostro Pendolino è sempre stata forte. Le massaie, ad esempio, usavano sempre fare il segno della croce sulla pasta di pane in lievitazione, una sorta di benedizione. Poi c’erano le rogazioni: il prete passava in processione per le vie dei poderi e recitava le preghiere alla Madonna e ai santi per  auspicare un buon raccolto e per fuggire le guerre. Tra le feste comandate c’era ovviamente il Santo Natale.
Innanzitutto si preparava il presepe in ogni podere. Chi tornava dai boschi locali o dal Casentino, oltre alla farina di castagne, macinata già in dicembre, portava anche il muschio che serviva appunto per le capannucce del presepe. Erano i bimbi che si affrettavano a prepararlo e ogni diceva la sua.
Gli uomini solitamente erano impegnati a distillare grappa (di contrabbando) e a macellare il maiale, si diceva “conciato per le feste”. Le massaie come al solito cucinavano ma ancora prima, ripassavano in rassegna tutta la casa che doveva risplendere e profumare. Non c’erano i saponi di oggi, ma la cenere e l’olio di gomito delle massaie lustravano una meraviglia.
La notte di Natale, nella stufa era acceso un ceppo che avrebbe dovuto bruciare lentamente, per tutta la notte. La legna doveva riscaldare la cucina dove si rimaneva lunghe ore a veglia intorno al camino e si diceva riscaldava anche Gesù bambino nato in una mangiatoia al freddo e al gelo. Il giorno di Natale, come a Pasqua e per i funerali dei padroni, si indossavano gli abiti a festa e si andava alla messa. Non c’era ‘usanza dei doni sotto l’albero, del resto si era poveri in molti e i pochi doni si erano ricevuti per Santa Lucia. I bambini però recitavano le preghiere e le filastrocche davanti al presepe.Il pranzo di Natale era più ricco del solito. Insieme al maiale appena macellato c’era il coniglio, grande tradizione della Valdichiana e la gallina. Non mancavano i dolci, il vino, i grappoli di uva passita che arricchivano di dolcezza. Sotto la cenere del camino poi venivano nascosti frutta secca e arance e i bambini si divertivano a cercarli. Ci si accontentava di poco ma si era anche felici con poco. La famiglia era la ricchezza principale e quel giorno nessuno si sentiva solo.

Che dire, noi a Podere Pendolino vogliamo ricreare lo stesso clima familiare e offrirvelo durante le feste.
Nell’attesa di incontrarvi nei prossimi giorni auguriamo a tutti un sereno e gioioso Natale.



 



Festeggiare a Natale




Ormai sono diversi anni che le coppie scelgono il periodo natalizio per festeggiare. Ma non ci sono solo matrimoni, anche anniversari o altre piccole cerimonie. Ecco alcune idee che noi di Albatros Ristorazione e Podere Pendolino abbiamo messo in campo per guidarvi come sempre verso le scelte migliori.


1) Il nostro ristorante Podere Pendolino offre spazi interni con servizi, cucine, accoglienza comoda per tutte le molteplici esigenze di ospiti infreddoliti dal clima invernale. L'ambiente da sempre accogie festeggiamenti invernali in un clima tipico del vecchio Podere Toscano.
2) Gli allestimenti si ispireranno al tema natalizio. Quindi via libera ad agrifogli, stelle di Natale, melograno,  vischio, bacche, castagne e pigne. Molto di moda la naturalità di ambienti e prodotti, perciò si preferiranno prodotti e materiali sostenibili, solidali o biologiche,
3) Se c’è la neve il gioco è fatto e se manca, batuffoli di cotone e dettagli glitterati potranno donare il tocco di magia di fiocchi di neve e luci.
4) Per chi ama invece il lusso e la modernità si potrà giocare intorno a dettagli i oro e argento: sottopiatti, posate, candelabri, contenitori per confetti, segnaposto. Insomma effetto lumiere ovunque per osare ma sempre strizzando l’occhio al buon gusto e all’eleganza.
5) Non possiamo non accennare al menù: per questo Natale, noi di Albatros Ristorazione e Podere Pendolino proponiamo una cucina territoriale, stagionale, raffinata ma che ricorda atmosfere di una volta. In fondo il periodo natalizio richiama per tutti sentimenti di famiglia, calore, accoglienza e tradizione, tutti elementi che gli ospiti amano ritrovare anche nel piatto.


Quindi, eccetto il giorno di Natale molti altri giorni potranno essere scelti per fare festa. Le nostre quattro sale, confortevoli e sapientemente riscaldate vi attendono per farvi vivere indimenticabili momenti di convivialità.

Una festa quella del Natale lunghissima, almeno fino all'Epifania.

Basta prenotare per tempo: tel: 0575 849697  cell. 3339080980


E ovviamente, buone feste a tutti voi.



 



Una brigata giovane e promettente




La nostra brigata di cucina vi da il benvenuto a Podere Pendolino per le feste natalizie.
La stagione natalizia si apre ufficialmente ogni anno con la nostra celebre cena di inizio inverno in cui i nostri ragazzi si danno da fare in un tour de force incredibile per il ristorante che da sempre registra il pienone.

Lo sapevate che la brigata di cucina è detta anche brigata bianca a causa dell’abbigliamento da cuoco prevalentemente bianco. Ad essa si contrappone la brigata del personale di servizio, denominata brigata nera.

Nella cucina di  Podere Pendolino, i ragazzi e ragazze sono giovani ma di lunga esperienza. Sono veramente pronti a rappresentare tutti insieme un “corpo di gente armata pronta a battersi”, la brigata del Pendolino.. Ad essi va aggiunto tutto il lavoro preparatorio per la pasta. Infatti la nostra filosofia di cucina è strettamente artigianale anche nella preparazione di tutti i tipi di pasta: dai pici alle tagliatelle, dai tortelli con molteplici ripieni alle sfoglie. E queste sono ore lavorative preparatorie ad ogni evento e serata.

Tendenzialmente nella nostra cucina i membri hanno dei settori specifici che però possono essere svolti a rotazione a seconda delle esigenze: ciò comporta competenze trasversali per tutti gli chef in cucina maturate in anni di studio e di esperienza sul campo. Il modello si ispira ai tempi di Auguste Escoffier (1846-1935) considerato il padre della cucina moderna. L’organizzazione dello staff in reparti e compiti ben definiti permette appunto alla brigata di preparare e consegnare i pasti in modo veloce ed efficiente.
 A Pendolino, dato l’altro numero dei coperti e la ricchezza del menù ogni evento vede il responsabile della preparazione degli antipasti, l’addetto alla griglia, chi si occupa dei piatti a base di verdure, vellutate ecc, il salsiere per le salse, fondi, brodi ecc, il responsabile dei pesci e naturalmente il pasticcere per paste, torte, crostate ecc.
Ma non è solo la cucina ad occuparli: ad essi spetta tutto il lavoro organizzativo e di pianificazione del menù e delle forniture, la selezione degli ingredienti e la compilazione del menù, l’apprendimento via via di nuove tecniche nonché il suggerimento per l’acquisto di nuovi macchinari da cucina.

Certamente dil modello di Escoffier è un valido aiuto per strutturare un team della cucina e anche nella nostra cucina di Podere Pendolino con molte persone per volta l’organizzazione in settori con competenze prestabilite è essenziale per la riuscita dell’attività gastronomica.



 



Festa al Podere




Venerdi' 24 Novembre ore 20,00 Come ogni anno si rinnova il nostro tradizionale appuntamento con la cena d'autunno. Organizzatevi subito con parenti e amici e prenotate il vostro tavolo: è un'occasione per stare in compagnia e degustare un ricchissimo menù della festa che sa di profumi autunnali.


Cena d'autunno a Podere Pendolino

Venerdì 24 Novembre ore 20,00

Cena a Buffet €35,00 a persona

Prenotazioni: 0575 849697  cell: 333 9080980


Menù


Antipasti del podere
Arrosticini  con spiedini di maiale e di agnello


Mini Panini:
Porchetta monte San Savino tagliata al momento,
Lampredotto preparato al momento


Trippa Monoporzione
Tonno del chianti
Fegatelli  

Cinghiale in umido   

Coniglio fritto    

Arista                                     

Costole e scamerita al Forno
 

Formaggi
Pecorino fresco   

Formaggio pecorino di Fossa    

Pecorino con cenere

Pecorini toscani vari accompagnati da miele, e marmellate

Ciacce al rosmarino
Degustazione di Vini Rossi Toscani abbinati ai formaggi
 
Bruschette preparate al momento con salse
alla  toscana
ai fagioli
con olio nuovo di frantoio del podere
 
Norcineria
Prosciutto toscano da affettare a mano al momento dal cuoco                    Salamini toscani
Finocchiona
Abbinamento di ciaccie/ focaccine calde     


Fritto
carciofi  
funghi            
melanzane
cardi    


Le frittate   monoporzione
Porro e pancetta
Cipolle rosse cotte al chianti
 
Angolo vellutate
Vellutata di zucca con crostelli di pane  
Crema di patate e finocchi
Accompagnate da dado croccante  
 
I caldi nei cocci
Pappa al pomodoro
Ribollita con olio extra vergine del podere
                                                                                 
Vegetariano
Cavolfiore gratinato  
Soufflè di verdure
Cipolle rosse gratinate con pinoli e uvetta                                      
                                                                                                         
Primi  
Pappardella con ragù di cinghiale     
Maltagliato con ragù di lepre
Cappelletto saltato con misto bosco                                                
                                                            
           
Dolce
Zuppa inglese
Torte della nonna
Crostate di frutta  
                                     
Vini e Spumanti        
           
Selezione di Vini rossi  Aretini e Toscani

€35,00 a persona

Prenotazioni: 0575 849697  cell: 333 9080980



                                  



 



Nuovo menu' autunnale




Buon lunedi'. Come annunciato eccoci col nuovo menu' autunnale. Finita la stagione estiva cosi suoi colori vivaci e i suoi sapori che sanno di mediterraneo, Podere Pendolino vi aspetta col nuovo menù autunno inverno. Via libera ai sapori di bosco, ai colori ramati, a quel che di nostalgico che infondono le giornate sempre più corte. All’interno di un antico Podere Toscano come il nostro, i sapori autunnali rievocano usanze contadine che rintracciamo in molti dei nostri  piatti. Le ricette moderne proposte dalla nostra giovane brigata di cucina, i metodi di cottura innovativi e l’mpiattamento accattivante affondano le loro radici nella tradizione delle Terre di Arezzo.Venite a scoprirle. Vi aspettiamo numerosi al calduccio del nostro Podere



 



Brigata di cucina in fermento




Ogni stagione ha le sue ricchezze.
Chi viene al nostro agriturismo di questi tempi, trovera' colori e profumi della stagione autunnale che sembra entrare nel vivo.Fra poche ore il nuovissimo menù autunno inverno verrà a deliziare i vostri palati.
Eh sì, la pioggia non è mai stata così attesa e con essa i frutti di stagione, soprattutto quelli di bosco. A dire  il vero quest’ultimi si sono fatti desiderare anche nelle nostre ricche foreste del Casentino. Parliamo soprattutto di funghi e castagne che per via della prolungata aridità sono carenti sia nella maturazione che nella quantità. Va bè, così va la natura….
Altre ricchezze delle nostre passeggiate nei boschi intorno al Pendolino sono pigne, ottime per i nostri caminetti e ghiande, amatissime dai nostri cinghiali. E’ comunque bello passeggiare nei boschi contemplando il famoso folliage, così rinfrancante nel corpo e nello spirito.
Quest’anno purtroppo si è avuta penuria di olive che sono state raccolte un pò a macchia di leopardo, sia nella provincia di Siena che nell’aretino. Le condizioni climatiche sfavorevoli con tanta pioggia nel periodo dell’impollinazione ed il prolungato caldo torrido, ridurranno la produzione di olio. A Pendolino è mancata l’abbondante raccolta degli anni scorsi ma ne abbiamo comunque prodotto un poco per il ristorante e di ottima qualità.

Comunque fra poche ore potrete degustare al ristorante il nuovo menù autunno inverno preparato dalla nostra giovane brigata di cucina. Seguite sula nostra pagina Facebook, vi terremo informati.



 



Autunno a Pendolino




Benvenuto autunno a Podere Pendolino. Ci attendiamo il cambiamento della temperatura, dei colori, dei profumi. Un tempo con l’autunno cambiavano anche le abitudini alimentari dei contadini che abitavano il Podere. La colazione per gli uomini era sempre ricca dovendo andare nei campi a svolgere il proprio lavoro soprattutto aratura; il minestrone veniva sostituito con la polenta appena c’era la disponibilità della farina del nuovo raccolto di granturco.  In altre zone, come nel nostro Casentino, la polenta era anche di castagne.


Ricetta povera della polenta che appassiona ancora oggi: si metteva sul focolare un grande paiolo in rame, pieno a metà d’acqua ; si aggiungeva sale e poi si iniziava a versare lentamente  farina. Poi con un grande mestolo si girava instancabilmente per non formare grumi fino ad  ebollizione. Una volta pronta la polenta veniva rovesciata sulla spianatoia di legno e con un pezzo di spago si tagliavano le fette. Veniva mangiata così in bianco con un filo di olio di Podere appena franto, oppure con un pò di cacio o con la ricotta per la polenta di castagne.  
La cena aveva la consueta minestra di magro: fatta di erbe e insaporita con la cotica o con l’osso del prosciutto, bollito molte volte. In tavola c’era solo il pane che ciascuno accompagnava con cacio stagionato, noci, fichi e uva. E ovviamente non mancava il bane abbrustolino con una frega d'aglio e imbevuto di olio verde appena franto.


A proposito, con la nuova stagione cambia il menù anche a Podere Pendolino. Siamo davvero curiosi di vedere le novità proposte dalla nostra giovane brigata di cucina.



 



Profumo di pizza




Noi di Podere Pendolino ci siamo fatti conosce negli anni passati grazie alla pizza. Gia' dagli inizi della nostra avventura nella ristorazione circa 35 anni fa con il famoso locale Crocodile, abbiamo sfornato pizza per tutta la chiana aretina. Il nostro mastro pizzaiolo è da sempre Claudio Bracciali titolare insieme a Patrizio Carotcci di tutto il gruppo: Ristorante e Agriturismo Podere Pendolino e Catering Albatros Ristorazione.

Per questo ci sentiamo di dire la nostra sulla'autentica pizza italiana.

La pizza è un prodotto di grande artigianalità malamente replicata dalle catene di fast food sparse in tutto il mondo.Prodotto a nostro avviso non sufficientemente tutelato. 


Ma vediamo qual è secondo noi il segreto dell’autentica pizza italiana:
1) Farina di altissima qualità e digeribilità lavorata con acqua e sale da mani abili e sapientemente lievitata per molte ore.
2) Manipolazione sapiente nella preparazione e nella stesura in modo da lasciare un bel cornicione all’esterno
3) I prodotti utilizzati devono essere di origine italiana e sapientemente manipolati:
    •    Il pomodoro pelato spezzetato a mano
    •    Il pomodoro fresco tagliato a spicchi.
    •    La mozzarella di bufala ( tagliata a fettine) o il fior di latte ( tagliato a listelli) vanno adagiati uniformemente.
    •    Il formaggio grattugiato ( se usato) va spolverato  sulla pizza con movimento rotatorio e uniforme.
    •    Le foglie di basilico fresco sono adagiate sui condimenti.
    •    L’olio extra vergine di oliva viene aggiunto con movimento a spirale. Noi prediligiamo l’olio extra vergine di Podere Pendolino.
    •    La cottura non deve presentare nessuna bruciatura né al centro né sul cornicione.
E tutti questi ingredienti e lavorazioni debbono portare ad un profumo inconfondibile che catturerà tutti gli ospiti.



 



La veglia al Podere




Come abbiamo raccontato qualche giorno fa, i lavori agricoli autunnali erano occasione per fare festa. Ad esempio, con la svinatura, col pretesto di rimettere la cantina in ordine, si invitavano gli amici ad assaggiare il vino novello, magari accompagnato dalle caldarroste. L’occasione era ghiotta per fare baldoria, per conoscere le ragazze, per suonare la fisarmonica ecc.
Stessa sorte toccava alla macellazione del maiale: ore e ore la sera davanti ai fuochi per far cuocere l’unto e i “buristi” . Al termine dalla spezzatura del maiale da parte del norcino, si mettevano a cuocere sulla griglia le salsicce e con queste si arrivava alla mezzanotte satolli di cibo e caldi di vino. Subito dopo ognuno si incamminava nella notte verso i propri poderi, desideroso di ricambiare al più presto l’ospitalità.

Che goduria. E che gioia nella semplicità delle cose naturali.

La stessa gioia che noi vogliamo ricreare a Podere Pendolino proponendo ricette autentiche del territorio, prodotti autoctoni, vini delle nostre terre e ambiente caldo e familiare come i poderi d'una volta.



 



Al via la vendemmia




Finalmente sta iniziando nella nostra Toscana la vendemmia dei Bianchi prima e dei Rossi successivamente. Siamo in tardo settembre come usava una volta. Il caldo di questi ultimi giorni ha favorito la maturazione. Certamente la pioggia ora non è augurabile, ma noi rimaniamo positivi.

A Potere Pendolino la vendemmia un tempo si svolgeva così: i contadini che abitavano Il nostro potere chiamavano conoscenti del paese che arrivavano con grande ceste fuori misura che sarebbero state riempite d'uva scelta e portata a casa come compenso per il proprio lavoro. La vendemmia si iniziava presto al mattino e ognuno cercava di trovare il compagno o la compagna con cui scegliere infilare e allora era un momento di gioia di scherzi di allegria.
L’uva raccolta e passava dal paniere al bigoncio:  metà andava il contadino e metà andava al fattore. Si racconta che contadini lasciassero nascosti qualche grappolo per poi raccoglierlo successivamente.
I bigonci, carichi d'uva, venivano trasportati col barellino in cantina dove l'uva veniva anche stritolata riposta nei tini a fermentare per una decina di giorni; dopo la fermentazione si procedeva alla svinatura e al riempimento delle botti.

Le vinacce ancora pregne e di vino venivano messe dentro al torchio e spremute sino all'ultima goccia; chi non aveva il torchio andava alla terzi in cambio di un fiasco di vino torchiato per ogni stretta avvenuta. Con le vinacce e le fecce esaurite, si distillava di nascosto perché tale attività comportava ammende e denuncia la magistratura. La grappa così rischiosamente estratta veniva nascosta negli angoli più reconditi della cantina, come una reliquia.

In quei giorni la festa continuava con assaggi continui del vino Novello, più o meno buono a seconda dell’esperienza di vinificazione.

Un’altra usanza era una bella tavolata apparecchiata a festa per celebrare la fine della vendemmia. La ricca tavola imbandita dalla massaia era allietata da risate, brindisi e sfottoni su quella o quel contadino; così ci si divertiva un tempo ed è questa atmosfera di familiarità rustica e calorosa che noi vogliamo ripete a Podere Pendolino



 



Vendemmia alle porte




Come consueto di questi tempi ci piace raccontare del pre-vendemmia. Sono molti infatti gli amici curiosi, soprattutto i grandi appassionati dei nostri vini che selezioniamo meticolosamente da anni grazie all’esperienza della nostra Sommelier AIS Rosy.

Da quello che ci riferiscono i produttori nostri amici, la vendemmia 2023 si presenta inevitabilmente segnata dalle piogge e dal freddo primaverili, che hanno ritardato la maturazione delle uve posticipando la raccolta di qualche giorno rispetto alla passata stagione.
Per quanto riguarda le produzioni, si prevede una leggera contrazione rispetto al 2022 soprattutto a causa della peronospora, scatenatasi proprio a causa dell’insistente umidità. Ne hanno risentito di più i produttori che hanno adottato il metodo biologico, non potendo intervenire con i trattamenti.
 
La qualità delle uve a bacca bianca prevista è buona, con un interessante profilo aromatico grazie alle temperature più fresche nel periodo finale di maturazione. Per le bacche rosse, la raccolta è in ritardo o come come avveniva decenni fa a fine Settembre; il prossimo mese sarà  decisivo dunque per la qualità delle uve rosse sperando in un finale estate senza piogge abbondanti.



 



Festeggiare con gioia.




Festeggiare a Pendolino e' divenuto un classico della Valdichiana aretina. Matrimoni, compleanni, anniversari, pensionamenti e chi più ne ha più ne metta. Per noi è inutile dire è una grande gioia: lavorare per festeggiare con voi è un privilegio.

Vi siamo accanto da piccini, col battesimo immersi in trine meravigliose; confezioniamo le vostre confettate per comunioni e cresime. Vi vediamo innamorati alle nostre serate a tema come per San Valentino.  Abbracciamo voi e i vostri genitori il giorno delle nozze e perché no, i vostri nonni. E via si ricomincia con la nascita di una nuova famiglia.

Si capisce che nel nostro lavoro c'è tanta poesia, amore per i valori veri quali famiglia, amicicizia, gratitudine....... alla vita sopratutto che ci permette di alzare il calice con voi.

 Buone feste, dunque.



 



Pranzo di Ferragosto a Pendolino




Che Ferragosto sarebbe senza la nostra rinomata festa. Da anni ormai amiamo ritrovarco con i nostri amici vecchi e nuovi, voi clienti di Pendolino, nel nostro ristorante allestito appositamente per accogliervi.

Conosciamo i vostri gusti e le vostre esigenze: per questo abbiamo pensato per voi a due menù, uno di carne e uno di pesce.

Speriamo di avervi accontentato!


Prenotazione: 0575 849 697  cell. 333 9080980


Menù di pesce pranzo di Ferragosto
Martedì 15 Agosto 2023


Antipasto
Carpaccio di pesce spada con rucola
Moscardini al coccio
Code di gambero in pastella
Bruschetta di calamari e asparagi
Pepata di cozze
Tartare di salmone su cestino di filò

Primi 2

Tagliolino con gamberi e agrumi
Tortello di spigola al tartufo

Secondo 1

Frittura di pesce con lamelle di patate

Dolce
Cremoso al limone
Frutta picchiata fresca

Vino: Pinot Grigio
Servizio bar e caffè



€50,00 a p.na


Menù di carne-  Ferragosto 2023

Martedì 15 Agosto 2023

Antipasti
Finocchiona e rigatino al coltello
Prosciutto al coltello
Tortino con dadolata di verdure foderato con fiori di zucca
Tartare di manzo con tartufo e stracciatella di Bufala
Tartina alla Toscana
Pane Carasau e crema al formaggio

Primi 2
Maltagliato al ragù di Cinta Senese
Mezzelune ricotta e melanzane su vellutata di ciliegino

Secondi 1
Pancia di maiale a bassa temperatura su crema zucchine e menta con
pomodorini confit e lamelle di patate

Dolce:
Cremoso al limone
Frutta fresca picchiata

Vino: Chianti
Servizio bar e caffé


€40,00 a p.na



 



Il Gelsomino ci abbraccia




Il nostro Gelsomino che abbraccia il Podere Pendolino ci regala i suoi fiori profumati a partire da Giugno fino a Luglio circa. La pianta, soprattutto con la brezza notturna, sprigiona un’ondata di profumo dolcissimo che avvolge i nostri ospiti attardati piacevolmente in giardino sorseggiando un buon calice di vino.
Ha un odore così piacevole e rilassante che viene utilizzato anche in erboristeria come rimedio calmante e distensivo. In effetti ha un effetto piacevole anche sull’umore. Sembra addirittura che allevi situazioni dolorose lievi. Esso è una pianta importata in Europa dalla Indie dove era conosciuta sin dall’antichità.
Lo sapevate che il il profumo del Gelsomino è quell’essenza che conferma la solidità del matrimonio contro gli attacchi quotidiani delle avversità terrene? Si narra una leggenda che coinvolge i Medici di Firenze. Sembra venisse coltivata esclusivamente nei loro giardini finché un giorno il giovane giardinieri ne rubò una piantina per regalarla alla fidanzata. I due amanti si sposarono, vissero felici e regalarono le piantine di gelsomino ad altre future spose in segno di augurio. Così si legge su internet, chissà; è comunque considerato un fiore che simboleggia l’amore e l’amabilità. E’ bello crederci, soprattutto pensando alle moltissime coppie che si sono spostate proprio al Pendolino: che sia di buon auspicio?



 



Venerdi' 7 Luglio ore 20,00




Grande serata a Podere Pendolino con abbinamenti di pesce e bollicine.

Un mare di pesce incontra un fiume di Prosecco e Champagne, grazie alla creatività della nostra giovane brigata di cucina affiancata dai Sommelier AIS dell'azienda 075

Si studia, si prova, si assaggia: il frutto di questa intraprendente collaborazione è la serata di Venerdì 7 Luglio nel nostro Podere Toscano.

Una serata diversa, di gran classe: regalatevela!


Prenotate il vostro tavolo per voi e i vostri amici.

tel. 0575 849697  cell: 3339080980



 



5 idee di vacanza a Pendolino




Vacanze nella campagna Toscana, ecco 5 idee che la rendono indimenticabile.
Natura: immersi nella natura del colle del Pendolino, si può godere del nostro prato, degli oliveti sapientemente gestiti dal nostro titolare Claudio, della vista pittoresca sul borgo rinascimentale di Monte San Savino.
Cibo: sarà possibile gustare la cucina del nostro famoso ristorante, con prodotti stagionali e ricette ricche di gusto e di storia.  Specialità tipiche del territorio oltre ai sapori di mare cucinati a regola d’arte dalla nostra “combattente” brigata fatta di giovani e ambiziosi cuochi. Dopo una giornata in giro, che bello ritirarsi nello splendore del nostro podere e trovare un ristorante di pregio a propria disposizione.
Vino: siamo Sommelier e amanti del buon vino. Che sia rosso e corposo, o bianco ed elegante, vantiamo una carta di vini ricca e sapientemente abbinata al nostro menù. Inoltre sarà possibile degustare un bel calice delle nostre Terre di Arezzo, nei nostri spazi esterni in contemplazione del nostro verde, che si tinge di giallo in epoca di mietitura. Senza dover prendere l'auto, in relax e sicurezza il buon bere è servito.
Location: oltre allo spazio esterno, soggiornare a Pendolino è immergersi nell’autentico podere toscano con camere spaziose, finemente ristrutturate che vantano ancora l’architettura tipica della vecchia casa di campagna toscana. Un tocco in più. l’arredamento country chic sempre curato dalla nostra Rosy.
Arte: Dai capolavori del rinascimento, al gusto medievale: Monte san Savino, Arezzo, Cortona, Siena e le sue città d’arte. Tutto a portata di mano, in un traboccare di tradizioni e di storia.



 



Cucina giovane e audace




Vi abbiamo parlato spesso della nostra brigata di cucina composta da ragazzi giovani. Molti di loro sono cresciuti da noi, hanno iniziato davvero giovanissimi e hanno appreso il mestiere del cuoco grazie all’affiancamento di Chef senior, delle nostre donne anziane, del lavoro nel ristorante. Non meno importante l’esperienza nel nostro catering Albatros Ristorazione che ci ha visto impegnati da decenni nell’accontentare gusti italianissimi ma anche di stranieri curiosi e a volta capricciosi.

Dunque, training on the job per i nostri giovani in cucina che con orgoglio e motivazione hanno proposto idee nuove. Pendolino sta conoscendo una ventata di freschezza e innovazione sia nelle tecniche di cucina che nel menù stesso.

Una delle nuove passioni dei nostri giovani è la cottura a bassa temperatura.
Si tratta di una cottura con temperature inferiori ai 65°C che conferisce ai prodotti, carne e pesce, caratteristiche uniche: il prodotto cuoce attraverso il riciclo di calore e ciò impedisce la dispersione di succhi, di umori e di principi organolettici. Le carni risultano più tenere e sugose. Infatti i tessuti connettivi, non perdendo succulenza e sapori, si mantengono teneri. I nostri ragazzi amano provare e riprovare tecniche, abbinamenti, tempi di cottura senza stancarsi mai, con grinta e spirito vincente.

Può darsi che tale cottura richieda più tempo, ma a Podere Pendolino da sempre abbiamo una cucina “all’impronta” che richiede un attimo di pazienza; forti di  un grande servizio fatto di personale professionale, formato, capace di gestire armonicamente abilmente i tempi di cucina e sala, rimaniamo fedeli alla nostra filosofia.   



 



Girellando per Monte San Savino




Tempo di vacanze, di viaggi in cerca della natura, della cultura e dei sapori autentici: Monte San Savino risponde a tutte queste esigenze.

Ecco come ci piace raccontarvelo:
I nostri borghi sono ricchi di porte che nell’antichità venivano chiuse per difendersi. Anche nel nostro Monte San Savino ne troviamo molte: Porta Fiorentina, Porta Romana, Porta San Giovanni e Porticciolo Guglielmi..
Da esse si accede ad un gioiellino dell’arte rinascimentale Toscana che ci abbraccia con le sue Logge cinquecentesche :le Logge dei Mercanti dove il mercoledì si intrattengono produttori locali per il consueto mercato rionale.
Passeggiando per le caratteristiche viuzze ci si imbatte in un quartiere dove un tempo sorgeva il Ghetto Ebraico che ospitava una folta comunità giunta nel borgo tra il ‘500 e il ‘600: non manca una piccola sinagoga e il cimitero.
Per gli amanti della storia, merita una visita  il Cassero ovvero l’antica fortezza del paese, la Torre Civica; Ricche di pregevole affreschi anche le due chiese principali ovvero la Chiesa di San Agostino e la Chiesa di San Giovanni
Il nostro gioiello è sicuramente Palazzo del Monte: nata come residenza aristocratica privata, ha degli splendidi giardini pensili, dai quali si ammira la Valdichiana. I suoi interni, riccamente decorati, danno l’idea della potenza della famiglia di appartenenza.
Ha superato il mezzo secolo la festa più famosa: la Sagra della Porchetta che ogni seconda domenica di settembre, apparecchia il prelibato piatto a migliaia di amanti del più tradizionale porcello toscano. Una curiosità: Monte San Savino è nel Guinness dei primati per la porchetta più lunga al mondo, 44,93 metri.



 



Ars Naturae




....secondo noi

A Podere Pendolino intendiamo fondere la dimensione umana del vivere con quella della natura, dell’ambiente per promuovere uno sviluppo sostenibile e consapevole. Ad esempio, la cura dei nostri oliveti, sapientemente guidata dal titolare Claudio Bracciali, è all’insegna della naturalezza, della spontaneità sostenibile per avere un frutto oliva sano e incontaminato. sulle nostre tavole e in cucina, l’olio pregato delle nostre colline ad insaporire piatti nuovi e vecchi.
Il ristorante poi, tende ad acquistare prodotti da fornitori selezionati a pochi km di distanza; la filosofia è quella di una cucina espressa, fresca, di forte carattere territoriale.
Fatta eccezione del pesce, ovviamente, i nostri fornitori sono locali, certificati, scrupolosi: da loro prodotti di stagione ricchi di sapore, odore e colore.Non abbiamo esitato a cambiarli quando ci è sembrato di poter innalzare il livello qualitativo per un servizio migliore verso i nostri clienti; anche qui sta l'Ars Naturae fatta di calore umano, accoglienza, sincerità.



 



Cercasi golosamente primavera




Udite udite: e' arrivato il nuovo menu' a Podere Pendolino, un menu' che rispecchia la stagione in corso. La primavera/estate è un periodo ricchissimo di sapori e di colori. I piatti sono veramente allegri e ti sorridono con un’abbondanza di colori che esprimono la rinascita della terra.

La predilezione del nostro pubblico per le verdure fresche di stagione, ci ha spinti sempre più per una enogastronomia variegata, con piatti come dire “rinfrescanti”  e leggeri accanto a preparazioni più elaborate ma altrettanto leggere.


La nostra cucina è prettamente territoriale, toscana fino all’osso: è logico che ci siano piatti corposi. Ma il progetto dei nostri nuovi giovani cuochi in cucina, è quello di renderla sempre più colorata e salutare.


Dunque, con il nuovo menù primavera saranno saziati tutti i 5 sensi grazie ai colori, agli aromi e ai sapori che parlano di primavera. Un pò di buon umore in tavola come nella vita non guasta; questo cambio di stagione, a dire il vero a volte pazzerello con ritorni di piogge e grigiori, richiede una spinta in più.

Vi auguriamo dunque un bel periodo di soddisfazioni, in tavola come nella vita.



 



Benvenute le persone celiache




Oggi abbiamo voglia di parlare della nostra ristorazione gluten free. Fortunatamente non e' piu' un argomento tabù, ma una materia ampiamente frequentata: sia per il gran numero di persone intolleranti o fortemente sensibili al glutine, sia per un certo livello di professionalità ormai sempre più rincorso.
Infatti noi crediamo che accontentare questo tipo di clientela, sempre maggiore tra l’altro, è una questione di savoir faire professionale, non di gentilezza. I dati statistici parlano chiaro: si legge oltre i 233.000 casi diagnosticati di CELIACHIA,  a fronte di un enorme numero di popolazione, più del doppio,  affetta da tale infiammazione e non ancora diagnosticata.
Quanti clienti ci dicono che prediligono la nostra pasta di lavorazione artigianale, magari con l’utilizzo dei nostri pregevoli grani antichi o di un grano saraceno. Dunque, la digeribilità di certi prodotti a base cereali, di esclusiva lavorazione industriale, è sempre più materia di discussione.

A breve uscirà il nostro nuovo menù. Anche qui, troverete un’ampia scelta di piatti glutee free appetitosi. Per noi un piatto gluten free è ad esempio un dolce gustoso, un piatto di pasta ricercato ma saporito assieme ad un’ampia selezione di ingredienti freschissimi come carne, pesce, verdure, legumi, frutta fresca ecc.

Mai piatti già pronti a Podere Pendolino, ma solo ed esclusivamente cucina “all’impronta”, espressa. Non sappiamo e controlliamo scrupolosamente cosa mangiate: ciò è possibile anche grazie al numeroso personale ben formato in servizio.
Il nostro staff in sala e in cucina è molto preparato in materia.

Abbiamo fornitori e una dispensa ben organizzata per ogni esigenza al fine di evitare contaminazioni dei cibi. E sappiamo informare i nostri clienti.


Un bel piatto di pasta, sarà egualmente ottimo anche se non conterrà farina convenzionale.Fidatevi!



 



Pendolino Outdoor




E' arrivata la primavera a Podere Pendolino; gli ospiti passeggiano nel nostro immenso prato, curiosando qua e la' in cerca del sentore della campagna Toscana.

I bambini corrono allegramente vestiti a festa per le cerimonie religiose, battesimi, comunioni, cresime,: dolcissimi, essi conferiscono al luogo un che di poetico che difficilmete si dimentica.


Le nostre verande sono sempre allestite per accogliervi e molti desiderano le apparecchiature esterne.

Ci piacerebbe davvero accontentarvi, sempre, ma la nostra professionalità ci obbliga a seguire scrupolosamente le previsioni meteo che si sa, ultimamente navigano a vista. E la primavera gioca sempre strane sorprese: un pò caldo, un pò fresco umido...

Dunque, anche a Pendolino dovremo aspettare un pochino per le nostre immense tavolate che ricordano le conviviali contadine del Podere d'una volta. Tutti in fila, uomini da una parte e donne dall'altra, pronti a mangiare, a bere in abbondanza e a intonare stornelli e canzoni goliardiche a più non posso. Tutto culminava col brindisino lalalalala....



 



Birra Cipressi e Birra Salice




Che bellezza il Luppolo made in Tuscany

Fenomeno di moda o riscoperta di antiche tradizioni? Fatto sta che negli ultimi 10 anni le aziende agricole nel settore birra, puntano a diversificare la produzione selezionano i migliori cereali per creare grandi birre artigianali agricole.
Per noi di Podere Pendolino la birra artigianale è un percorso ormai avviato sia per il nostro ristorante che per le cerimonie del nostro Catering Albatros Ristorazione. Abbiamo selezionato attentamente birrifici di qualità e da questa scrupolosa ricerca è nato il connubio con il più prestigioso della Val D’Orcia: Il Birrificio San Quirico.La Val d’Orcia è anche casa nostra, tanti sono gli eventi che vi organizziamo, privati e istituzionali. Come non rimanere incantati da quel paesaggio naturale incontaminato, molto simile a quello rinascimentale rappresentato negli affreschi del Lorenzetti a Siena, tanto da guadagnare al territorio il marchio prestigioso di Patrimonio UNESCO.
L’incontro con la società Birrificio San Quirico ha ispirato questo connubio tra il Luppolo Valdorciano e alcuni dei simboli del Pendolino che hanno dato il nome a due birre prestigiose: “Cipressi” Birra artigianale Chiara e  e “Salice”birra artigianale doppio malto ambrata.
Un lavoro di selezione paziente per due birre prodotte artigianalmente da mastri birrai valdorciani. Birra cruda, non filtrata, non pastorizzata realizzata con ingredienti naturali, senza conservanti. Questa metodologia di produzione ben si sposa con la filosofia della nostra ristorazione da decenni fondata sulla selezione di materie prime stagionali, naturali,di altissima qualità rielaborate secondo criteri artigianali e fortemente territoriali.
Dunque la tradizione dei nostri piatti presto sposerà la tradizione di queste due grandi birre.
Al momento in cui vi scriviamo le birre stanno riposando in bottiglia per una completa evoluzione dei lieviti.
Speriamo che vi piacciano: ci abbiamo messo l’anima!



 



Marzo in campagna




Viaggiando in auto, in mountain bike e scorrazzando a pedi per le colline intorno al Pendolino, si vede una scenografia assai diversa da quella invernale. Infatti, a Marzo, i nostri contadini da sempre lavorano la terra, e seminano. L’orzo, l’avena, il fieno, il grano, fanno già capolino e donano quel bellissimo color verde vivo alle nostre colline; esiste però una semina primaverile, ad esempio di alcune qualità di orzo che non richiedono il freddo.
Le fasi lunari più favorevoli per la semina sono la Luna nuova e la Luna crescente, mentre le fasi meno favorevoli sono la Luna piena e la Luna calante. Ancora si tiene conto di queste cose, saggezza popolare o scaramanzia?
  Un tempo si andava di zappa e vanga, oggi ovviamente la campagna si è industrializzata, a parte il lavoro umile di chi coltiva il proprio angolo di natura: l’orticello.
Marzo è anche il mese delle potature: si potano gli olivi, le viti, gli alberi da frutto. Anche noi a Pendolino abbiamo un gran da fare: Claudio, titolare insieme a Patrizio, ha in mano tutta la gestione agricola del podere, compreso gli oliveti.  I contadini un tempo usavano forbici, roncolo e pennato per togliere il vecchiume; oggi anche qui ci sono le forbici elettriche per fare prima con minor fatica. Ben venga tutto pur che non si abbandoni la terra.



 



Pranzo di Pasqua a Podere Pendolino




Con la primavera si avvicina anche la nostra grande festa in famiglia: La Pasqua.

Da anni voi amici clienti decidete di passarla con noi: tavolate di amici intimi e parenti si ritrovano sul colle del Pendolino per godere del cibo della tradizione, dei rituali ben auguranti, del calore della familiarità che si respira nel nostro locale, casa vostra....

E' un piacere proporvi quindi il menù di Pasqua 2023.

Prenotatevi con anticipo, abbiamo in effetti già molte richieste e ci piacerebbe davvero accogliervi tutti.....



Aperitivo

Prosecco
           
Antipasti

Prosciutto al coltello
Finocchiona Toscana
Cestino  di parmigiano con bufala, puntarelle saltate e scaglie tartufo
Uova benedette in salsa verde
Carciofo in tempura
Bruschettine alla toscana bagnate in brodo
Soufflè di ricotta e pezzetti di pere  su crema di pecorino

Primi
Lasagna al forno  con zucchine, asparagi e agretti
Maltagliati grano saraceno con ragù di cinghiale

Secondi
Agnello al forno con bacche di ginepro e rosmarino
Carrè di vitellina da latte al forno     

Contorno
Patate arrosto
Tortino di verdure
Insalata con julienne di finocchi e agrumi  
 
Vino 
          
Rosso di Montepulciano
Pinot grigio  Sass Ter  

Spumanti
Moscato d’Asti
Brut        

Dolce
Assaggio dello chef:
Tortino al cioccolato
Bavarese al caramello salato con biscotto croccante e nocciole
Spiedini di frutta fresca
 
Servizio bar a piacere, con liquori, amari e distillati

Servizio caffè espresso

Euro 48.00 a persona


Prenotazioni: 0575 849697  cell: 333 9080980



 



Un Brunello e'per sempre





Venerdi' 17 Marzo ore 20,00 serata di alta enogastronomia

Oggi parliamo di vino, anzi del Re dei vini: il Brunello di Montalcino.
Attualmente, soltanto il 5% dei vini del mondo migliora dopo un invecchiamento in cantina, e tra questi, quelli che possono sopravvivere oltre i 10 anni sono rari. La maturazione avviene in legno, che va sapientemente dosato per proseguire con un affinamento in bottiglia. Gli inglesi sono stai i pionieri dell’invecchiamento cercando di prolungare la vita del Porto e dei Bordeaux in cantine ricavate nella pietra. Le etichette sono apparse solo a metà Ottocento ed erano i tappi di sughero a fornire il maggior numero di informazioni.

Il nostro gioiello Toscano dell’ìnvecchiamento ha un nome: Brunello di Montalcino che raggiunge il suo culmine  tra i 10 e i 20 anni dalla vendemmia.

Possiamo per questo dire,  Un Brunello è per Sempre


L'eleganza e il corpo armonico del vino permettono abbinamenti con piatti molto strutturati e compositi quali le carni rosse, la selvaggina da penna e da pelo, eventualmente accompagnate da funghi e tartufi.

Ci è piaciuto proprio per l’amore che abbiamo per i grandi rossi proporvi una serata di grandi abbinamenti, di sfide, di incontri tra questa prestigiosa etichetta e la cucina di Podere Pendolino.

Un Brunello è per Sempre Venerdì 17 Marzo ore 20,00

Podere Pendolino e  Zero75 in una kermesse culinaria unica.

Non perdete la nostra cena a base di vino Rosso e Brunello di Montalcino che vi sarà raccontato direttamente dai produttori.

Prenotazioni: 0575 849697  cell. 333 9080980



 



La trippa di Podere Pendolino




Alcuni nostri amici frequentatori del Pendolino, soprattutto in estate, nel loro passaggio in Toscana ci hanno chiesto particolarità sulla nostra trippa.  L’abbiamo appena assaggiata nella nostra festa contadina “C’era una volta al Podere”.
Ebbene, ricordiamo a chi non è pratico della cucina nostrana, che si tratta di un piatto povero della tradizione. Ne esistono diverse versioni.

A noi della Val di Chiana Aretina viene chiesto spesso di quale parte dello stomaco del bovino si tratta. Lo stomaco della bestia infatti è diviso in quattro parti, tutte pregiate e adatte a ricette spettacolari.  Eccovi accontentati:

 la cuffia (reticolo), di aspetto simile a una spugna.
 la croce (rumine), di aspetto liscio.
 il centopelli o libretto o foiolo (omaso), bianco e dalle tantissime pieghe.
 il lampredotto (abomaso), di colore marrone.

Di solito nella trippa toscana si utilizzano sole la croce e la cuffia.

Per farla comodamente a casa vostra, si consiglia di acquistarne già bella e cotta, ben lavata a striscione. Un tempo la si trovava grezza e doveva essere sgrassata e pulita accuratamente, tenerla in ammollo con frequenti risciacqui: un prodotto naturale e biologico.  Oggi, a causa delle abitudini più frenetiche non c’è più tempo e si sono perse certe pratiche.
La trippa in commercio, bianchissima, è lavata col cloro; conviene sempre sciacquarla e tenerla brevemente in ammollo con aceto di vino bianco e acqua per togliere eventuali sentori di odore forte. Poi si procede alla bollitura e al taglio. Come si diceva si trova spesso già cotta e quindi si scorciano ulteriormente i passaggi.

E’ un piatto ricco di minerali e sostanze nutritive che non contiene glutine né lattosio. Quindi risolve molte problematiche di intolleranze comuni. Forse ha un pò di colesterolo, quindi se ne può mangiare senza esagerazione, come tutte le cose.

Ingredienti:

    •    trippa
    •    odori (cipolla, sedano, aglio, prezzemolo, carota, )
    •    pecorino grattugiato
    •    parmigiano reggiano grattugiato
    •    pomodori in scatola a pezzettoni
    •    vino bianco
    •    olio d’oliva extra vergine
    •    brodo di carne
    •    peperoncino piccante
    •    sale

Si inizia con un bel soffritto di cipolla, prezzemolo, carota, sedano e uno spicchio d’aglio: vi si versa la trippa precedentemente tagliata a striscione di 1 cm.  e si fa rosolare.  Dopo qualche minuto si versa un mezzo bicchiere di vino bianco e si fa evaporare completamente. Qualcuno in alternativa al vino usa il brodo di carne o vegetale, ma comunque il vino aromatizza e rende la trippa ancora più delicata..
Si aggiungono sale, peperoncino e pepe, pomodori pelati e si fa ritirare l’acqua di cottura lentamente, a pentola scoperta almeno un’ora e mezza mescolando di tanto in tanto per controllarne la consistenza.
Servire calda, cospargendola con una buona quantità di parmigiano reggiano o di pecorino, a seconda dei gusti.





 



Cena a Podere Pendolino Venerdi' 24 Febbraio ore 20,00




Torna a grande richiesta la nostra festa tipica

C'era una volta al Podere.

E' un grande ritorno sollecitato da molti in effetti. Proprio per la fine di carnevale, quando abbiamo ancora voglia matta di gozzovigliare, Podere Pendolino vi ripropone un classico del nostro ristorante. Per tutta la serata, con un fantasioso servizio a buffet, si alterneranno piatti titpici della cucina toscana che raramente si ritrovano in giro: Lampredotto, Trippa, Cinghiale. Abbiamo studiato questo menù pensando come sempre di soddisfare tute le vostre curiosità ed esigenze, dalle carni ai piatti vegetariani.

Vogliamo che siate di nuovo in tanti, come una volta...


Antipasti del podere
Arrosticini  
Mini Panini:
Porchetta monte San Savino tagliata al momento,
Lampredotto preparato al momento
Trippa Monoporzione
Polenta con sugo di cinghiale
Spezzatino di vitella con pomodorini e funghi
Cinghiale in umido  

 
Formaggi
Pecorino fresco   
Formaggio pecorino di Fossa  
Pecorino con cenere
Pecorini toscani vari accompagnati da miele, e marmellate
Ciacce al rosmarino


Degustazione di vini Rossi Toscani abbinati ai formaggi
Bruschette preparate al momento con salse:
alla  toscana
ai fagioli
con olio nuovo di frantoio del podere

Norcineria
Prosciutto toscano da affettare a mano al momento dal cuoco 


Salsiccia stagionata  
Salamini toscani
Capocollo
Finocchiona
Abbinamento di ciaccie/ focaccine calde     

Fritto:
Carciofi  
Funghi            
Melanzane
Cardi                                                                                                                                                                            
Le frittate  monoporzione
Porro e pancetta
Cipolle rosse cotte al chianti
 
Angolo vellutate
Vellutata di zucca con crostelli di pane  
Crema di patate e finocchi
Accompagnate da dado croccante  
 
I caldi nei cocci
Pappa al pomodoro
Ribollita con olio extra vergine del podere
                                                                                 
Vegetariano
Cavolfiore gratinato  
Soufflè di verdure                                                                                                                                              
Primi  
Pappardella con ragù di cinghiale     
Tagliolino di zucca con salsiccia e cime di rape     
                                                                                                          
Dolce
Zuppa inglese
Torte della nonna
Crostate di frutta  

Vini e Spumanti        
Selezione di Vini rossi toscani e aretini


Servizio bar a piacere, con liquori, amari e distillati
Servizio caffè espresso


€35,00 a persona

Prenotazioni: tel.0575 849697  Cell: 3339080980



 



San Valentino cena a Pendolino




San Valentino, Martedi' 14 Febbraio,ore 20,00

Oggi parliamo del nostro San Valentino, come ogni anno del resto. A noi di Podere Pendolino piace festeggiarlo in modo speciale. Del resto, se ci pensiamo bene, il vostro amore è il nostro pane quotidiano; da oltre 30 anni allestiamo le vostre feste, intime o grandiose che siano. Vi abbiamo sposato (si fa per dire), abbiamo visto crescere il vostro amore coi figli, vi abbiamo abbracciati negli anniversari e alle soglie della meritata pensione....Insomma, l'amore è da sempre il file rouge che ci lega.


Per questo, anche questo San Valentino, Martedì 14 Febbraio,ore 20,00 vi vogliamo tutti qui, coppie giovani e coppie consolidate, non importa. L'importante è che quella sera vi lasciate coccolare da noi, vi rilassiate con un calice di Prosecco per scambiare due chiacchiere davanti alle candele accese per l'occasione dalla nostra Rosy.


Vi aspettiamo con un ricco menù.


Aperitivi

Proseccodi benvenuto

                              

Antipasto al piatto

Soufflè di cavolo bianco

Polentina con pecorino e noci

Bruschetta pane verna con petto d’oca affumicato e tartufo

Saccottino al porro

  

Primo 1          

Mezzelune alla rapa rossa saltate con carciofi e pancetta croccante

                                           

Secondi 1                                          

Filetto di maiale in crosta disfoglia e porcini

Con patate duchesse e radicchiogrigliato

  

Dolce

Cheesecake con fragoline e frutti di bosco

        

Vini e spumantial calice

Rossodi Montepulciano

Moscato d’Asti

                                              

Centrotavola con candele


€38,00 a persona

Prenotazioni: tel 0575 849697 cell. 3339080980

                                                



 



Il Grillo in tavola




Avete capito bene, L'UE ha dato il via libera all'introduzione del grillo, Acheta Domesticus, sulle nostre tavole. Lo ritroveremo sotto forma di farina nei nostri pani, biscotti, grissini ecc.


Dopo le locuste quindi è la volta del grillo.

Ma è possibile che con la nostra ricerca scientifica volta al recupero dei grani antichi, alla selezione di farine senza uso di addittivi per una salute e digeribilità migliori vada a sfociare in un simile abominio?

Che ne sarà dei nostri campi, del lavoro della gente, della nostra cultura, delle nostre ricette,dei nostri sapori quindi della nostra identità?

E' ovvio che gli amanti di cibi esotici restano liberi di sperimentare quello che vogliono. Ci sono già ristoranti di matrice esotica dove si può assaggiare varie specialità di paesi terzi: siamo in democrazia o no?

Ma rimane fermo che il nostro paese deve tutelare maggiormente il Made in Italy in tutte le sue sfaccettature: la Dieta Mediterranea è o no patrimonio della salute pubblica? Dunque invochiamo una maggior protezione delle nostre tavole!



....A Podere Pendolino il grillo non entrerà Mai, questo possiamo garantirvelo.



 



Vino boicottato




Il vino e la sua cultura sono sotto attacco. L'Irlanda vuole inserire etichette minatorie sul suo consumo. La nostra terra, il nostro lavoro, la nostra cultura sono continuamente boicottate. Vino e dieta mediterranea sono una sola cosa: salviamo la bellezza e il gusto mediterraneo.
Se è vero che l'alcolismo è un problema soprattutto nei paesi nordici, non è con etichette minatorie che si risolve bensì aumentando la formazione per un consumo consapevole e moderato.
La nostra Toscana è intrisa del suo Sangiovese che ha allietato la nostra vita, ci ha aiutato a suerare momenti bui, ha reso più allegre le nostre tavolate. Salvare il vino da questo attacco infame come etichette quali "il vino nuoce gravemente al fegato" significa demonizzare un intero paese anzi il bacino del mediterraneo tutto. Protestiamo, facciamo sentire la nostra voce, difendiamo le nostre radici.



 



Pasta artigianale sempre




Podere Pendolino serve da sempre, ai propri clienti, pasta fresca artigianale, di nostra produzione.Fatta a mano da noi, nei nostri laboratori di cucina, con materie prime genuine, senza aggiunta di conservanti, secondo ricette tipiche toscane: dunque un’eccellenza che unisce tradizione e artigianalità.
Questa antica e laboriosa operazione, risponde da sempre alla filosofia di Podere Pendolino: quando un nostro cliente entra nel ristorante, un turista, un viaggiatore  si aspetta di trovare l’autenticità dei piatti offerti. Dai commenti, di italiani e stranieri, capiamo che per loro mangiare a Podere Pendolino rappresenta un’esperienza indimenticabile di viaggio sensoriale da condividere e da raccontare. Le foto dei nostri piatti hanno fatto ormai il giro del mondo e pensare che a noi a vote sembrano i “soliti” Pici o  le “solite” Tagliatelle al Ragù. Invece no, la pasta artigianale fatta pazientemente dalle nostre donne è un valore autentico che mai deve essere sottovalutato. …..Ed è anche uno dei nostri cavalli di battaglia



 



E luce fu





Quando si era contadini, al Podere Pendolino come in altri poderi, in cucina e precisamente attaccata alla trave diove si mangiava, ciondolava il lume a canfino con petrolio. Il canfino si alternava al lume a olio, ad esempio nella stalla, mentre nelle camere si usavano le candele che certamente puzzavano meno.

I lumi erano preziosi, venivano accuratamente puliti dalle donne che con il ranno lo lustravano a specchio; servivano anche per illuminare le cene estive per la trebbiatura, la vendemmia, i matrimoni ecc. Addirittura, quando le ragazze in età da marito si accompagnavano, usavano decorare il loro lume con fiocchetti colorati. Tutto andava bene per le massaie almeno fino al 1935 in cui comparvero le prime sanzioni e il canfino non si trovava più. Fu sostituito dall’acetilene di carburo che doveva essere conservato in grosse stagne. Faceva luce bene a dire il vero, almeno così ci raccontano, ma richiedeva un gran lavoro che innervosiva le massaie; infatti nei poderi fu un grande ricercare di queste stagne che si trovavano raramente ed erano preziose per molti usi. Ad esempio, nelle stagne si colava l’unto del maiale per conservarlo bene da un anno all’altro mentre in quelle più vecchie, si buttavano via via qualche avanzo di cibo per ingrassare i maiali magroni. Insomma, un si buttava via nulla: in fondo la moda del riciclo non è nata oggi!



 



Epifania a Pendolino




Tradizionalmente questa festa si celebra la 12esima notte dopo il natale, tra il 5 e il 6 gennaio. Antichi riti vivono questo passaggio  dal mondo vecchio e secco e quello rigenerato del risveglio della madre terra. Il vecchio secondo la tradizione toscana va bruciato nel fuoco rigeneratore; ecco che sono numerosi i fuochi e fiaccolate che si accendono nella notte dell’epifania.  Nei riti pagani stagionali si bruciava simbolicamente un ramo, per indicare la rinascita pagana di una Natura giovane. Ma nella nostra storia Toscana fanno capolino anche i re Magi, Melchiorre, Baldassarre Gaspare che nell’Epifania, letteralmente  manifestazione divina, sono protagonisti della rivelazione del Bambinello al mondo nella triplice veste di Re (oro), Sacerdote(incenso) e Profeta (mirra). Sempre curiosando qua e là in Toscana e precisamente sul Monte Amiata, si rammentano le befanate, l’antica tradizione di ragazzi musicisti che con l'organetto fanno il giro delle abitazioni proprio la notte tra il 5 e il 6 gennaio…..


Insomma è una notte diversa da celebrare come si deve, qui a Pendolino perché no: 0575 849697
Buona festa dell’Epifania a tutti voi




 



Buoni propositi




Per il 2023 abbiamo un sacco di buoni propositi che riconfermano la nostra filosofia di vita e di lavoro.

Innanzitutto ricerca e selezione di materie prime d'eccellenza, del territorio, fruibili regolarmente a pochi km di diistanza. Questo per restare fedeli alla nostra filosofia di ristorante incentrato sulla territorialità di alta qualità.


Innovazione nelle ricette ben espresse dal nostro staff che per il 2023 sarà interamente composto da giovani chef e aiuto chef curiosi e innovativi. E' giusto secondo noi di Podere Pendolino dare spazio a questi ragazzi e ragazze meritevoli, con grande voglia di lavorare che hanno dimostrato sul campo di meritare tutta la nostra fiducia. Li abbiamo seguiti accompagnando le nuove ricette con mise en place nuove e accattivanti.


Ci sarà spazio ovunque al Pendolino: ogni anno studiamo angoli della nostra grande location che rispondano alle vostre richieste di originalità. In questo, dono prezioso per il nostro locale, è la carissima Rosy che da anni allestisce decorazioni e luoghi ricchi di poesia.


Per concludere, rinnoviamo il nostro affetto e la nostra attenzione a voi e alltre vostre molteplici esigenze e desideri. Siamo qui per soddisfarli.


Auguri di un ottimo 2023 da Claudio, Patrizio, Rosy e dalla tutto il nostro staff, di cucina e di sala.


A presto....



 



La festa di campagna




Il natale contadino risuona a Podere Pendolino, nelle sale ristorante che un tempo vedevano il lavoro affaccendato di massaie e contadine del podere mezzadro. In queste serate prima della festa e durante tutto il periodo fino all’epifania si succedevano le lunghe veglie attorno al focolare. Si accendevano i lumi, si mettevano le seggiole intorno al camino anche per qualche ospite che passava in cerca di compagnia e di un goccio di vinsanto. Alla vigilia delle feste poi si ballava, Il ballo veniva organizzato così: nel granaio o nella nostra grande cucina  arrivavano tutti i giovani, gli adolescenti dei poderi intorno, giovanotti e ragazze. Un suonatore con la fisarmonica o l’organo montava su la madia o sul cassone della farina e suonava fino a dopo mezzanotte: suonava si fa per dire, strimpellava. Meglio ancora se si cantavano gli stornelli, quelli sì che riscaldavano il cuore. Qualche volta nella veglia si mangiava qualcosa: pane, buristo o soppressata. Per le feste del natale poi c’erano i mandarini che venivano nascosti qua e là insieme a fichi secchi e noci: i regali di allora. Ma s’era felici, perché s’era giovani e pieni di speranza: pur nella povertà in famiglia regnava la pace e l’unione….



 



Spezzatino ricco di storia




Proporre uno spezzatino per noi di Podere Pendolino e' come proporre la cacciagione. In effetti, sin dai tempi antichi, ancora prima delle popolazioni stanziali che coltivavano la terra, l’uomo girovago e conquistatore cacciava e consumava carne. La carne soprattutto nei popoli conquistatori, pensiamo alle orde di Barbari che giunsero dal nord europa o ai cavalieri mongoli d’oriente veniva consumata cruda. La si metterà a frollare sotto la sella del cavallo e una volta calda e ammorbidita veniva consumata totalmente al sangue.  Alla caccia si doveva tutta la selvaggina possibile e immaginabile.

Sembra inoltre che la ricetta più antica del mondo, sia riportata in una tavoletta in accadico , lingua dei Babilonesi, risalente al 1750 A.C. Si tratta di uno spezzatino di agnello.

La brigata di cucina del vostro Podere Pendolino, si è lasciata tentare dalla storia e vi propone, per questo inverno uno Spezzatino di vitello con pomodori pachino e funghi.

Nell’antichità europea e asiatica non c’era il pomodoro, portato poi dall’America. Pad esempio, come nel brodo degli Elamiti, vedi ricetta Babilonese,  si usava sangue di agnello.
Noi ve lo abbiamo risparmiato!



 



Un Brunello e' per sempre




In nome del Brunello, sono stati scritti saggi, poesie, stornelli, dipinti quadri, piastrelle, cuciti abiti ecc eppure questo vino non smette mai di ispirare artisti di ogni arte e nazionalità diverse. Con il prezioso contributo del giovane e appassionato staff di 075, servizi di degustazione, la brigata di cucina di Podere Pendolino si si cimenterà in una sfida prodigiosa.
Ogni anno Podere Pendolino saluta e ringrazia i propri clienti con una grande cena evento.
Era attesa da tempo e non potevamo tradirvi; perché dunque non finire l’anno con il rosso toscano e forse italiano più celebrato al mondo?

Con immenso orgoglio vi presentiamo il nostro evento di Natale:
Cena al tavolo  per celebrare l’incontro tra i grandi piatti dell’enogastronomia toscana e il Re dei rossi.

“Un Brunello è per sempre”
Venerdì 9 Dicembre ore 20,00



Antipasto

Ribollita toscana
Gallinacci fritti
Rosso di Montalcino L’America 2020

Trippa in bianco
Mini Fegatello
Rosso di Montalcino dei Massi 2020 , Castiglion del Bosco

Primo
Lasagna al ragù di capriolo
Brunello Castiglion del Bosco 2018

Secondi
Anatra al tegame con contorno di gobbi fritti ripassati al pomodoro
Brunello Vigna Piaggia 2018

Stracotto con Polentina di ceci
Brunello Cinelli Colombini Prime Donne 2017

Dolce
Crostata di fichi e noci
Vin Santo Abbadia Ardenga2018

Ospiti della serata:
Cecilia Leoneschi, Castiglion del Bosco
Paolo Ciacci, Abbadia Ardenga

€65,00 a persona

Prenotazioni: 0575 849697  cell: 333 9080980



 



Natale a Pendolino




Si sente nell'aria, sta arrivando puntuale come ogni anno. E come ogni anno vogliamo fare festa con voi

Antipasti
Prosciutto al coltello con scaglie di pecorino
Crosticino con puntarelle, burrata e acciughe
Tortino di Ribollita Toscana avvolta da Tarese del Valdarno
Cestino di polenta con gallinacci e tartufo
Cipolle rosse gratinate con mollica di pane e uvetta
Bruschettine alla Toscana bagnate in brodo
Sfogliatine con cavolo nero e mandorle tostate
3 Primi
Quadrotti artigianali, in brodo di cappone
Pannicelli di ricotta e bietole con pecorino a latte crudo
Tagliatella di grano saraceno con ragù bianco di cinta senese
2 Secondi   

Stracotto di razza Chianina al Vino Nobile con polentina e ceci
Carré di maiale al forno in fondo bruno
Contorni
Patate arrosto - Carciofi in tempura
Vini
Chianti Classico, Pinot, Moscato d’Asti
Dolce
Red Velvet
Sfogliatine di mele con crema mascarpone al Vin Santo

Servizio bar a piacere, con liquori, amari e distillati
Servizio caffè espresso
€  48,00  a p.na
tel: 0575 849697 cell: 333 9080980   




 



Come tu mi vuoi




Oggi vogliamo entrare dietro le quinte del nostro laboratorio di Pasticceria.
Presso il nostro ristorante, e nei locali industriali in cui ha sede il nostro catering, Albatros Ristorazione, 30 anni nella ristorazione, si producono da anni torte e pasticceria di altissima qualità.
Curiosando durante la preparazione di un dessert e servizio catering  siamo attratti dalle forme, dai colori, dalle creazioni dalle più classiche a quelle più fantasiose. Opere d’arte della gastronomia dolciaria realizzate grazie anche ai numerosi investimenti effettuati negli anni da Patrizio Cartocci e Claudio Bracciali, i titolari.
Impastatrice, abbattitore, congelatori, frigoriferi, forni professionali: tutte macchine essenziali per la qualità che permettono differenti lavorazioni. La pasticceria si sa è una scienza: le dosi misurate, i differenti tempi di impasto, le gradazioni di temperature, le differenti temperature di cottura e i tempi relativi. Insomma quella della pasticceria è un’arte che non si può improvvisare e richiede cospicui investimenti in attrezzatura professionale e abilità artigianali da gran maestri. Nel nostro laboratorio, si possono ammirare i pasticceri all’opera come artisti, alla prova con varie fatture di meticolosa precisione: da una vostra semplice foto possiamo riprodurre quasi tutte le vostre fantasie dolciarie.  Conoscenza e genialità accompagnano le nostre creazioni.



 



L'autunno in tavola




Come da nostra tradizione, il Ristorante di Podere Pendolino presenta da sempre piatti con prodotti rigorosamente stagionali. Dunque, periodicamente, cerchiamo, assaggiamo, annusiamo; siamo curiosi di visitare nuove aziende agricole e diamo una preferenza ai produttori locali, territoriali per avere sempre prodotti freschi che parlano della Valdichiana. 

E’così che selezioniamo nuovi prodotti e materie prime, ma non solo.


Infatti, la nostra brigata di cucina sempre più giovane con l’arrivo di ragazzi e ragazze giovani sta progettando abbinamenti nuovi. A loro dobbiamo idee inconsuete e accostamenti originali: ai ragazzi della cucina un grazie sincero per l'impegno e l'entusiasmo che dimostrano.

Ci prepariamo alla sempre nuova sorpresa  di assaggiare il nuovo menù di Podere Pendolino, che da quest’anno porta la firma della giovane Chef Giulia Brilli:  ora più che mai si rimane colpiti dalla presentazione dei piatti proposti dalla cucina così freschi e innovativi.

Ovviamente il vostro palato dovrà essere coccolato dalla naturalezza che distingue il nostro stile, da sempre.

Ci abbiamo messo l’anima: speriamo di avervi soddisfatto.

Dunque a Pendolino l’autunno è servito!


*foto: Tortino al ciocolato bianco con panna all'arancio



 



La bella Fiorentina




Ecco la bella signora, la Fiorentina, riconosciuta con con questo termine dalla sapiente Accademia della Crusca sin dal 1750. Un cuore tenero circondato da uno strato di grasso, il tutto sorretto da una solida colonna vertebrale a T, il famoso T-bone, come la chiamano gli americani. A Podere Pendolino il taglio è scrupolosamente effettuato dal nostro Claudio e deve essere ben fatto ossia alto almeno 5 cm per un peso minimo di 800 gr. Il taglio alto insieme al  grasso rende la carne più tenera durante la cottura, rigorosamente alla brace: in questo modo la carne non si asciuga in una cottura prolungata lasciando il cuore intatto, tenero.
Tendenzialmente la carne taglio fiorentina proviene dal Vitellone Bianco dell’Appenino Centrale di età compresa tra i 15 e i 18 mesi. Il bel colore rosa di tutte le sue parti, filetto e controfiletto,  non viene minimamente alterato dalla sapiente frollatura. Tale pratica si richiede per rendere la carne più morbida alla cottura.

La cottura della bistecca, taglio fiorentina, è una religione per noi Toscani e anche qui a Podere Pendolino, guai a chi la tocca!



 



Olio Novo 2022




Esperienza meravigliosa la raccolta delle olive che riporta davvero ad altri tempi.
Nel Podere Toscano di una volta, quale il nostro Podere Pendolino, la raccolta delle olive è sempre stata un momento familiare, divertente, ricco di nostalgici ricordi e tradizioni tramandate di padre in figlio.
Chi si ricorda il caro papà di Patrizio Cartocci che negli anni passati, veniva a Pendolino proprio per aiutare il figlio nella raccolta delle olive?
E oggi la tradizione è gelosamente custodita da Claudio Bracciali, che sa riconoscere con estrema precisione le olive, il grado di maturazione, eventuali attacchi di insetti ecc.
Al tempo dell’olivagione in particolare, quando le porte del frantoio si aprono all’alba per accogliere i produttori ed effettuare la spremitura delle olive,il lavoro nel podere aumenta secondo rituali “religiosi” a sottolineare il legame ininterrotto con i contadini del passato. Raccolta sana e abbondante, ci dicono i raccoglitori: ciò è presupposto diun olio strepitoso. 
Claudio quest’anno ci ha portati addirittura al frantoio, durante era molitura per spiegarci i passaggi: le olive una volta private delle foglie vengono lavate. Successivamente vengono frantumate e macinate tramite grossi blocchi di granito che girano lentamente per non fare alzare la temperatura: la cosiddetta spremitura a freddo per lasciar l’olio dolce e delicato. L’olio si assaggia subito, con ansia, fluente ed abbondante per riversarsi poi sulle tavole del nostro ristorante.


Ecco ilnostro consueto racconto arricchito con la visita al frantoio.


https://www.youtube.com/watch?v=Bn0cUVO4Pjo


https://www.youtube.com/watch?v=IiNX1t9dizs




 



Quando si fa sera




La sera scende sul nostro Podere Pendolino con il suo fresco addolcito dalla mitezza del clima. La Valdichiana e' una terra ricca di acqua: fossi, canali, rivoli che bagnano la valle, sia dalla parte senese che in quella aretina. Per questo la sera in Valdichiana è spesso accompagnata da un velo di umidità che invade le campagne.

Tale effetto è molto mitigato sul colle del Pendolino notoriamente accarezzato da un piacevole venticello che porta via ombre di umidità.

Ecco che in questo autunno estivo è ancora piacevole godersi il verde intorno al Podere. Ci capita di vedere la sera gruppetti di amici che si intrattengono sotto il portico a fumare: il clima mite ci fa godere questa coda d'estate. Godiamocelo finche dura.

Buon fine settimana a tutti



 



Ottobre a Pendolino




Ci lasciamo dietro una estate calda ma viva. Viva per gli eventi affollati e numerosi, viva per il via vai al ristorante che ha aperto tutto il proprio spazio per regalare a voi amici ospiti angoli di natura. Il nostro pergolato, il prato antistante il Podere, il salice piangente, il campo prossimo all’oliveta: tutto è stato allestito come volevate voi.
Del resto da oltre trent’anni Patrizio e Claudio lavorano nella ristorazione e sanno come accogliere la clientela che si rinnova sempre.
In questo periodo il nostro Claudio sta già organizzando i gruppi di lavoro per la raccolta delle olive: le piante sono ormai cariche di frutti, il caldo a velocizzato la maturazione. Come un po’ ci dicono tutti i vicini, qui in valdichiana, la raccolta delle olive sarà anticipata quest’anno. Ve la racconteremo a breve, come ogni anno, ansiosi di assaggiare l’olio novo di podere.



 



Passione Pinot Nero





VENERDi' 23 SETTEMBRE ORE 20,30 PASSIONE PINOT NERO
Cena Degustazione:
ZERO75 e Podere Pendolino di nuovo insieme per accogliere gli amici produttori di "Podere Civettaja" e "Fattoria Brena"sapientemente introdotti dal Sommelier Massimo Valduga della delegazione di Bolzano.

Scopriremo insieme questo prezioso vitigno a bacca scura dal colore rosso rubino, un colore scarico non come nostro Sangiovese. Alla degustazione presenta un tannino molto elegante, molto fine, mai troppo invadente con sentori di frutta rossa, come frutti di bosco (ribes, lampone, mora), ciliegia e leggermente minerali. Più floreale nei vini giovani.
Insomma, questa è la nostra esperienza da palati toscani amanti di questo vitigno. C’è venuta l’idea, ispirati dai bravissimi Sommelier di ZERO75 di conoscere meglio questo vitigno.
Solitamente il Pinot Nero si abbina bene con le carni raffinate: Piccione, Capriolo, Anatra, Carne bovina di Fassona.

Ed è in questa carrellata di grandi piatti preparati dalla nostra brigata di cucina, guidata dalla bravissima Giulia Brilli,  che ve lo presenteremo:

VENERDì 23 SETTEMBRE ORE 20,30 PASSIONE PINOT NERO

Prenotate per voi e i vostri amici: tel: 0575 849697 cell. 3339080980



 



Settembre in Toscana




Settembre in Toscana e' sinonimo di una varieta' immensa di colori e profumi che si possono apprezzare ancora meglio dato le temperature più fresche.

Passeggiare nella nostra bella Monte San Savino, Arezzo o Siena è ancora più piacevole. Il tuor in auto per raggiungere queste belle località vi porterà attraverso vigneti carichi di grappoli rossi del nostro vitigno più pregiato: il Sangiovese. Proprio tra fine Settembre e Ottobre, quest'anno forse un pò anticipato, si vendemmia. E' bello assistere alle scene bucoliche degli operai in vigna che si adoprano per portare in cantina il prelibato frutto. Ci sono alcune aziende vinicole che fanno anche partecipare o assistere a questo momento solenne. A presto con il prossossimo racconto: parleremo di funghi!



 



Settembre, l'uva e' fatta e il fico pende




Buongiorno, oggi salutiamo il mese di Agosto coda di un'estate ricca di eventi, buon cibo, girasoli e papaveri.

Guardandoci intorno a Podere Pendolino la campagna Toscana ci sorride con i suoi frutti settembrini. 

Settembre, l'uva è fatta e il fico pende. Vuol dire non tardare a prendere decisioni quando i tempi sono ormai maturi.....

Ma per noi vuol dire anche un mare d'uva che colora i vigneti intorno al Podere. E il nostro fico ricolmo di frutti via via in maturazine andrtà ad arricchire le nostre tavole. Tradizione contadina vuole sulle tavole toscane taglieri con fichi, prosciutto pecorino, noci e una rugiada di miele: pvero ma con tanto nutrimento senza troppe pretese.

Insomma Settembre è un gran bel mese per girellare in Toscana.

A presto con le novità su questa vendemmia in partenza

Intanto, buon inizio di Settembre



 



Mare a go go




Il nostro ristorante, nella valdichiana aretina, e' rinomato per la cucina di pesce.

Gli eventi recenti hanno permesso di sperimentare nuove ricette.

Profumi, sapori, colori, tutto ricorda il mare.

In abbonamento la nostra cantina propone una scelta adeguata di vini bianchi e bollicine: chiedete al nostro sommelier di sala, Riccardo.

Podere Pendolino vi garantisce freschezza, qualità ricca scelta di piatti di pesce, tutto l'anno. Basta chiedere.



 



Pranzo di Ferragosto a Pendolino




Non sarebbe Ferragosto senza il tradizionale pranzo. Come pgni anno Podere Pendolino rinnova il proprio invito a condividere questa festa nel nostro locale in campagna.

Il nome della festa di Ferragosto deriva dal latino feriae Augusti (riposo di Augusto), in onore di Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome il mese di agosto. Era un periodo di riposo dai lavori agricoli e di festeggiamenti.
In tutto l'Impero si organizzavano feste e corse di cavalli, e gli animali da tiro, esentati dai lavori nei campi, venivano adornati di fiori.

Per la tradizione cattolica ferragosto coincide con la festa di Maria Assunta in Cielo: secondo il dogma della chiesa, la Vergine alla morte viene portata "assunta in cielo" anima e corpo.


Dunque ce n'è per tutti i gusti, anche nei due menù proprosti da Podere Pendolino: un menù di carne e un menù di pesce.


Menù di carne 15 Agosto ore 13,00 Servizio al tavolo



Antipasto  Carpaccio di bresaola con rucola
                Prosciutto al coltello
                Tortino di fiori di zacca croccanti con dadolata di verdure
                Tartara di manzo con tartufo e stracciatella di bufala
                Tartina alla toscana
                Mini quiche al taleggio               
               
Primi 2 
                Tagliolino rosso al ragù di cinta senese 
                Tortello di ricotta agli agrumi con  burrata al blue e erba cipollina

Secondo 1
                Filetto di maiale con crema di pecorino e zucchine croccanti
                Accompagnato da spiedino di asparagi e pomodorini confit

Dolce
                Cremoso al limone
                Frutta fresca spicchiata
               
Vino Chianti

            Servizio bar e caffè

€ 40,00 + IVA 10% a p.na


Menù di pesce 15 Agosto ore 13,00 Servizio a tavolo


Antipasto  Carpaccio di pesce spada con rucola
                Moscardini al coccio
                Ostriche gratinate
                Bruschetta con calamari e asparagi
                Cocktail di gamberi al rhum
                Tartara di salmone su cestino fillo
               
Primi 2 
                Tagliolino rosso all’astice su crema di melanzane
                Tortello di gamberi e bufala con chiarificato al lime
Secondo 1
                Tagliata di tonno al pepe rosa e timo
                con millefoglie di patata rossa con mousse alle erbe
Dolce
                Cremoso al limone
                Frutta spicchiata fresca
           
            Vino pinot grigio
            Servizio bar e caffè

                       
€ 50,00  a p.na  + iva 10%
Prenotazioni Ristorante 0575 849697 Rosy: 3339080980



 



I lenti pomeriggi d'estate




Scorrono lenti i pomeriggi assolati, qui in Valdichiana Aretina.

Le mattine sono abbastanza vivaci grazie al fresco della notte. Il nostro praticello assorbe l'umidità della notte e restituisce una bella frescura che ci accompagna per gran parte dlela mattina. Il nostro Podere è ricco di angoli ombreggiati sapientemente creati dal nostro staff.

Il pomeriggio si aspetta sempre il venticello del nostro colle che arriva a raffrescare le serate che si animano con un brulichio di allegri ospiti. All'esterno, dentro le verande spalancate, al fresco delle antiche mura: ognuno sceglie lo spazio preferito: ce nè per tutti i gusti. I nostri ospiti amano passeggiare o sostare con un bel calice in mano per la nostra campagna. Sono i benvenuti. Ci piace crare un pò di ristoro non solo per lo stomaco ma anche per lo spirito e il corpo tutto!




 



Successo di Pesce e Champagne




Un mare di Bollicine, la nostra serata a base di pesce e Champagne ha riconfermato Podere Pendolino tra le eccellenze della Valdichiana per la cucina di pesce.

"Amo il pesce in modo speciale perchè mi permette una creatività nella lavorazione della materia prima, nella rivisitazione delle ricette e nell'impiattamento che la carne non offre. Ciò non sarebbe possibile senza lo sforzo dei titolari del ristorante Podere Pendolino che mi mettono a disposizione pesce di altissima qualità. Infine, un grazie di cuore per l'opportunità di questa serata e al prezioso abbinamento con lo Champagne presentato dai Sommelier AIS di  ZERO 75"

Così ci saluta la nostra Chef Giulia Brilli



 



Serata venerdi' 8 Luglio




7 PORTATE X 7 BOLLICINE


Fiumi di Champagne per la nostra grande serata dell'estate 2022


Si riconferma il sodalizio vincente tra Podere Pendolino e il gruppo di professionisti del calice ZERO 75


Una serata blindata visto il numero di partecipanti. Solo 50 posti per una degustazione di piatti della nostra bravissima Chef Giulia Brilli in abbinamento con le etichette di Champagne promosse dai sommelier Ais di ZERO 75



Prenotazioni aperte: 0575 849697 Cell. Rosy 3339080980
Cell. Patrizio 336246801



 



Il tagliere medievale




Non e' noto a tutti ma il tagliere nelle trattorie toscane e' una reminiscenza medievale. In quel periodo, a dire il vero molto lungo circa un millennio, si usavano piatti di legno. le posate In occidente erano sconosciute, mentre poteva essere usato un coltello per tagliare soprattutto la selvaggina;  i nobili e i plebei mangiavano con le mani, ma mentre quest’ultimo si portava il cibo alla bocca con cinque dita, il nobile ne usava solo tre. Le persone educate non si sporcavano il mignolo e l’anulare, mangiando con il resto delle dita.

Ecco che a Podere Pendolino si ripete ogni giorno questo rito: il tagliere Toscano.

Amatissimo dai nostri clienti, italiani e stranieri, non è altro che un salto nel passato in cui si mangiano prelibatezze servite su piatti odi legno servendosi esclusivamente delle mani: se non è cultura questa cos’è?



 



Un nuovo video dalla cucina di Pendolino




Trascorrono veloci le ore a Pendolino. Oltre a un gran via vai di clienti, viaggiatori, turisti e' iniziata la stagione estiva delle cerimonie.

Nel nostro laboratorio e nella cucina del ristorante c'è un gran lavoro. Ogni giorno le nostre donne preparano pasta, ravioli, tortelli tutti fatti rigorosamente a mano.

Nel reparto pasticceria si congfezionano spettacolari torte nuziali, come le volete voi. Ci ispiriamo ai vostri gusti e ai disegni e foto che in modo molto dettagliato ci fornite. Dopo anni e anni di esperienza, riusciamo a riprodurre il vostro sogno culinario.

Inoltre siamo molto impegnati a disegnare creativi banchi buffet ispirati alla moda del momento: le mono porzioni. Nata negli anni come sfizio e divenuta poi esigenza a causa dell'emergenza sanitaria, il servizio mono porzione riempie gli occhi e lo stomaco. L'amatissimo buffet è tornato ad essere il momento più divertente del banchetto e noi di Pendolino ci sbizzarriamo a offrirvi ogni volta nuovi angoli buffet sfruttando l'ampio spazio fornito dal nostro podere.

Volete consocere meglio la nostra cucina?

Ecco un semplice video girato pochi giorni fa che ha come protagonsita la nostra Chef Giulia Brilli da oltre un decennio nella nostra cucina.


https://www.youtube.com/watch?v=WtsbCJTseis



 



La pasticceria a modo mio




A colloquio con la nostra Chef Giulia Brilli, alle prese con un nuovo zucchero molto speciale.

Chi mi conosce sa che ho una passione viscerale per la pasticceria. Le mie origini chianine e lo stile stesso del locale famoso in Toscana per la propria cucina territoriale mi radicano fortemente alle Terre di Arezzo. Per questo avete assaggiato il mio Gatto aretino, le mie ciambelle, le torte rustiche della cucina toscana.
Ma questa volta ho proprio voglia di innovare. Amo la pasticceria perché è una scienza fatta di misurazioni, ingredienti sofisticati, attrezzi tecnologici e qui a Pendolino ho a disposizione tutto quello che posso desiderare per operare al meglio.

Podere Pendolino ha da sempre un proprio laboratorio di pasticceria che serve le centinaia di torte che annualmente deliziano i clienti, compresi quelli del nostro prestigioso Caterina Albatros Ristorazione.

Nel nuovo menù di Pendolino e nei nostri servizi ricevimento nel locale, andrete ad assaggiare delle chicche studiate proprio in questi ultimi tempi: intuizioni, sfide, esperienza e curiosità mi spingono ad innovare, provare, assaggiare continuamente per voi.
Evviva questa bella e nuova avventura!

Buon inizio di estate a tutti quanti.


FOTO: SEMISFERE ALLA VANIGLIA CON GELATINA DI AMARENA E RIDUZIONE AL MARASCHINO SU CRUMBLE DI CACAO



 



Valpolicella in Valdichiana




Venerdi' 27 Maggio ore 20,00

Stagione di eventi a Podere Pendolino.

Il ristorante inaugura la propria stagione primavera estate con un importante evento. Due territori si incontrano, la Valpolicella e la Valdichiana.

Partenr di Podere Pendolino sono 075, Servizi per la ristorazione e

 Azienda Agricola La Giaretta


"Valpolicella in Valdichiana"

Venerdì 27 Maggio ore 20,00

€45,00 a p.na


Prenotazioni 0575 849697

Cell. Rosy 3339080980 Cell. Patrizio 336246801





 



Primo video di Giulia




Oggi La nostra Chef Giulia Brilli si racconta in un video. Il primo della nostra collaborazione, percio' ci scuserete qualche imperfezione.

E' stato scelto un piatto considerato un classico del Pendolino: un medaglione di suino, laccato al miele con cavolo cappuccio marinato. Un contrasto agro dolce da leccarsi i baffi, letteralmente. Grazie Giulia!

Eccolo qua:


https://www.youtube.com/watch?v=m2E3NxBt8R8



 



Il dietro le quinte




Un menu' nuovo e' sempre una sfida. La punta di un iceberg che nasconde un enorme lavoro.

1) Ascoltiamo il nostro pubblico di clienti, le richieste, i gusti preferiti. Ci sono sempre piacevoli sorpese.

2) Programmiamo costi e qualità delle forniture che a Pendolino non deovno mai e poi mai scendere sotto un certo livello, normalmente medio alto

3) L'idea di un piatto/ingredienti può essere realizzata in molteplici versioni che debbono essere sperimentate per calcolarne la fuzionalità esecutiva e non meno importante i tempi di realizzo. In un ristorante che lavora intensamente come il Pendolino il ritmo in cucina equivale ad un'orchestra:non ci possono essere stonature e tutto e tutti dobbiamo funzionare alla perfezione!

4) L'armonia del menù che deve fornire una vasta selezione di piatti, da accontentare tutti i gusti e che abbiamo un file rouge che li accomuna: stagionalità, territorialità, artigianalità.


Insomma dietro il lavoro di uno chef c'è uno staff, che deve lavorare all'unisono nel cantiere aperto che è il mondo della cucina.


Così ho voluto raccontarvi il back stage del nostro lavoro.



 



Chef Giulia Brilli,Vi sorprendero'




Cosi' Giulia Brilli, Chef di Podere Pendolino annuncia il nuovo menu' di primavera che porta la sua firma.

A dire il vero il suo tocco è una costante al Pendolino visto che Giulia fa parte della brigata selezionata da Patrizio Cartocci e Claudio Bracciali da oltre un decennio.

“E’ vero, i titolari mi hanno dato fiducia fin da giovanissima e ufficialmente siamo legati dal 10/10/2010, data curiosa no?”

Giulia, cosa ti ha portato al lavoro di cuoca?

“Il destino certamente. Da ragazzina, intrapresi la scuola di Scienze Sociali a Castiglion Fiorentino che a dire il vero mi riusciva bene. Ma dentro di me c’era quel famoso fuoco che arde sotto la cenere che si tramutava in un certo malumore. Io sognavo l’Istituto Alberghiero, sognavo il lavoro di cuoca o come si dice oggi Chef: è la stessa cuoca, con un pò più di responsabilità.
Così, per non perdere due anni preziosi, ho studiato un’estate intera da privatista e sono stata ammessa direttamente al terzo anno della scuola Alberghiera di Chianciano con la media del 7,5. Ero finalmente libera di rincorrere il mio sogno”.

Per chi non è della Valdichiana, l’Istituto Pellegrino Artusi di Chianciano vanta da decenni la migliore formazione al settore HORECA portando i propri diplomati in posti di rilievo, in Italia e all’estero.

Questo fuoco per l’enogastronomia com’è nato?

“Devo la mia passione alla nonna paterna, Nera. Si sa, certi talenti sono proprio ereditari; noi siamo Chianine Doc, di Cesa precisamente e con questi profumi e sapori sono cresciuta; profumi di crostini neri, di ribollita, di panina coi friccioli e di ciambellini. Questi sapori mi hanno infuso la voglia di cucinare e sono gli stessi che voglio ripetere nei piatti di un locale storico in Valdichiana quale il nostro Podere Pendolino. Con qualche variante, però.”

Quali novità apporterai nella tua cucina?


“Ora che ho la piena fiducia nei miei titolari e nella nostra Rosy, anima del Pendolino, potrò finalmente sbizzarrirmi. Fermo restando lo stile del ristorante conosciuto da italiani e stranieri per la cucina della tradizione Toscana, senese e aretina, continueremo a investire molto in materie prime di qualità, preferibilmente locali. Per il pesce, grande fiducia alla selezione toscana e mediterranea del nostro Giancarlo, che ha permesso di farci conoscere come un ottimo ristorante di pesce, cosa non da poco. Amo il Pesce perché è una cucina varia, con infinite sfumature, colorata, sana; rimane la nostra Pasta Fresca Artigianale, orgoglio del Pendolino,  preparata regolarmente dalla maestria delle nostre donne di cucina.
Nel cuore ho anche la Pasticceria: il nostro laboratorio interno di Podere Pendolino, fornisce ai clienti una grande capacità e fantasia nel preparare dessert vari e indimenticabili Torte.
Ho però voluto affiancare materie nuove, abbinamenti inusueti: Direi che siamo proprio un bel team affiatato, tra cucina, sala, ricevimenti.

 

Oggi finalmente usciremo con una fresca selezione primaverile molto coreografica: attendiamo il vostro giudizio. A presto!




 



La panina di Pasqua




Colazione pasquale in valdichiana.

Tanti si chiedono quale sia il cibo prediletto nelle nostre campagne in Valdichiana per il tempo di Pasqua.
Una menzione particolare la merita la colazione pasquale che come vuole la nostra tradizione è molto ricca. Si tratta di una colazione salata composta da molti elementi.
Innanzitutto le uova benedette dal popolo la notte della veglia pasquale, il sabato notte;
per la colazione vengono lessate.
Il tagliere ci presenta il capocollo, salume di maiale profumato di spezie, altre varianti sono il salame.
 Famosa è la Ciaccia di Pasqua detta Pagina in Valdichiana a base di pasta di pane, uova e “friccioli”, ovvero grasso di maiale fatto a pezzettini e unito all’impasto. Secondo alcune ricette la ciaccia viene arricchita da rigatino o pancetta per renderla più gustosa.
Non manca il formaggio pecorino detto cacio in quel di Pienza.

Insomma una bella colazione profumata e sostanziosa che accompagnava la pasqua dei nostri contadini in valdichiana e che viene replcata fedelmente oggi nelle nostre tavole moderne.



 



Pasqua si avvicina




....e noi abbiamo preparato per voi questo ricco menu'.

Un menu' ricco, che da di festa, di tradizioni e di nuove tentzioni.

Pasqua è la festa della famiglia allargata anche ad amici; è la festa della pace sognata e tanto sperata; è la festa dei bambini che scartano le uovadi cioccolata per la gioia di grandi e piccini;

Date un'occhiata alla nostra proposta: se vi va, prenotate per tempo.
Servizio al tavolo

Antipasti

Prosciutto  con grana
Soufflé di ricotta e pezzetti di pere
Bruschettine alla toscana bagnate in brodo
Sfogliatine alleverdure   
Cestino mignoncon bufala e pesto di basilico
Uova benedette in salsa verde
Carciofo in tempura

Primi:
Mezzelune cremazucchine bresaola croccante e gocce burrataTagliatella  con ragù bianco di Cinta Senese  

Secondi
Agnello al forno con bacche diginepro e rosmarino
Filetto di maiale con mele,uvetta e porto rosso    

Contorno
Patate arrosto
Mazzettodi  asparagi    


Vino
Rosso di Montepulciano
Friulano SassTer   

Spumanti
Asti
Brut

Dolce
Assaggio dello chef
Sfogliatine mele uvetta  crema al mascarpon
Semifreddo gianduia e pistacchio pralinato
Spiedinidi frutta fresca

Servizio bara piacere, con liquori, amari e distillati
ÿServizio caffé espresso

€45.00 a p.na




Rosy 3339080980
Patrizio 336246801



 



Primavera nell'aria




E non solo....-

La primavera mette addosso una grande energia. L'effetto e' certamente maggiore se si e' in mezzo alla natura come qui a Podere Pendolino.

I nostri amici clienti si dilettano a passeggiare nel nostro enorme prato, a prendere il sole qua e là magari sorgìseggiando un bel calice di spumante.

La primavera la si avverte anche nei nostri piatti che hanno un docco di dolcezza e sensibilità che sanno di bella stagione. Dunque profumi e colori freschi e rassicuranti come un bel giorno di primavera. Come questo tortino al cioccolato con panna montata stile momosa.



 



Pasqua in valdichiana




Scegliere di passare il weekend pasquale in Valdichiana e' una scelta assai felice per diversi motivi.

1) Siamo nella campagna Toscana, fotografata, percorsa a piedi, girata in auto a tutte le ore del giorno, km e km di verde, campi coltivati a vigne e olivi. Immersi nella natura bella e rilassante

2) Risiedere a Podere Pendolino permette di visitare deliziose città d’arte ricche di vita: Monte San Savino, Civitella in Val di Chiana, Arezzo. Siamo anche molto vicini a Siena e al Chianti facilmente raggiungibile con vie panoramiche o strade veloci.

3) Mangiare a Pendolino per Pasqua è un’istituzione. Il menù è arricchito di piatti della tradizione, ricco di sapori e di storia. Un’esperienza che riscalda il cuor. Occorre prenotarsi per tempo perché si tratta di un evento ambitissimo.

4) Pasquetta a pendolino permette di correre, rilassarsi e godere del nostro verde; il nostro Podere è circondato da un ampio terreno di nostra proprietà in cui è veramente piacevole passeggiare o semplicemente sedersi per godere della vista bellissima sull’antico borgo di Monte San Savino o semplicemente ammirando i nostri olivi.

5) Per Pasqua è significativa una visita alla famosa chiesa della Madonna delle Vertighe, un santuario di grande pregio artistico e religioso in cui si respira una grande atmosfera mistica, per una relax del corpo e dell’anima

Insomma, la Valdichiana vi aspetta!



 



Quaresima popoalre




Abbiamo raccontato del carnevale, che significa appunto togliere a carne; in origine si riferiva al giorno prima della Quaresima periodo appunto di penitenza e di digiuno; il Mercoledì delle Ceneri.
Per i contadini di Podere Pendolino tale periodo coincideva anche con la visita al podere da parte del curato di campagna per la benedizione del luogo.
La preparazione della visita era un gran lavoro che durava giorni. La massaia al podere provvedeva a dipingere la cucina annerita dal cammino,  con la calce  che la rendeva bella bianca e disinfettata. Gi uomini di solito lavoravano fuori: ripulivano le siepi, spazzavano l’aia, riordinavano gli attrezzi ponendoli al proprio posto. Il podere veniva arieggiato, approfittando dei primi scorci di aria primaverile.

Normalmente si dedicava alla mensa povera il venerdì di quaresima; certo la cucina era frugale ma anche sostanziosa perché con il mese di marzo gli uomini riprendevano il lavoro attivo in campagna e c’era bisogno di nutrirsi. Magri le massaie erano più sobrie con i dolci dei quali scriveremo a breve. Nell’attesa di degustarli al nostro amato Podere Pendolino,



 



Carnevale a Pendolino




Sarebbe un bel carnevale questo, con possibilità di uscire fuori senza mascherine. Con la mente a quello che sta succedendo a livello mondiale, cerchiamo di distrarci un poco. Dopo tanta pandemia, e ancora non ne siamo totalmente fuori, vien voglia di svagarsi, di salutare questo carnevale con una bella cenetta e magari assaggiare dolcetti tipici di carnevale.
In mancanza delle sfilate con i carri allegorici, cerchiamo un pò di relax con amici e persone a noi care. Giovedì 24 febbraio è iniziato il periodo di festa che finirà martedì prossimo, vigilia delle Sacre Ceneri. E’ questo il periodo in cui, già in epoca medievale, si mangiava si beveva in abbondanza dando sfogo a tutti i divertimenti possibili. Prima di levare la carne, da qui forse l’origine del termine carnevale, si mangiano ogni sorta di dolci: castagnole, frappe o chiacchiere, cenci, bugie a seconda dei posti. Anche d anni a Pendolino vi aspetta una degustazione di dolci carnevaleschi. Buona festa a tutti dunque, anche se in tono minore.



 



San Valentino a Pendolino




San Valentino, Lunedi' 14 Febbraio ecco il menu', a scelta con il menu' alla carta: come preferite!

Prenotazioni: 0575 849697 oppure cell. 333 9080980


Aperitivi                     Proseccodi benvenuto

 

                                   

Antipasto

                                   Cestino di fillo con porri saltati, olive verdi e concassea di pomodoro

                                               Bocconcini di melanzane alla parmigiana

                                               Soufflé di cavolo bianco su letto di pecorino

                                               Prosciutto toscano al coltello

Bruschetta di pane verna con cremadi cannellini e pancetta rosolata sopra

                                                

            Primo

                                               Mezze lune al nero di seppia con burrata,

                                               pachino e scaglie primo sale

 

                                              

Secondi 1                                          

Filetto di maiale sfumato al traminer con radicchio trevisano grigliato e riduzione di balsamico

                                               Lamelle di patate fritte

  

            Dolce

 

                                               Cheesecake ai lamponi e frutti bosco

                                               Sfogliatine di mele e uvetta su crema mascarpone

                                               Ananas spicchiato

             

            Vino espumante

                                              

                                               Servizio bar

                                                

 

    35.00  ap.na



 



San Valentino




Lunedi' 14 Febbraio si festeggia San Valentino. La storia narra di questo Vescovo di Terni che sfindando il volere dell'Imperatore romano, fu il primo religioso che celebrò le nozze tra un legionario pagano e una giovane cristiana. Per questo è stato scelto quale protettore degli innamorati.

Visto i tempi, e la luce di speranza che s'intravede all'orizzonte, vale veramente la pena di festeggiare l'amore che ci salva.

Dopo un periodo triste in cui non ci è stato permesso di coronare il nostro sogno, adesso salutiamo fiduciosi questa primavera che bussa alle porte con un programma fitto di matrimoni.

Sposati o no, l'amore vero merita sempre di essere festeggiato.

Noi ci siamo, prenotate ora il vostro tavolo. Tel 0575 849697



 



2 Febbraio Santa Candelora






Ecco uno dei tanti proverbi popolari Toscani che ci accompagna in questi giorni detti anche giorni della merla, 29,30,31 gennaio.


Per la Santa Candelora dell’inverno siamo fòra,
ma se piove e tira vento dell’inverno siamo dentro.


Perché si dice giorni della merla? Stanca delle continue peregrinazioni, la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di gennaio, che allora aveva solo ventotto giorni.

In questi giorni non ha fatto particolarmente freddo ahimè. La tradizione infatti vuole che se i giorni della merla sono caldi l’inverno tarda ad arrivare.

Così recita un altro proverbio toscano:

Delle cere la giornata ti dimostra la vernata:
se vedrai pioggia minuta, la vernata sia compiuta;
ma se tu vedrai sol chiaro,
marzo fia come gennaro.




 



Tempo di potature




Viaggiando per le Strade del Vino Terre di Arezzo, di cui fa parte il nostro territorio, e' possibile vedere gli operai agricoli sparsi qua e là nei vigneti ad eseguire una mansione molto importante: la potatura.

E’ infatti in inverno che si potano gli alberi da frutti e anche i vigneti. Questo è il periodo adatto, quando cioè la pianta ha perduto tutte le foglie e dorme.
In toscana la potatura è un’arte che va eseguita secondo regole precise e mai da mani inesperti; infatti, una potatura mal fatta può compromettere la produzione della vita per più cicli vegetativi.
Perché è fondamentale la potatura delle vigne? La pianta tende a crescere molto e a produrre tanti grappoli che risulteranno troppo piccoli, poco dolci e poco equilibrati
La tradizione vuole che la potatura si operi in luna calante, in quanto a circolazione di linfa ridotta avremo un pianto ridotto. Che cos’è il pianto? E’ la perdita di linfa collegata alla cicatrizzazione dei tessuti, che in prossimità del taglio, chiudono i vasi e proteggono la parte tagliata da eventuali marciumi ed attacchi parassitari.




 



Il podere di una volta




La dieta invernale del contadino a Podere Pendolino, era abbastanza magra.

Il maiale, il cacio, il socio e i fagioli erano la parte nobile e proteica dell’alimentazione; se ne mangiavano piccoli pezzi con parsimonia.

Con le verdure, quelle che c’erano d’inverno si faceva la minestra di magro che per molti era l’unica portata della cena. Di magro, si diceva perché fatta di erbe e insaporita con la cotica e l’osso del prosciutto, bollito molte volte.
Le ricche mense di billi, capponi, conigli, agnelli erano prerogativa delle feste comandate, Natale e Pasqua o di qualche matrimonio; il resto dell’anno la massaia usava quel che cera, si inventava nuovi piatti per riciclare alimenti avanzati. Ad esempio ella usava ripulire l madia , dove si tagliava il pane, raccogliente diligentemente le briciole che venivano messe a rosolare in padella con l’olio, diventando un succulento condimento.
Oppure, si mangiava il pan lavato: una specie di zuppa di cavolo nero in cui si inzuppava il pane abbrustolito stracciato con l’aglio e in cui si depositavano, nel piatto, alcune foglie di cavolo

L’inverno era triste e duro; non offriva un gran che.


L'importante era volersi bene.



 



Caro Pendolino ti scrivo




Ivostri messaggi, i vostri commenti, i vostri baci lanciati e i ringraziamenti a riscaldarci il cuore..... Si potrebbero riassumere in queste parole.
Grazie per averci accolto in modo professionale ma anche caldo e familiare.
Grazie per l’entusiasmo che ancora mettete dopo oltre 30 anni di lavoro nel settore ristorazione.
Grazie per il trattamento giusto e mai scontato.

A tutti voi restituiamo con affetto il bene che ci avete dimostrato. Ce l’abbiamo messa tutta davvero, per farvi festeggiare “come se nulla fosse successo”. Siamo stati segnati da numerosi eventi, più o meno traumatici ma abbiamo voluto con tutto il cuore accogliere la vostra richiesta di poter finalmente festeggiare: un pensionamento, una laurea, un matrimonio, una nascita ecc.

La famiglia e gli amici sono sinonimo di festa e in questo anno che se ne va abbiamo davvero raccolto tutte le nostre energie, risorse materiali, creative, e spirituali per apparecchiare alla grande e in sicurezza.
Cosa avverrà nel 2022?
Chi lo sa!
Certamente noi ci saremo per voi e accanto a vori; supereremo insieme tutte le difficoltà, faremo di tutto per regalarci momenti di gioia pura in perfetta fraternità e unione d’intenti.

Pendolino c’è e ci sarà sempre per voi.
Con i migliori auguri di un 2022 ricco di salute, benessere, serenità per tutti!



 



Benvenuto porcello




Del maiale non si butta via niente, tutto e' buono, escluso il suo puzzo!

Dunque, con la macellazione del maiale ci aspettava un periodo di sapori e ricchezza.

Ucciso il maiale veniva abbrustolito il pelo e la cotenna raschiata ben bene con un coltellaccio. Lavato con vigore nell’acqua bollente e strisciato bene con una pietra levigata: del resto del porcello, si sa non si butta via nulla.

Così. veniva issato in una scala a testa in giù , diviso in due per asportare le budella e sciacquato ben bene con scrosci d’acqua.
Tolte le animelle, l’animale veniva messo a riposare per due giorni e poi veniva spezzato: che lavorane!

Si sezionava in tutte le sue parti nobili: capocollo, zampino, pancetta, cosci, spalle che venivano sapientemente salate e pepate. Con la parte magra si facevano salsicce e salami. Il lardo veniva fuso, colato e la parte rimanente raccolta e pressata. Per non parlare dei fegatelli.
La testa e le orecchie, dopo apposita marinatura venivano conservate; una parte insieme ad altra carne tritatata col lardo per fare la soppressata: ben speziata con peperoncino, noce moscata cannella era già pronta da mangiare dopo pochi giorni.
Insomma, con contorno di fagioli, il nostro maiale non ci privava di nulla: con gli ossi addirittura dopo averli usati per le minestre, la parte restante si usava per fare addirittura il sapone.

Del maiale non si butta via niente, tutto è buono, escluso il suo puzzo!



 



Il Podere d'inverno




Abbiamo gia' parlato della cucina contadina nelle varie stagioni. I contadini che vivevano a Podere Pendolino come tutti la mattina d'inverno preparavano la polenta e ogni giorno si inventava un condimento diverso. La colazione ovviamente era abbondante, tutti si arrangiano come potevano: una fetta di pane con il formaggio, con i fichi secchi o con le noci oppure un po' di pane inzuppato nel vino. In inverno, quando tramontava il sole contadini tornavano intorno al falò, si riunivano nella cucina preparata dalla massaia la quale dava loro un piatto di minestra di magro si diceva perché fatta con erbe insaporita con la cotica o l'osso del prosciutto bollito molte volte, un tozzo di pane. Ognuno poteva accompagnare con il formaggio stagionato, fichi secchi, noci, uva che ciascun commensale teneva custoditi nella propria camera da letto.

Il tutto era abbastanza frugale e semplice in attesa della vera grande festa del mese di dicembre: la macellazione del maiale.


Intanto il maiale veniva allevato tutto l'anno, veniva mandato al pascolo nel bosco per mangiare radici e ghiande. Lo si ingrassava amorevolmente nel castro, veniva coccolato, accudito come un figlio:  più era grasso più c'era da mangiare per tutto il resto dell'anno.
Il maiale a volte veniva ammazzato se si rompeva uno zampino e non poteva reggere all’ingrasso o se non sembrava stesse bene: comunque al mezzadro toccava solo un maiale all’anno. A volte spinti dalla fame i contadini procuravano essi stessi dei danni al maiale; il fattore ne chiedeva un pezzettino per assaggiarlo e poi il contadino se lo macellava per sé, sempre per fame. I  magroni che erano i maiali ancora non cresciuti che andavano accuditi in modo speciale: si portava altro mangine nel granaio, si facevano mangiare nel bosco spighe di grano, radici, tuberi di cipolla, frutta selvatica, lumache e lombrichi, tutto era utile purché questo maiale fosse più grasso possibile.

Della macellazione del maiale parleremo nel prossimo racconto



 



Ponte dell'Immacolata




Squilla il telefono di Podere Pendolino per prenotare il nostro agriturismo e il ristorante per il Ponte dell’Immacolata 2021: l'8 dicembre cade di mercoledì e ne approfitteranno in molti per regalarsi qualche momento speciale.

Intanto una bella cena o pranzo al Ristorante di Podere Pendolino. Per chi vuol conoscere meglio la nostra zona, ecco qualche idea per godersi la Valdichiana.

Nei nostri piccoli e grandi borghi limitrofi, si potrà godere di una calda atmosfera natalizia grazie alle splendide illuminazioni già allestite.
Ad Arezzo poi, sarà presente il famoso mercatino tirolese che crea un’atmosfera unica in Piazza Grande. Sempre a disposizione le bellezze monumentali per ammirare soprattutto il grande Piero della Francesca.
Da non perdere il nostro Monte San Savino con le logge dei mercanti, il quartiere in cui sorgeva il ghetto ebraico, Palazzo del Monte con gli splendidi giardini pensili e l’interno riccamente decorato.



 



Olio novo di Podere 2021





Percorrendo le strade bianche lungo le colline toscane, si viene come abbracciati dagli olivi secolari che allungano i propri rami argentei quasi a venirci incontro.

Essi rappresentano la nostra Toscana e ne sono un simbolo insieme ai vigneti e ai cipressi.

La raccolta delle olive rappresenta in Toscana un vero e proprio rito. Un pò come la vendemmia ma forse ancora più diffuso. Infatti sono molti i piccoli proprietari terrieri che hanno olivi, più che viti.
Ogni anno,  al Podere Pendolino, questa pratica rappresenta un momento di festa.

Giorni prima si effettuano intensi preparativi: si lavano e si rammendano le reti, si puliscono le ceste, si affilano le cesoie, si recluta il personale, spesso fatto di amici e familiari. Oggi ci siamo innovati con cesoie elettriche: passano gli anni e s’invecchia tutti.

Così avviene ogni anno a Podere Pendolino grazie al nostro Claudio Bracciali, titolare insieme a Patrizio Cartocci. A Claudio la gestione della proprietà terriera comprensiva di ben 250 olivi: una gran lavoro.
Il tutto, per garantire al ristorante il rinomato olio extra vergine d’oliva tanto apprezzato dai clienti.

Facciamoci raccontare direttamente da Claudio come va quest'anno la raccolta.....


https://www.youtube.com/watch?v=ptfsttfjkvc



 



Autunno contadino in tavola




Con l'autunno, la dispensa della massaia nel nostro Podere contadino era sempre piu' povera. Non cerano infatti quei begli ortaggi e la ricca frutta estiva La prima colazione dei contadini in Valdichiana, gli stessi che abitavano a Podere Pendolino, consisteva in un ricco minestrone che con la cattiva stagione veniva sostituito con la polenta appena  era disponibile la farina del nuovo raccolto di granturco. A cena una bella minestra di magro con tante verdure e il brodo fatto con gli arti degli animali da cortile. Qui in Valdichiana si cucinava anche il collo ripieno dell’ocio; il lesso lo si mangiava come secondo piatto accompagnato dalle verdure invernali.
Per riassumere, in autunno non mancavano mai questi cibi: il maiale, il cacio, il locio e i fagioli.  Queste erano le proteine che venivano sempre accompagnate da pane, pasta fatta in casa, polenta per riempire lo stomaco.
I contadini erano troppo poveri per mangiare la carne bovina; vacche e vitelli venivano venduti alle fiere per ricavarne denaro. Gli altri animali oggi assai apprezzati nelle ricette della cucina povera toscana, la stessa rivisitate che potete degustare al vostro Podere Pendolino quali galletti, capponi, agnelli, conigli, billi, conigli e piccioni venivano mangiati solo nei gironi di festa, a Natale, il primo girono dell’anno, a Pasqua, per qualche sposalizio e chiusa lì. Questi animali infatti come le uova venivano scambiati al mercato in cambio di altri cibi essenziali quali zucchero, sale, sarde, baccalà e altro.
Stava dunque alla bravura della nostra massaia, riciclare, riutillizzare, inventare pietanze per riempire lo stomaco dei grandi, poi dei piccini e in ultimo a lei che mangiava, se avanzava…..



 



Ognissanti a Pendolino




Weekend di feste a Podere Pendolino. In Toscana si sono sempre festeggiate sia il giorno di ognissanti sia il giorno dei morti. Il ristorante sarà sempre aperto per accogliervi proponeno il nuovo menù autunnale.
Per i molti turisti e curiosi in giro per le nostre città d’arte, e in particolare nella nostra campagna, ricordiamo di non perdersi le specialità toscane da sempre preparate per questi giorni di festa.

La filosofia contadina nella sua schietta semplicità prevedeva la preparazione di dolci particolari, nel nome e nell’aspetto, da offrire ai parenti morti che nella notte tra il 1 e il 2 novembre ritornano sulla Terra dall’Aldilà dopo un lungo e faticoso viaggio.

Sono quindi dolci sostanziosi ricchi dei frutti di stagione, l’autunno appunto: l’uva passa, le noci, mandorle, il pepe, la farina, uova e zucchero naturalmente.

Fra tutti ricordiamo i tre principali dolci Toscani che si assaggiano in questi giorni: Le fave dei morti, le Ossa dei morti e il pane dei morti conosciuto anche come Pan co’ Santi.

I contadini hanno sempre cucinato il pane al forno a legna nel giorno di sabato; nel periodo della festa di Ognissanti, si aggiungeva questa ricetta del pan dei morti.

E’ d’obbligo l’abbinamento con nostro Vinsanto o con un altro vino passito di consistenza densa. Non perdetevelo!




 



Il simbolo di Pendolino




Chiedendo qua e la' ai nostri amici clienti, soprattutto ai forestieri, tra i tanti ricordi che portano con se' al ritorno da una sosta a Podere Pednolino è il sapore del podere di una volta. Semplice, con la nuda pietra, e il vasto spazio esterno lasciato intatto, a campo: oliveti, campi di fieno che in estate diventano rotoballe, vista su vigneti e colline con in lontananza il nostro paese gioiello, Monte San Savino.

Non ultimi, ci si ricorda dei inostri due cipressi.


Questi due cipressi sono il simbolo di Podere Pendolino che si ritrova in alcune immagini storiche dle podere. E' bello ricordarlo qualche volta.

Ciao a presto con il nuovo menù autunnale....



 



Autunno temperato uguale vacanze!




Un autunno cosi' temperato non si ricorda da tempo. Girellando tra i borghi in Toscana, sia in Valdichiana, Valdorcia, in Casentino vi è un gran via vai di turisti, italiani e stranieri.

In effetti non si era mai visto un così intenso traffico di rquesti tempi; ma certamente prima della pandemia, si ricorda l’afflusso di turisti nelle nostre campagne, per le città d’arte o nei boschi per ammirare il foliage autunnale,  assaggiare le prime castagne insieme ad un buon bicchiere di novello.
Le temperature fanno ben sperare anche nei prossimi giorni: siamo tutti in attesa del ponte dei Santi 30-31 Ottobre-1-2 Novembre. Il nostro agriturismo vi aspetta e anche il nostro ristorante.

Ci state chiedendo in molti se si possono gia' assaggiare i frutti autunnali: tartufi, funghi, castagne.

Diciamo che la stagione arida non ha certo facilitato la raccolta di questi pregiati frutti in particolare tartufi e funghi che stentano a fare capolino. Quando i frutti sono più rari sono anche più costosi; comunque ci stiamo dando da fare per garantire i menù autunnali.  Per le castagne, invece è un’altra storia; esse infatti beneficiano del caldo e del clima asciutto.
Stiamo a vedere nei prossimi giorni cosa ci procurano i nostri abili cercatori.

Intanto a Podere Pendolino ci stiamo preparando per la raccolta delle olive. Di questo parleremo nella prossima news dedicata all’Olio Novo di Podere.


A presto dunque



 



Tartufi ahime'




Che passione quest’anno con il gran caldo.
Si sa il tartufo vuole il lampo estivo e con questa siccità estiva il piatto langue. Podere Pendolino è circondato da zone tartufi gene più o meno rinomate. Dalla val d’Asso con il bianco pregiato alle zone aretine fino alla valtiberina; il tartufo si sa, fa parte da anni del nostro menù e in effetti i nostri abili cercatori ci hanno sempre soddisfatto. Dal tartufo autunnale pregiato, al marzolino fino allo scorsone estivo: non è mai mancato.
Ma quest’anno per il tuber magnatum pico e per i nostri tartufai è stata davvero magra. Tendenzialmente la cerca è più favorevole là dove si pratica la tartuficoltura mentre più rara e infruttuosa è la cerca spontanea.
I prezzi sono certamente aumentati ma siamo ancora all’inizio dell’autunno e speriamo in ulteriori ribassi dovuti a forniture più abbondanti. Piogge e temperature miti dovrebbero favorire la raccolta. Dita incrociate dunque.



 



Vendemmia: le vinacce




Vogliamo raccontare un' altra parte della vendemmia, molto cara ai contadini: la gestione delle vinacce.
Le vinacce, i residui della spremitura nel torchio, venivano raccolti sapientemente e allungati con l’acqua; dopo qualche giorno  di fermentazione si otteneva l’acquato, una specie di acqua rossastra, un vinaccio leggero, destinato ai ragazzi e alle donne.
Ai tempi della mezzadria, e ancora prima, le donne non avevano la cultura del buon bere come oggi che sono esperte sommelier, consumatrici alla moda, estimatrici raffinate dei grandi vini.Un tempo alle donne toccavano davvero gli scarti, della tavola e del vino: prima si servivano gli uomini e in ultimo ragazzi e donne. Queste vinacce avevano davvero tante vite: l’acquato veniva riprodotto più volte fino a che, ormai esauste, le vinacce venivano seccate al sole, triturate e date come mangime alle bestie. Un può come il maiale: non si butta via nulla.
I più arditi, usavano produrre la grappa con le fecce; siccome era contro la legge, si distillava di nascosto negli alambicchi in rame, appartati in angoli remoti della cantina in cui non doveva accedere nessuno, soprattutto i vicini invidiosi.



 



Maledetti Temporali di fine estate




Di questi tempi si guarda il cielo con attesa e tremore. Il clima e' ancora caldo e si preannuncia un Ottobre bello soleggiato. Ma qua e là spuntano dei nuvoloni carichi di umidità, tipico della fine estate.

Sono sempre esistiti di questi tempi: e cosa facevano i nostri vecchi a Podere Pendolino?

C'era un vecchio rito, un pò religioso un pò scaramantico: si usava bruciare alla finestra i ramoscelli secchi dell'ulivo benedetto la domenica delle Palme e farsi poi il segno della croce. Si credeva che servisse a scacciare i temporali pericolosi per il raccolto, soprattutto se portatori di grandine.

Qualche contadino usava anche sbattere dei paioli creando molto rumore; si pensava infatti che i rumori potessere rompere uìi nuvoloni carichi di pioggia e grandine. Chissà......



 



La cantina d'una volta




Come gia' raccontato, il mosto ribolle nei tini depositati nella cantina di Podere Pendolino (torniamo indietro nel tempo di almeno una cinquantina d’anni).

Avvenuta la fermentazione il vino veniva accuratamente messo nelle botti, “svinatura” ; col torchio si procedeva a strizzare le vinacce fino all’ultima goccia. Chi non aveva il torchio, si recava nei poderi del vicinato a farsi aiutare in cambio di un fiasco di vino novo. Ma delle vinacce parleremo in un altro racconto.
Era un piacere fare assaggiare ad amici eil vino novello; addirittura nei paesi qualcuno metteva il torchio fiori sulla porta della cantina e lo offriva ai passanti: che allegria per chi amava alzare il gomito!
Ma quanto tempo si doveva attendere per avere il vino novello?
Dipendeva molto dal tempo. Tendenzialmente pioveva a fine agosto e il settembre, quando andava bene, era asciutto. Per la vendemmia infatti è fondamentale che le vigne abbiano ricevuto acqua a sufficienza durante l’estate ma che il settembre sia abbastanza asciutto per evitare il cosiddetto marciume, tanto temuto dai contadini. La vendemmia dei rossi era sempre intorno ad Ottobre e non prima,
Quest’anno di marciume non se ne vede di certo tanto è stata arida l’annata! Ancora i grappoli del rosso ondeggiano sulle viti più assolate e assetate che mai. Non ci resta che sperare in una raccolta più che sufficiente.



 



Storie di Vendemmia




Se chiedete a qualsiasi contadino com'era la vendemmia nelle colline intorno al Podere Pendolino vi dira': una festa!

I contadini chiamavano amici e parenti ad aiutare: ognuno arrivava con panieri grandi (esageratamente) che la sera sarebbo stati riempiti con uva scelta come compenso del lavoro. Si formavano delle coppie, ognuna per filare; l'occasione era golosa per intraprendere corteggiamenti e burle da ragazzi.

L'uva raccolta passava dal paniere al bigoncio: metà nella cantina del mezzadro, l'altra metà al padrone.

Si racconta che i contadini lasciassero nei filari qualche grappolo che poi di notte andavano a raccogliere, nascosti dal buio come civette.

I bigonci carichi d'uva venivan trasportati in cantina col barellino dove l'uva veniva pigiata e messa a fermentare nei tini per una decina di giorni.



Ma questa è un'altra storia che racconteremo nella prossima news



 



Vendemmia Toscana non abbondante




Vivere nella campagna aretina di questi tempi significa parlare spesso di vendemmia: la raccolta dei bianchi è quasi terminata e inizia la raccolta dei rossi.

Che dire: l'estate è stata alquanto arida, con la quasi totale assenza di piogge. Nessuno potrà lamentarsi delle muffe quest'anno.

Se si lamentano gli amici tartufai (il tartufo vuole il fulmine d'agosto) figuriamoci i vignaioli.

Gli acini sono scarsi e soprattutto piccoli; ma certto di buona qualità.

Recuperare uve per i nostri vignsaioli è un'impresa: l'uva quest'anno costa davvero molto! Ci si deve accontentare di quel che c'è; daltronde ormai il gioco è fatto.

I vini saranno certamente buoni, non pioveranno fiumi di vino ma saranno selezioni boutique: forse c'è da aspettarsi dei rincari.

E' giusto che i nostri consumatori wine lovers sappianno le caratteristiche di ciascuna vendemmia in modo da apprezzare le differenze tra le annate; forse il 2021 non sarà certo un bel ricordo per le nostre vigne.

Al nostro risotrante abiamo sommelier esperti come la nostra Rosy che sapranno accompagnarvi nella degustazione dei nostri vini delle Terre di arezzo.

Salute dunque!





 



L'estate trascorre lieta a Pendolino




Estate in Valdichiana, calda, soleggiata, profumata di fieno tagliato di grappoli che stanno crescendo sulle viti, di fichi che fanno capolino sempre più gonfii e fieri.

La mattina qui a Pendolino si procede a curare l'orto, il giardino, si innaffia si riordina; col fresco si fanno bene tante cose.

Il gallo canta molto presto qui in campagna e qualche cane si fa sentire in lontananza, magari in presenza di qualche cinghialotto: qui abbondano!


Il resto del giorno scorre abbastanza lentamente tra preparativi in cucina, allestimenti per piccoli eventi, preparazione tavoli per le nostre lunghe e fresche serate.

C'è di bello che sul colle del Pendolino, soprattutto verso sera, soffia quel bel venticello che ci porta il profumo del nostro gelsomino in fiore e della campagna meravigliosa che abbraccia il nostro podere.

I posti al fresco del giarnino sono molti; ogni anno Patrizio, Claudio e Rosy creano dei deliziosi angoli all'aperto per allietarci nelle belle serate estive qui in Valdichiana Felix.



 



Ferragosto, passione di caldo




Ogni giorn sorge il sole, ogni anno arriva Ferragosto.

C'e' chi parte, c'e' chi arriva.

Il nostro agriturismo accoglie ospiti, turisti, viaggiatori in sosta in Valdichiana aretina, ricca di storia e di eventi soprattutto in questo periodo.

E poi cìè il nostro ristorante che sta lavorando come non mai per accogliervi con i ricchi sapori di Toscana.

Tra i più richiesti i nostri piatti di carne, le grigliate tipicamente toscane che profumano di rosmarino.

C'è anche una ricca offerta di pesce; infatti il ristorante Pendolino è famoso in Valdichiana per la ricca offerta di piatti di pesce, sempre fresco, elaborato in gustose ricette mediterranee rivisitate in chiave moderna dal nostro Chef Massimo Pascucci.

E ancora dolci sofisticati, prodotti nel laboratorio di pasticceria interno, lo stesso che produce le nostre fantastiche torte nuziali.

Insomma, Pendolino c'è, anche nella settimana di ferragosto: all'aperto nell'ampio giardino, al venticello che soffia in collina, al fresco delle ore notturne che sanno di campagna toscana.

Prenotate subito per questa intensa settimana: Rosy cell. 3339080980



 



Valdichiana campagna viva




In Luglio la campagna si veste di giallo a seguito della mietitura; grano, fieno, orzo, farro sono tutti nei silos. Le rotoballe ondeggiano nei campi in attesa di essere caricate verso gli allevamenti.

Il nostro orticello lotta per sopravvivere, e l'ortolano di turno con lui.....

Gli ulivi si stanno caricando di frutti verdeggianti;il nostro Claudio avrà un gran da fare a Podere Pendolino come ogni anno.

Le vigne stanno esibendo dei timidi grappoli che rigonfiano giorno dopo giorno.La vendemmia anche quest'anno si prennuncia ricca e sana; sarà le festa più importante preannunciata per fine agosto per i bianchi e settembre per i rossi.


Insomma la campagna in Valdichiana è in silenzioso fermento prima di esplodere con la prossima vendemmia.



 



Serata Champagne e Pesce




50 posti disponibili per la nostra festa d'estate.....



 



Serata Champagne e Pesce




Per gli amici appassionati di Champagne e Pesce e per chi desidera saperne di pù. O per chi vuol regalarsi una serata raffinata....


Venerdì 23 Luglio, ore 20,00 - Giardino di Pendolino.
Degustazione Pesce & Champagne - € 80,00 a persona

Tartara di Gamberi
Prosecco Zanotto Brute Rosè

Calamari grigliati su crema di piselli coda di gambero
Champagne Laetitia Torchet bdb

Risotto rana pescatrice fiori di zucca rapa rossa
Champagne Voirin jumel brut zero

Millefoglie di spigola julienne di verdure e vongole veraci
Champagne laetitia torchet rosè

Frittura di pesce
Champagne voirin jumel brut nature

Moscardini in guazzetto
Champagne Yves de carlini bdn

Mousse con cioccolato e pistacchio
Moscato mustela

Prenotazioni Rosy 3339080980 Pendolino: 0575 849697



 



Pendolino c'e' e vi aspetta!




Che bell'estate si preannuncia.

Un gran via vai di gente felice di ritrovarsi.

E Pendolino c'è: con il nuovo menù estivo, con il profumo di grano e fieno tagliato nei campi intorno, con il profumo dei fiori primaverili che ci stanno ormai lasciando, ocn l'orticello del podere che sta crescendo, con i fichi che fanno lentamentente capolino per profumare il prossimo settembre.

Pendolino c'è con le ampie verande, con i vasti prati in cui i bimbi possono correre sicuri, con ill venticello che sale suo nostro colle a rinfrescarci,  con gli angoli ombreggiati sotto i porticati e naturalmente con la nostra brigata in sala e cucina, più affiatata che mai.


Claudio, Patrizio, Rosy e Massimo vi danno il benvenuto in questo angolo di paradiso in Valdichiana.



 



Valdichiana Felix




Il Podere e' in grande fermento con questo inizio di estate 2021.

Come azienda agricola stiamo rianimando il nostro orto naturale dal quale prendiamo gustose verdurine per il nostro ristorante.

La cura del verde procede, potature fatte; le nostre piante di olivo promettono rami frondosi ricchi di frutti.

E intanto fiori a non finire hanno profumato l'aria del Pendolino durante tutta questa primavera, primo fra tutti il gelsomino.

La nostra tavola è colorata grazie alla fantasia dei nostri cuochi che si cimentano sempre in piatti nuovi, seguendo anche quelli che sono i vostri gusti: freschezza di prodotti, alta qualità delle materie prime, colore in tavola, leggerezza vegetariana, gusti delicati e persistenti.

Insomma, si preannuncia un'estate ricca di incontri, vivace, piena di speranza. Da gustare insieme.

Si raccomanda più che mai la prenotazione, anche se con i nostri numerosi spazi (verande, giardini, porticati) riusciamo davvero a soddisfare tutti o quasi.

E' bello ritirarsi qui dopo una giornata in giro per le nostre splendide città d'arte.

Un fresco abbraccio dal voistro Podere in Valdichiana Felix.



 



Aria d'estate a Pendolino




Pendolino: aria, freschezza, amicizia


Queste le parole guida dell'estate 2021. Tutto è pronto per accogliervi in un posto immerso nella natura. In tutto l'inverno ci siamo presi cura del vostro Pendolino: abbiamo lavorato la terra, curato le piante, rinverdito, seminato, potato.....i nostri olivi sono la perfetta scenografia Toscana e l'olio è servito nelle tavole del ristorante. In più sta crescendo l'orto, per darvi ortaggi freschi quando possibile.

Infatti il nostro ristorante e location eventi è anche una piccola azienda agricola di cui teniamo conto e cura per tramandarla alle generazioni future.


Le camere sono fresche e arredate epr accogliervi al meglio: finalmente sta ricominciando un pò di turismo, per il bene di tutti.


In più abbiamo allestito molti salotti esterni per permettere a chi lo desidera di rilassarsi con un drink e chiacchierare in compagnia prima o dopo una cena o pranzo in veranda.

Insomma, ce n'è per tutti, anche per i vostri bimbi che possono scorrazzare trranquillamente, rotolarsi nel nostro immenso prato.


Dunque a presto, amici!



 



Pesce bello, pesce fresco!






Spesso lo si sente urlare dal banco del pesce. Il motto vale anche per Podere Pendolino da anni noto per i piatti a base di pesce. La Toscana è una regione famosa per li suo pescato  ma noi non ci fermiamo qui. Infatti da anni ci affidiamo anche ai famosi pescatori di Mazara del Vallo che ci forniscono il “lusso del mediterraneo”. Dunque a Pendolino garantiamo freschezza del pescato, dei frutti di mare tutti, varietà, capacità di ricette che sanno valorizzare al massimo il prodotto rispettandone il sapore originale.
Gamberi di Mazara del Vallo cozze, vongole, scampi, ricci di mare (alcuni prodotti ovviamente su richiesta soprattutto per chi vuol fare ricchi pranzi o cene a base di pesce anche CRUDO!). Ci ricorda il nostro chef che quando il pesce è fresco e di qualità si deve valorizzare in piatti con ricette lineari proprio per evitare di caricarli con sovrastrutture.
Dunque, stile essenziale e grande qualità degli ingredienti a Podere Pendolino.


Venite a provarlo nel nostro nuovo menù primaverile.



 



Siamo aperti!




Buonasera carissimi amic. Qui la vita a Podere Pendolino e' ripresa frenetica e vivace come in passato.

Il nostro agriturismo con le camere  è aperto. Così il nostro ristorante è APERTO TUTTI I GIORNI a pranzo e a cena, su prenotazione come richiedono le normative.


Gli spazi sicuri non mancano, sia nelle nostre ampie verande aperte che all'esterno.

Accogliamo ospiti con ogni condizione temporale, riuscendo a creare un clima gradevole insieme ad una sara areazione.


Per chi lo desidera, continua il SERVIZIO D'ASPORTO, anche consegna a domicilio.


A giorni uscirà il nostro menù primaverile: ve lo invieremo appena lo Chef Massimo Pascucci avrà terminato gli utimi dettagli.


A risentirci





 



Pasqua menu' asporto




Menu' di Pasqua con Pendolino a casa vostra.

Continua la tradizione delle feste pasquali con la cucina del Pendolino.

Che dire, amici e clienti: vorremmo avervi tutti qui, le nostre sale vi aspettano. Come ogni anno ci piacerebbe rinnovare l'arredo con le meravigliose composizioni florealìi della nostra Rosy. Ma i tempi si sa, sono quelli che sono.....

Comunque, noi non abbiamo rinunciato a pensare a voi con un rinnovato menù delle feste. Da asporto. Speriamo vi piaccia!


Un tocco in più: la Pasqua contadina in Valdichiana include anche lle uova benedette. Ci pensiamo noi, con l'augurio che questa Pasqua porti salute, pace, e gioia nei vostri cuori. 


Pranzo da asporto Pasqua Domenica 4 Aprile

Antipasti:
Uova benedette in salsa verde
Con Panina Pasquale
Sottilidi prosciutto
Finocchiona toscana
Soufflé di verdure
Bruschettinealla toscana bagnate in brodo
Sfogliatine ai funghi  
Cestinomignon di grana con tartara di chianina

Primi 2
Maltagliato digrano saraceno saltati con misto bosco di finferli e gallinacci
Cannoli diricotta e spinaci gratinato con ragù di chianina

Secondi 1
Filetto di maiale alle erbe conciliegini e dadolata di zucchine, asparagi

Contorni
Patate arrosto

Dolce
TortaSacher E Spiedino di frutta fresca 
€ 34,00   persona

*Secondo A richiesta:
Costolette di agnello croccantecon farina gialla e rosmarino

*Extra
A richiesta vino da scegliere

*Versione senza glutine

Prenotazioni:
 Menù da asporto, Consegna a domicilio anche ad Arezzo e nei comuni limitrofi.
TEL. ROSY: 3339080980
TEL. PATRIZIO: 336246801



 



San Valentino a Penodlino




Domenica 14 Febbraio il ristorante accoglie tutte le care coppie che vorranno festeggiare San Valentino. E' ormai una prassi del nostro ristorante e noi non vogliamo perdere le buone abitudini.

A maggior ragione quest'anno in cui la vita sottopone a molte prove le nostre coppie di sposi e conviventi.

Tanto più noi di Albatros che abbiamo da anni trasformato le vostre cerimonie in grandi eventi, vogliamo essere cn voi in questo giorno.

Vi aspettiamo!

Aperitivi al tavolo
Prosecco con pasticceria salata e frittini

Antipasto al piatto
Cuore di vol au vent con radicchio pecorino e noci
Soufflè ricotta e porcini con spinaci
Cestino di grana con tartara di manzo e stracciatella di bufala
Crespella con mozzarella e prosciutto con pomodoro piccante     
               
Primi
Tagliolino tricolore con carciofi freschi e pancetta rosolata sopra

Tortello di ricotta e ortica  agli agrumi e julienne di limone


Secondi    
Carrè di cinta senese al forno con fili di patate sopra
Con verdure gratinate con mollica di pane e uvetta

Dolce
Tortino al cioccolato su panna montata
Millefoglie crema chantille e frutta fresca

    
Vini e spumanti

Rosso

Moscato d’Asti
           
Servizio bar con distillati e caffè
               
Centrotavola con candele


€40,00 a persona

Prenotazioni: 0575 849697 - cell.333 9080980              



 



Si riparte: sabato 16 e domenica 17 Gennaio




Apertura del nostro Ristorante sabato 16 e domenica 17 Gennaio.

Ore pranzo.

Sarà bello rivedervi nel nostro locale.Distanziamento e sicurezza sono garantiti nel rispetto delle normative vigenti.

Vi aspettiamo!

Si consiglia la prenotazione

tel. 0575 849697

Rosy 333 9080980



 



Presentazione Az.Ag. Podere Pendolio




Presentazione della nostra piccola Azienda Agricola Podere Pendolino.


Abbiamo il piacere di condividere con voi il servizio realizzato da Coldiretti sulla nostra Azienda Agricola Podere Pendolino.

Siamo piccoli produttori di olio e di vino E' noto che ci piace condividere la nostra campagna in Valdichiana con gli ospiti del nostro ristorante, provenienti da tutta Italia e dallì'estero. Con la crisi pandemica, certo, abbiamo ridotto l'afflusso di clienti ma noi continuamo a produrre beni primari e servizi in attesa di una riapertura, in sicurezza per tutti.


Spero vi piaccia il nostro video che ha per protagonista la ricetta del

"Fietto di maiale con mele della Val di Chiana"  presentata dal nostro Chef Massimo Pascucci.


https://www.facebook.com/watch/?v=730211507619230



 



La calza della Befana porta un menu' gustoso per tutti voi




Menù da asporto speciale Befana

Antipasti
Sottili di prosciutto al coltello con scaglie di parmigiano
Cestino di polenta con tartufo
Pecorino in pastella
Tartina ai funghi
Bruschettine alla Toscana
Sfogliatine al porro

Primo
Mezzelune di ricotta e noci su crema di gorgonzola

Secondo
Filetto di maiale con speck, sfumato al porto

Contorno
Patate arrosto

Dolce
Sfogliatine di mele, uvetta,con crema di mascarpone

€ 28,00 a persona
*Su richiesta versione senza glutine
*Su richiesta consegna a domicilio



 



Cenone di Capodanno




Amici vicini e lontani, anche questo "bellissimo" 2020 volge al termine.

Il nostro mestiere è rendere più lieta la vostra vita.

Vi abbiamo accompagnato nelle nuove nascite, nelle consacrazioni del vostro amore, nelle ricorrenze importanti o semplicemente quando volevate far festa per i doni della vita.


Anche questo fine anno vogliamo essere con voi, a casa vostra, in sicurezza nel rispetto delle norme governative.

Per questo il nostro Chef Massimo Pascucci ha studiano per voi due menù.

Uno tradizionale per il cenone a base di terra e l'altro a base di specialità di pesce.

Pendolino si sa è rinomato per la cucina di pesce. Il nostro fornitore di fiducia, che ringraziamo per esserci sempre vicino, mantiene la nostra offerta di pesce sempre ricca, freschissima, selezionata all'origine e variegata.

Con i migliori auguri di un 2021 in salute e benessere

Ecco che oggi vi proponiamo due diverse tipologie di cenone.


MENU' CENONE DI CAPODANNO A BASE DI PESCE

Antipasti

Carpaccio dipesce spada affumicato

Insalata dimare su guscio di capesanta

Moscardini alcoccio

Code digambero in pastella

Capesantegratinate

Calamari ripienicon pappa al pomodoro

Primi 2

Pacchericon ricotta, orata e gambero rosso su riduzione di crostacei

Risottoai frutti di mare, cozze, vongole e calamaretti


Secondi 2

Spigola incrosta di patate con  cime rapa

Frittura dipesce


Contorni

Lenticchie


Dolce 

Cheese cake ai frutti di bosco

Crostatine con mele golden ruggine, mandole e riduzione di porto 


     

Euro 40.00  a persona

E' possibile la versione senza glutine.

Su richiesta consegna a domicilio.


MENIU' CENONE DI CAPODANNO TRADIZIONALE

Antipasti

Involtini di prosciutto con grana

Sfogliatine al porro

Soufflè di finocchi  su crema di gorgonzola

Bruschettine di pane verna alla toscana

Pecorino in pastella

Cestini di polenta con cime dirape e mozzarella


Primi 2

Tagliolinodi farina di castagne con ragu bianco di cinta senese

Tortellicon fior di ricotta e ortica saltati con finferli


Secondi 2

Carrèdi maialino al forno con julienne dipatate sopra

Soupremedi faraona in crosta di noci e tartufo


Contorni

Cardi fritti

Lenticchie

Cheese cake ai frutti di bosco

Crostatine conmele golden ruggine, mandole e riduzione di porto



Euro 35.00 a p.na

E' possibile versione senza glutine.

Su richiesta si effettua consegna a domicilio.


TEL. ROSY: 3339080980
TEL. PATRIZIO: 336246801



 



Natale a casa vostra




Menu' del pranzo di Natale, Venerdi' 25 Dicembre, servizio da asporto.

E' giusto rispettare le normative vigenti, come abbiamo sempre fatto nel rispetto dei nostri clienti.

Ma è altrettanto giusto starvi vicino in questo periodo particolare, rendendo la giornata di Natale il lavoro domestico più lieve.

Pertanto, vi proponiamo il seguente menù da asporto.

Su richiesta, menù senza glutine e consegna a domicilio.

BUone feste da tutti noi.



 



Pranzo di Natale




Ma come facciamo a non organizzare un ricco Pranzo di Natale per voi......troppi anni di tradizioni, incontri, brindisi ci legano. Abbiamo per questo studiato una formula che possa accontentare tutti, nel rispetto delle normative vigenti in data 25 Dicembre 2020.

Venerdì 25 Dicembre
ore 13,00
Servizio al tavolo

TEL. ROSY: 3339080980
TEL. PATRIZIO: 336246801 


Antipasti
Sottili di prosciutto al coltello con scaglie di parmigiano
Cestino di polenta con carciofi e pancetta
Sformatino di verdure su letto di pecorino di fossa
Finocchi gratinati  
Bruschettine alla toscana bagnate in brodo
Sfogliatine al  porro    

Primi 3
Tortellini in brodo
Fagottino con fior di ricotta su letto di porcini   
Tagliatella  con ragù di chianina

Secondi 2  

Bocconcini di cintacon funghi e pomodorini  
Soupreme di faraona con cipolline borrettane al balsamico

Contorni
Patate arrosto e Carciofi fritti


Vini
Chianti, Pinot, Spumante d’Asti


Dolce
Mousse di castagne con crumble di mandorle al rosmarino
Sfogliatine di mele, uvetta con crema mascarpone  

Servizio bar a piacere, con liquori, amari e distillati
   

Servizio caffè espresso
  

 €  43,00  a persona

* stesso menù “DA ASPORTO” €  35,00  a persona vini esclusi -

Consegna a domicilio su richiesta.



 



Menu' dell'immacolata




Vi ricordate la nostra splendida festa di Natale?


Per ora e' solo un bellissimo ricordo.


Ma noi abbiamo pensato a voi e vogliamo rallegrare le vostre feste.




Festa dell’immacolata


Menù Fisso da Asporto

Pranzo Domenica 6 Dicembre
Pranzo Martedì 8 Dicembre

Antipasto Toscano

Maltagliati con ragù di Cinta Senese

Tagliata al pepe verde e rosmarino

Patate arrosto

Dolce

€30,00 a persona  

Prenotazioni: tel. 0575 849697
cell. 333 9080980

Su richiesta:
* Consegna a Domicilio
* Menù senza Glutine
*Menù alla carta
*Menù di pesce



 



Consegna a Domicilio per il menu' anche senza glutine.




Asporto a go go.

Eh si', lavoriamo grazie a voi con il servizio menu' da asporto con CONSEGNA A DOMICILIO


In fondo, e' una vita che organizziamo eventi qua e là in Toscana: ciò ci permette di curare con attenzione la produzione e la consegna dei nostri piatti nei comuni limitrofi a Podere Pendolino.

Ricordiamo che il nostro menù ha una RICCA VERSIONE SENZA GLUTINE

Che dire; la creatività viene in soccorso ogni volta.


Grazie a tutti per averci scelto, sperando che arrivino presto tempi migliori.



 



Menu' asporto autunno 2020




Carissimi, nel rispetto delle norme governative, riparte il servizio menu' da asporto. Tutti i giorni, preferibilmente entro le ore 18,00, raccogliamo le prenotazioni per la vostra serata con gusto a casa vostra.

Lo chef Massimo Pascucci, ci presenta un menu' appetitoso, ricco, dai sapori del bosco d'autunno.
Avete voglia di una serata di pesce? Siete accontentati.
Su richiesta, ovviamente, pizze!

Un abbraccio, da tutti noi a tutti voi!

TEL: 0575 849697- CELL 3339080980

RISTORANTE APERTO TUTTI I GIORNI A PRANZO DAL LUNEDI' ALLA DOMENICA



Gli antipasti
Antipastone del Podere
Antipasto toscano
Sformatino di ricotta e porcini avvolto con spinaci su crema di parmigiano
Cestini di grana, tartara di manzo e stracciatella di bufala
Bruschette e crostini caldi
Carciofi ripieni

Il pesce
 
Antipasto di mare
 Calamari ripieni con pappa al pomodoro e olio di frantoio
 Pepata di cozze e vongole

 La pasta fresca

Pici all'aglione
Maltagliati ragù bianco di chianina
Risotto con Trevisano sfumato al Chianti su fonduta e formaggi
Tortello con ricotta e aglio Porro su crema di Gorgonzola
Vellutata di finocchi e patate con crostini di pane saltati all'olio Evo e pancetta croccante
Tagliatelle con ragù bianco di coniglio

I primi di pesce

Paccheri con ricotta spigola e Gambero Rosso su riduzione di crostacei
Tortelli di orata con vellutata di ceci, olio di frantoio e baccalà

 I secondi 
Spezzatino di maiale al rosmarino con mele staimer della Valdichiana e pane Verna
Cinghiale in umido con polenta croccante
Filetto di maiale al lardo di colonnata con prugne marinate alla grappa
Coniglio fritto con cavolella

Il barbeque
Costata di chianina tagliata al momento minimo 2 persone
Bistecca di lombata Nazionale marchio 5r
Tagliata di vitello con porcini

I secondi di pesce

Grigliata di pesce con calamari scampi e gamberi argentini
Frittura di totani e gamberi
Pesce bianco alla griglia
Trancio di spigola in crosta di patate accompagnate da verdure saltate in olio d'oliva

I contorni
Insalata di cavolella con aceto di mele
Fagioli al coccio
Cipolle di Tropea gratinate con pinoli e uvetta
Patate arrosto
Cardi in tempura
Misticanza

 I nostri dolci
Tiramisù
Crostatine con mele e mandorle con riduzione al porto rosso
Tortino al cioccolato
Cremoso al gianduia con crumble di castagne e salsa al vino
Cheesecake ai frutti di bosco



 



Nuovo look in sala




Nuovo look per i tavoli di Podere Pendolino.

L'emergenza covid, ha innescato in noi una gran voglia di rinnovarci.

Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: perchè non diamo un tocco di giovinezza al nostro vecchio podere?

Così ci è sembrato che il bianco fosse il colore che rappresenta meglio un'idea di freschezza, purezza, trasparenza.

Il runner poi,  a riche bianche e ciliegia dona un tocco di modernità.

Dunque per riassumere, al Pendolino assicuriamo distanziamento insieme ad un pizzico di leggerezza che non guasta, di questi tempi....Vi aspettiamo.



 



In vino veritas




In periodo di covid, sappiamo che e' aumentato il piacere degli italiani per il vino.

Da noi a Podere Pendolino questo piacere è iniziato molti anni fa: vuoi la Toscana, vuoi il territorio delle Terre d'Arezzo, vuoi la passione e professionalità della nostra Sommelier AIS Rosy.

Insomma, la cantina di Pendolino è un continuo rinnovarsi di etichette, annate, tipologie.


Chi si ricorda poi le nostre feste?

Per l'occasione Rosy ha sempre rispolverato, nel vero senso del termine, le grandi bottiglie d'annata.....e quante piacevoli sorprese.


Era bello abbinare diversi rossi ai nostri piatti, facendo un confronto sapientemente guidato dalla nostra Rosy. Che bei momenti.....e che lingue sciolte dopo.


Molti ci stanno chiedendo quando riprenderemo a stappare fiumi di grandi vini....ehhhhh, ci piacerebbe avere una risposta pronta.


Al momento si degusta al nostro ristorante, in sicurezza, magari seduti davanti alle nostre colline.

Il piacere del vino, non è venuto meno, anzi!



 



Grazie




Grazie agli italiani che hanno premiato gli agriturismi come il nostro.

La natura, gli ampi spazi, il paesaggio, l'aria pulita, l'organizzazione: tutto contribuisce al successo della campagna in questi tempi delicati.


Insieme a voi si è accesa la voglia di riscoprire antiche ricette, di rivalutare prodotti locali e di ricordare date e appuntamenti che fannno parte della nostra tradizione.


Come al tempo del Boccaccio, nel Decameron i giovani si ritirarono in un podere in campagna, così oggi voi ritrovate libertà in sucurezza a Podere Pendolino.

Così anche qui ci raccogliamo, a distanza, per cìraccontarci barzellette, aneddoti e manie.....“pé tirasse sù“


Grazie della fiducia.




 



Ferragosto al Pendolino




Aperitivo

Prosecco        
 
Antipasti
 Prosciutto  toscano
Sfogliatine alle verdure
Soufflè di  zucchine  su fonduta di ricotta
Cestino mignon di grana con julienne
di verdure al traminer e pancetta
Bruschettine alla toscana
Crostino con pomodorini e capperi
Monoporzione di panzanella toscana
con verdure di stagione

Primi
Mezzelune ricotta con datterini,
pecorino sopra e basilico fresco
Pici con ragù di cinta senese  

Secondo
Carrè di maiale al forno con julienne di patate

Contorno
Mazzetto di fagiolini E tortino di spinaci
   
Vino

Chianti,  Spumanti, Moscato 

Dolce
Millefoglie scomposta con crema chantille
gocce cioccolata e frutta fresca
Servizio bar a piacere, con liquori,
amari e distillati
Servizio caffè espresso


 €  35.00 a p.na   



 



Pranzo di Ferragosto a Podere Pendolino







 



Girasoli a non finire




Viaggiando per la Valdichiana, vediamo campi immensi di girasoli.

La loro coltura e' molto preziosa per la produzione agroalimentare e rappresentano sempre un buon investimento per i nostri agricoltori.

Mentre i papaveri, sempre tanto amati dai turisti fotografi, sono in effetti piante infestanti e non proficue, il girasole ha un suo valore oltre che estetico anche economico.


Fanno comunque parte del vocabolario fotografico toscano  e continuano ad essere richiest sulle nostre tavole della festa. Richiamano il sole, l'estate, la socialità, la voglia di vivere: ben vengano, dunque!!!



 



Monte San Savino in tavola




Il borgo medievale di Monte San Savino, nel cuore della Toscana, rappresenta il paese piu' vicino al nostro Podere Pendolino. Si tratta di un paesino ben conservato ricco di storia, quindi di cose belle da vistare. Ma non solo, Monte San Savino ha una centenaria tradizione di sapori legati alla lavorazione delle carni e dei salumi.

In particolare, nel paese storico esistono svariati angoli, come norcinerie specializzate da decenni. Anche nel nostro ristorante ci forniamo da artigiani locali che garantiscono alla nostra tavola le migliori carni cotte al forno a legna e  quelle stagionate. Oltre alla bontà, gli artigiani della carne di Monte San Savino garantiscono  la genuinità dei prodotti nel rispetto della qualità e sicurezza. Oggi questi laboratori, pur mantenendo la sapiente tradizione artigianale vantano   moderne pratiche tecnologiche.



La porchetta cotta a legna, famosa, gustosa, il prosciutto crudo toscano D.O.P., gli arrosti di carni di suino, le salsicce stagionate e fresche, salami e fiaschi savinesi, sono solo alcuni dei prodotti che possiamo trovare sulla tavola del Pendolino.



 



Estate nel piatto




La cucina estiva di Pendolino è ricca di colori sgargianti, sapori vivi, odori intensi: è la cucina del sole che si può trovare nella nostra splendida Toscana.
La filosofia del nostro ristorante percorre la via della territorialità delle materie prime, delle ricette, della location.
Da anni abbiamo selezionato i migliori fornitori di frutta, verdure, carne e pesce. Per il  pesce, ci affidiamo a selezioni speciali del mediterraneo ricco e pescoso come Mazara del Vallo.
La carne è sempre frollata al punto giusto, che sia di Chianina o di altra razza: tenera, saporita, cucinata in tutte le versioni.
La nostra brigata di cucina vanta un’esperienza pluriennale sotto la sapiente guida del nostro chef Massimo Pascucci.

Prenotate la vostra cena gourmet, magari all’esterno sotto i portici o al fresco delle nostre rigogliose piante.



 



Il menu' estivo vi aspetta




Anche se con questa pioggia l'estate stenta ad arrivare, i nostri amici la potranno trovare nel piatto.

Colori, profumi, ingredienti, ricette: tutto parla di sole.


In effetti il solstizio d'estate è ancora lontano, 21 giugno: qualche incertezza nel tempo è scusabile. Mentre invece la nostra cucina è già ricca di sole.

Abbiamo optato per un menù ricco di leggerezza e freschezza estiva, ci spiega lo Chef Massimo Pascucci. In questi mesi ho avuto modo di pensare a lungo al gusto e alle esigenze dei nostri ospiti italiani e strasnieri.

Gli stranieri sono oggi dei veri e propri foodies, veri esperti di cucina italiana e toscana. I ristoranti italiani all'estero proliferano, sono cresciuti insieme alla reputazione dei grandi vini italiani. Per questo, i nostri ospiti stranieri, quando vengono a Pendolino quasi non hanno bisogno di spiegazioni: riconsocono e apprezzano immediatamente ingredienti, ricette e storie del piatto.

Gli amici italiani oggi hanno voglia veramente di naturalità, digeribilità quindi leggerezza e strizzano volentieri l'occhio ai piatti vegetariani. Dobbiamo e vogliasmo accontentare tutti, ecco perchè il nostro menù è particolarmente ricco.



Non dimentichiamo inoltre che Pendolino è rinomato per il suo ricco menù senza glutine. Creatività, salute e fantasia per tutti i palati.

Vi aspettiamo nelle nostre sale, nei nostri giardini, nel nostro portico. Tempo permettendo, il posto da noi non manca proprio: in sicurezza, naturalmente.



 



Re-Wild




Campi di grano, di girasoli e di papaveri a perdita d'occhio; questa natura generosa insieme alla calorosa ospitalità di noi toscani rappresenta il miglior rimedio post-lockdown perfetto per tornare a muoversi in mezzo alla natura

Le nostre anime hanno bisogno di calma rigenerante e sensazione di sicurezza allo stesso tempo. Ecco perché è utile scegliere località isolate in mezzo a minuscole aree agricole lontano dalle grandi città.

Torniamo ai valori primari quali materie prime di qualità e a km 0, vini di denominazioni di pregio, ricette territoriali tramandate da generazioni.

L’aria pulita della campagna Toscana vi aspetta: mangerete sotto gli alberi, sorseggerete un ottimo aperitivo guardano il tramonto.

Staremo connessi con la natura quindi con le nostre tradizioni.



 



Il futuro della ristorazione





Come immagina il futuro della ristorazione italiana dopo il Covid- 19?

Intervista a Bruno Barbieri, La Repubblica, Le Guide dell’Espresso 07/04/2020


Immagino un futuro sempre in chiave ottimistica. Non cambierà il modo di fare ristorazione ma credo che cambierà il modo di affrontare la vita e di approcciarsi allo stare insieme a tavola. Certo, abbiamo bisogno di concretezze ed al momento trovo superfluo fare pronostici, tutto è prematuro. Credo che ci sia molto da lavorare e da ricostruire ma nulla potrà mai cambiare o cancellare quello che siamo, le nostre storie, le nostre idee e le nostre tradizioni millenarie. Immagino una ristorazione dove nulla sarà stravolto e, seppur nei primi tempi vi saranno delle regole da rispettare, l'entusiasmo e la voglia di rimetterci in gioco saranno sicuramente più forti e susciteranno in noi la voglia di riportare in auge le meraviglie che ci contraddistinguono nel mondo. In fondo noi italiani abbiamo la creatività nel DNA ed è questo, paradossalmente, il nostro futuro.

Facciamo nostra questa dichiarazione, dopo 30 anni di esperienza nella ristorazione. Vi aspettiamo Patrizio e Claudio


*foto archivio pre-covid



 



Al Pendolino come a casa vostra




Per le vostre vacanze sicure, scegliete Podere Pendolino, un caratteristico podere toscano situato in una zona con un isolamento naturale, protetta, in cima ad una collina.

1)Podere Pendolino si trova nelle colline toscane, in provincia di Arezzo.,In quella parte della provincia denominata Valdichiana Aretina. Siamo vicini a splendide città d’arte come Arezzo, Siena, Firenze, e a centri più piccoli come il borgo di Monte San Savino

2) La nostra struttura è un antico Podere, un tempo dimora di contadini. I locali, perfettamente ristrutturati mantengono il fascino della casa di campagna. Inoltre, le vecchie mura preservano l’ambiente dalla calura estiva mantenendo una piacevole frescura.

3) Il locale è dotato di un’ampia zona ristorante, composta da una parte interne, una parte esterna sotto la veranda e una parte in mezzo all’ampio giardino. Pertanto è possibile cenare in sicurezza, secondo le norme igieniche del distanziamento sociale.

4) La proprietà vanta 30 anni di esperienza nel settore ristorazione. Ciò ha reso la nostra ristorazione famosa non solo nella provincia di Arezzo ma anche altrove. Infatti, la nostra esperienza si è sviluppata anche nella nascita e ulteriore sviluppo di un servizio catering d’eccellenza che lavora da molti anni anche a Siena, a Firenze e a Perugia.

5) Tra le principali caratteristiche della nostra cucina ricordiamo le ricette territoriali con un menu che viene rinnovato ad ogni stagione; la stagionalità e l’altissimo livello qualitativo dei nostri prodotti selezionati negli anni da attenti produttori locali. La brigata di cucina, guidata dallo Chef Massimo Pascucci ha riscosso l’approvazione di un folto pubblico di ammiratori, locali e non.


6) Oltre alla cucina, il nostro ristorante è famoso per il servizio:rapido, professionale, appassionato.



7)Il cuore di Podere Pendolino, rappresentato dalla cucina, dal servizio in tavola, dall’accoglienza, dalla gestione tutta. Al Pendolino ci si sente come a casa propria.


 La zona intorno al Podere permette piacevoli passeggiate e momenti di relax immersi in splendidi uliveti e ampi campi. Sentirsi isolati e al sicuro, per voi e i vostri bambini.



 



La bellezza nella sicurezza





Quale occasione migliore per riscoprire i luoghi ameni, piu' isolati in cui rifugiarsi per scoprire i nostri tesori paesaggistici e culturali.

Il viaggiatore post-covid 19 ha bisogno di verde, di natura meglio lontano dalle grandi città.

Le parole d'ordine sono attenzione alla sostenibilità e recupero del benessere psico fisico.

Abbiamo già visto in questi giorni le campagne ripopolarsi di ciclisti, podisti, amanti delle passeggiate: una strada tira l’altra.

A Podere Pendolino è possibile fare sosta per uno squisito aperitivo: i nostri piatti freddi assaggiati insieme a bollicine di qualità saranno una felice tappa per godersi la vista della splendida Valdichiana Aretina

Sempre a piedi, è possibile passeggiare fino a Monte SanSavino.

Chi ha voglia di una sosta più lunga, può attendere il tramonto per una cena nei nostri ampi giardini.

Anche nelle ore più calde, abbiamo piacevoli zone d’ombre e trovandoci su un cocuzzolo, Pendolino è lambito sempre da una fresco venticello refrigerante.





 



Il falo' del I Maggio




Nelle campagne di Podere Pendolino, per festeggiare delle ricorrenze, come il I Maggio, si facevano piccoli o grandi falò bruciando le sterpaglie della potatura invernale che erano state appositamente riposte.

Era un vero e proprio evento contadino: le fiamme salivano al cielo e quasi in contemporanea si accendevano falò in tutte le campagne. Di collina in collina si potevano ammirare le lingue di fuoco, quasi a gara a chi le faceva più alte. Quando il fuoco andava scemando, veniva rintuzzato subito con altra sterpaglia, a farne fiamme più alte.  Era una tradizione tramandata da secoli, di padre in figlio: per lìEpifania, San Giuseppe, Primo Maggio, l’Ascensione, Corpus Domini, San Giovanni, San Pietro e Paolo, Assunzione, Immacolata Concezione. Le si facevano anche per eventi privati quali nascite, matrimoni. Accontentavano un pò tutti: sia i contadini animati dallo spirito religioso, sia gli atei, vedi la festa del Primo Maggio.



 



Venire a Pendolino: si puo'




......Solo per ritirare il piatti da asporto.


News: da domani 24 Aprile, gli ordini possono essere ritirati direttamente al nostro ritorante Podere Pendolino. Una trasferta, dunque, come quella per il supermercato.

Il consumo non può ancora essere in loco ma presso le proprie abitazioni. Continua ovviamente il servizio consegna a domicilio.
I nostri recapiti per ulteriori informazioni:
Prenotazioni entro le 18.00-
TEL. ROSY: 3339080980-
TEL. PATRIZIO: 336246801



 



Il nostro menu' da asporto







 



Servi e garzoni al Podere





In questi tempi di coronavirus, si vedono simpatiche vignette di simpatici personaggi rinchiusi in casa, soprattutto uomini, obbligati dalle compagne ai lavori domestici. Scene anche simpatiche se non fosse per il contesto drammatico che le hanno provocate.

Nei tempi lunghi dettati dalla quarantena ci piace ricordare la vita di serve e garzoni al tempo della mezzadria.

La società agricola che includeva il nostro Podere Pendolino era così organizzato. C’era un padrone, proprietario el podere che affidava la gestione dei terreni, per metterli a frutto, alle famiglie di contadini mezzadri. Questi cercavano di lavorare al meglio la proprietà e quando non ce la facevano, il capoccia del podere prendeva a lavoro come subalterni dei giovani e giovanissimi come garzoni e serve. Poveri loro.

I familiari, spesso in difficoltà economiche, non vedevano l’ora di liberarsi dei poveri figlioletti. La ricompensa per il lavoro era fatta di un paio di scarpe, un paio di pantaloni, una camicia all’anno, il mangiare e il mandarlo a scuola alcuni giorni dell’anno giusto per imparare a fare la firma.

Si alzavano prima di tutti e si coricavano per ultimi. Tutti li chiamavano, tutti li comandavano, come schiavi. Se c’era un malfatto, si attribuiva sempre la colpa a questi poveretti.  In rari casi i garzoni e le serve si integravano nella famiglia di affido. La maggior parte rientrava nella famiglia di origine contribuendo al suo mantenimento.



 



Nuovo menu' da asporto




Non potete venire a Pendolino?
Allora Pendolino verra' a casa vostra.

NUOVO MENU' DA ASPORTO PERSONALIZZATO SULLE VOSTRE RICHIESTE


ANTIPASTO
Mare Gigante
Mare Piccolo
Carpaccio di Spada e Tonno affumicato con insalatine
Antipasto del podere
Bruschette e crostini


PRIMO
Maltagliato al ragù
Risotto mantecato con prosecco e fruttidi mare, calamari, gamberetti



SECONDO
Grigliata di pesce
Frittura di pesce
Gamberoni al cognac
Filetto di spigola con julienne verdure al traminer
Filetto maiale con Lardo di Colonnata e prugne alla grappa


CONTORNO
Patate arrosto
Verdure Grigliate


PIZZERIA
Pizze a scelta
Pizze senza glutine a scelta

DOLCE
Tiramisù
Torte a richiesta


MENU’ SENZA GLUTINE
Antipasto senza glutine - Primo senza glutine -
 Secondo senza glutine - Tiramisù e Torte senza glutine

Attivo il servizio del nostro ristorante per la
consegna a domicilio nei comuni di:


Monte San Savino, 
Marciano della Chiana,  Foiano della Chiana, 
Civitella in val di Chiana,
Castiglion Fiorentino, Lucignano, Arezzo.


Ci siamo attrezzati rispettando tutte le regole di prevenzione
per garantire la consegna nelle vostre case.

PRENOTAZIONE CENA: ENTRO LE 18,00
TEL. ROSY: 3339080980 TEL. PATRIZIO: 336246801   




 



Pasqua al Podere




In tempi di scarsita', nel podere toscano si tornava all'essenziale.

La minestra di pane, fatta col pane raffermo, i legumi e le uova quando le galline erano generose rappresentavano la fonte di sussistenza principale. Ci si accontentava della minestra di magro: tante verdure povere invernali e un pezzo di carne, quella che c'era. 

Certo per Pasqua si faceva festa e si preparava già una settimana prima.

Anche oggi, in un momento di difficoltà, torniamo a pensare a voi e a proporre piatti essenziali della cucina toscana. Con ricette e materie prime a km0 intendiamo immergervi nel passato e rivivere almeno un pò la gioia di un tempo.


Buona settimana di Pasqua a tutti, che sia una settimana di pace ritrovata.



 



Pasqua in famiglia a casa vostra





Pranzo da asporto giorno di Pasqua
Domenica 12 Aprile

Consegna a domicilio anche fuori del comune di Monte San Savino,
quindi nei comuni limitrofi:
- Marciano della Chiana,
- Foiano della Chiana,
- Civitella in val di Chiana
- Castiglion Fiorentino
- Lucignano
- Arezzo


Antipasti


Sottili di prosciutto  con grana
Finocchiona toscana
Soufflè di verdure   
Timballo con fiore di mozzarella e verdure grigliate e basilico
Bruschettine alla toscana bagnate in brodo
Sfogliatine ai funghi 
Pecorino in pastella 

Primi 2
Tortello con bufala, con  pachino, punte di asparagi
e scaglie pecorino fresco
Lasagna al ragù di Ocio

Secondi 1 a scelta*
Filetto di maiale con lardo di colonnata
e prugne sfumate alla grappa
Oppure
Tagliata di vitello al  pepe verde (su costata)


Dolce
Millefoglie con crema chantille ripiena di fragole e gocce cioccolata
Spolverata sopra


€30,00 a persona

*Secondo A richiesta agnello al forno con bacche di ginepro e rosmarino

*Extra     A richiesta vino da scegliere.    



TEL. ROSY: 3339080980
TEL. PATRIZIO: 336246801



 



Nuovo menu' da asporto




Ecco il nuovo menu' da asporto

Consegna a domicilio anche fuori del comune di Monte San Savino,
quindi nei comuni limitrofi:
- Marciano della Chiana,
- Foiano della Chiana,
- Civitella in val di Chiana
- Castiglion Fiorentino
- Lucignano
- Arezzo

Ci siamo attrezzati rispettando tutte le regole di prevenzione
per garantire la consegna nelle vostre case.


Non potete venire a Pendolino?
Allora Pendolino verrà a casa vostra.

ANTIPASTO
Mare Gigante
Antipasto del podere
Bruschette e crostini
PRIMO
Maltagliato al ragù
SECONDO
Grigliata di pesce

Frittura di pesce

Gamberoni al cognac
Filetto maiale con Lardo di Colonnata e prugne alla grappa
PIZZERIA
Pizze a scelta
Pizze senza glutine a scelta
DOLCE
Tiramisù

Torte a richiesta

MENU’ SENZA GLUTINE
Antipasto senza glutine - Primo senza glutine -
 Secondo senza glutine - Dolce e torte senza glutine

Attivo il servizio del nostro ristorante per la
consegna a domicilio nel COMUNE DI MONTE SAN SAVINO


PRENOTAZIONE CENA: ENTRO LE 18,00
TEL. ROSY: 3339080980
TEL. PATRIZIO: 336246801



 



Menu' da asporto Pendolino




Ecco il nostro menu' da asporto per i clienti residenti nel Comune di Monte san Savino

Non potete venire a Pendolino?
Allora Pendolino verrà a casa vostra.
ANTIPASTO
Mare Gigante
Antipasto del podere
Bruschette e crostini
PRIMO
Maltagliato al ragù
SECONDO
Grigliata di pesce
Gamberoni al cognac
Filetto maiale con Lardo di Colonnata e prugne alla grappa
PIZZERIA
Pizze a scelta
Pizze senza glutine a scelta
DOLCE
Tiramisù
MENU’ SENZA GLUTINE
Antipasto senza glutine - Primo senza glutine -
 Secondo senza glutine - Dolce senza glutine
PASTICCERIA
Torte.
 

Attivo il servizio del nostro ristorante per la
 consegna a domicilio nel COMUNE DI MONTE SAN SAVINO
Ci siamo attrezzati rispettando tutte le regole di prevenzione
per garantire la consegna nelle vostre case.

PRENOTAZIONE CENA: ENTRO LE 18,00
TEL. ROSY: 3339080980
TEL. PATRIZIO: 336246801



 



PENDOLINO A CASA VOSTRA




Non potete venire a Pendolino....... Allora Pendolino verra' a casa vostra.


Da Venerdi' 27 Marzo sarà attivo il servizio del nostro ristorante per la consegna a domicilio nel COMUNE DI MONTE SAN SAVINO. CI siamo attrezzati rispettando tutte le regole di prevenzione per garantire la consegna nelle vostre case. Pizza da asporto, anche senza GLUTINE. Antipasto di mare, anche senza GLUTINE. Antipasto Toscano, anche senza GLUTINE.
Ci stiamo organizzando anche per i primi......
IMPORTANTE: PRENOTARE CON UN CERTO PREAVVISO IN MODO DA AIUTARCI AD ORGANIZZARE LE CONSEGNE.
CENA: ENTRO LE 18,00
TEL. ROSY: 3339080980 TEL. PATRIZIO: 336246801
*foto puramente indicative



 



La campagna non si ferma mai




La campagna continua a vivere. I contadini intorno al Pendolino hanno appena finito di potare le viti e nel mese di Marzo si dedicano a vangare, arare i terreni. Si semina l'orzo, l'avena, il fieno e si piantano le patate. Si potano gli olivi: vai di forbici, roncolo e pennato per togliere il vecchiume.
Fa un bell'effetto vedere l'attività rurale che non si ferma mai. Solo la natura detta regole in campagna.
Qui il tempo passa veloce. Beati loro!!!!



 



Il pane Toscano




Ma quanto e' buono il pane Toscano?

Qualsiasi contadina toscano un po' anziana a dire il vero, e' in grado di raccontarci come si faceva il pane, una volta.
Eccolo in breve.


La sera prima la massaia cominciava a girare e rigirare l’impasto nella madia. Si trattava di un miscuglio di acqua, farina, e il mozzico di impasto madre utile alla lievitazione che veniva energicamente lavorato fino a renderlo una massa consistente. Notate bene, la massaia toscana non metteva mai il sale. Per tradizione si faceva la croce, segno di benedizione per il pane quotidiano; così lo si lasciava riposare tutta la notte. La mattina dopo, non si vedeva più la croce, tanto la pasta era gonfia. Si aggiungeva un pò di acqua tiepida e un non so ché di farina continuando a lavorarla, con più delicatezza per non rovinare l’impasto; infine si divideva il pezzo in piccoli pani.    

Niente veniva sprecato: con una specie di grattino si puliva la madia raccogliendo tutte le rimanze possibili di impasto; con queste si ricostruiva una matassa utile per creare la base di lievito per le lavorazioni successive. Intanto il forno doveva essere ben caldo; le braci nel forno venivano messe da un lato, accanto il pane da cuocere. Le massaie un tempo chiuso il forno, si facevano il segno della croce. Una volta cotto il pane, veniva pulito dalla cenere e messo a riposare nella madia dove durava una settimana.



 



Le bestie al Podere




Abbiamo detto piu' volte che nelle sale del piano terra del nostro Pendolino si trovavano le vecchie stalle. Le bestie erano utili in fattoria per molteplici motivi: apportavano latte fresco, carne, calore per i locali superiori, merce di scambio, Ogni mattina il contadino si alzava svegliato dai muggiti delle bestie che chiedono il fieno; successivamente portava il letame in concimaia perché le bestie dovevano essere pulite. Se si doveva portare le bestie alla fiera venivano pulite con acqua, vino bianco e bacche di ginepro.. Il fieno veniva tagliato in estate e messo a seccare per l’inverno. Ancora oggi, l’allevamento della pregiata  razza Chianina segue più o meno le stesse pratiche di un tempo: pascolo brado, alimentazione naturale.         



 



Il ciclo della vita al Podere




Nascite al Podere
Al Pendolino si festeggiano molti battesimi. E' bello raccontare qualcosa delle nascite avvenute in questo Podere in passato.

A quei tempi si partoriva in casa. Le donne del podere, lavoravano nei campi fino all’ultimo: con grande forza e  coraggio si trascinavano per i campi o a lavorare nel podere. La sera, le donne intorno al focolare lavoravano ai ferri per preparare il corredino. Un bambino era per molti un’altra bocc da sfamare ma se veniva maschio era tutt’altra cosa.
Come succede quasi sempre i bimbi nascevano di notte. Le camere al Pendolino erano collocate al piano superiore, come oggi, mentre ai piani inferiori, dove si trovano le sale, c’erano le stalle e la cucina. Di corsa, o meglio col carro si andava a chiamare la levatrice, l’ostetrica che faceva nascere il bambino. Se era maschio, come già detto, ci si congratulava con il papà. Il girono seguente arrivavano i parenti stretti con in dono uova, galline e qualche regalino, modesto, per il piccolo. Nato il bimbo si procedeva quanto prima al battesimo. Il bambino vestiva un camminino bianco con un sacchetto in cui erano posti pezzi di stoffa benedetti e delle medaglie. Normalmente in famiglia i figlioli indossavano tutti lo stesso abitino, una tradizione che non si doveva assolutamente rompere.
Si faceva una gran mangiata dopo la cerimonia. In pò come oggi: una vita che nasce è sempre una grande occasione per fare festa.



 



Veglione invernale al Podere




Venerdi' 29 Novembre ore 20,00: il veglione come una volta.....


Il veglione è una vecchia usanza contadina, propria delle famiglie che avevano figli giovani da maritare. Eh sì, infatti il capo famiglia invitata i giovani del vicinato visti di buon partito per le proprie figlie. Si preparavano vassoi di dolci, biscotti o crogetti intrisi nel miele per le donne; per gli uomini bastavano pochi fiaschi di vino e un galletto per pagare il suonatore di fisarmonica. C’era gioia, risate, armonia e tante danze. Gli ospiti arrivavano in tarda serata, verso le 6 di sera quando era già buio, in inverno, dal tronde,  non si poteva andare a letto troppo tardi. C’era sempre un capo veglia che richiedeva le varie musiche al suonatore . La cucina era abbellita con nastri tricolori e illuminata a lume di petrolio; non mancava il falò acceso per riscaldare l’ambiente.
C’era un gran brusio nell’aria: suonatori, risate, ragazzini strillanti non c’era possibilità di annoiarsi. Si faceva baldoria: ogni tanto una pausa dalla danza, anche per far riposare le mani al suonatore,  per bene un gotto di vino e mangiare i progetti. E poi via, si ricominciava con le danze in allegra armonia fino a tarda serata.



 



Natale con noi.......




Scegli di passare il giorno di Natale in famiglia...vieni al tuo Podere del cuore...
MENU'


Antipasti


Sottili di prosciutto al coltello con scaglie di parmigiano

Carpaccio di bresaola di chianina
Sformatino di cavolo bianco su crema di pecorino
Cestino di polenta con porcini e tartufo
Cardi in pastella 
Bruschettine alla toscana bagnate in brodo
Sfogliatine al  finocchio e patate   
  
Primi 3


Tortellini in brodo

Tagliolino con farina di castagne ai porcini 

Maltagliati con ragù di anatra

Secondi 2


Soupreme di faraona con cipolline borrettane al balsamico
Filetto di maiale  al lardo di colonnata con prugne sfumato alla grappa                 
Contorno
Patate arrosto 
Soufflè alle cime di rape  

Vino           
Chianti 
Pinot 
Spumanti Asti


Dolce
Torta Sacher
E
Mousse di castagne con latte al rosmarino, pere caramellate

e crumble alle mandorle

Servizio bar a piacere, con liquori, amari e distillati
Servizio caffè espresso


                €  42,00  a p.na

Prenotazioni Rosy: 0575 849697



 



Autunno a Pendolino




Siamo in autunno e i nostri campi assumono un aspetto alquanto tetro. Si infatti i contadini, anche qui intorno a Pendolino, si danno un grande da fare ad arare il terreno, rompere le zolle e prepararlo alla semina imminente: si provvede a seminare il frumento tenero, il grano duro, l’orzo, l’erba medica….
Nei nostri boschi è la stagione di castagne e funghi. I cachi stanno maturando così come i melograni e le mele cotogne. I fichi sono già maturi da un pò, ma ancora gustosi.

Nei nostri orti primeggiano le zucche: dolci, le ritroverete nei menù autunnale di Pendolino perché ben si adattano alla preparazione di piatti salati come zuppe, sformati, contorni ecc.
i colori dell’autunno e la luce tipica di questa stagione sono una combinazione davvero ideale per ammirare il colle del Pendolino.



 



Evviva la vendemmia




E' arrivato il giorno della vendemmia
Settembre nella campagna Toscana, intorno a Podere Pendolino e' sinonimo di vendemmia.
Tradizione secolare, fatta di usanze e riti contadini che si ripetono puntualmente ogni anno.
Per le Terre di Arezzo la vendemmia è cultura, condivisione sociale, economia rurale quindi vita.
Tutti insieme riuniti pe rio stesso obiettivo. Amici, parenti, vicini di casa, donne, uomini e spesso anche bambini la salutavano con un ricco banchetto preparato dalla massaia nell’aia del podere.

Innanzitutto si anticipava il lavoro in vigna fatto per raccogliere le erbacce tra i filari e assicurarsi che l’uva fosse sana. Già alle prime luci dell’alba si depositavano tini e cesti, trasportati sui carri dei buoi.
Forbici o coltello seriava per tagliare i grappoli maturi, mentre si chiacchierava o si cantava, tanto era il clima di festa.

I recipienti colmi dì uva venivano svuotati dentro i bigonci, Svuotati nei tini si procedeva al rito della pigiatura fatta da giovani a piedi nudi. Le donne arrivavano nei campi con panieri colmi di buon cibo  da condividere seduti sull’erba appositamente apparecchiata con grandi tovaglie profumate di bucato.



 



Sposarsi a Pendolino




Sposarsi in campagna a Pendolino: ecco 5 motivi per cui ci scelgono.


L'ambiente naturale, campagnolo, ispira le coppie per la semplicità, l'atmosfera rilassante.


Siamo su un colle sempre ventilato, dunque piacevole anch ein estate


Non c'è inquinamento acustico nè di luci artificiali: ogni nostro effetto, candele, luci soffuse, chiacchiere tra commensali è totalmente indisturbato.


Il ristorante, noto da anni in Valdichiana, è garanzia di qualità, originalità con un servizio tavolo eccellente.


Pendolino è perfetto per i servizi fotografici. Esistono spazi per ogni momento: angoli per cerimonie esterne, prati per grandi tavolate, alberi lussureggianti per fantastici aperitivi buffet e romaniche isole per il taglio torta.


E quando fuori piove? Tutti dentro nelle splendide sale rustiche del vecchio Podere Pendolino




 



Ferragosto in compagnia




Buon Ferragosto agli amici italiani e stranieri in visita nella nostra splendida campagna.


Per noi italiani Ferragosto è buon cibo, tavolate in compagnia, vino in abbondanza o birra per i giovani.


Ferragosto è ritrovarsi in famiglia un pò come a Pasqua o Natale, con la stessa religiosità. In fondo si festeggia la festa dellì'Assunta, tanto cara a noi Toscani.


A pranzo o a cena: tavolate a non finire.


A Ferragosto nessuno deve stare solo: basta condividere qualcosa insieme, in allegria.Aggiungi un posto a tavola, dunque.


Dunque buona festa a tutti, amici del Pendolino. Ovunque voi siate....



 



L'antipasto, che passione.




Ogni ristorante ha la sua filosofia. A Pendolino ci piace iniziare in abbondanza, con una festa di colori e di sapori: benevenuto dunque, antipasto goloso.

Essi contengono sia pesce che carne in un mix sapientemente dosato. Sfisiosi, veri e propri assaggi che accendono l'appetito senza spegnerlo. E' un piacere prepararli colorati più che mai: un sorriso sul piatto, quale miglior modo per iniziare una serata?



 



Cena Champagne giovedi' 18 Luglio




Cena Champagne

Podere Pendolino
Giovedì 18 Luglio ore 19,00

- Calamari ripieni con pappa al pomodoro condita con olio di frantoio
- Riso Venere con zucchine, scampi e crostacei
- Frittura di totani e gamberi
- Spigola foderata al lardo con fiori di zucca e gocce di burrata
- Millefoglie scomposto con crema chantilly e frutta fresca

- Liquori, amari e distillati, caffè espresso

Ad ogni piatto sarà abbinato un diverso champagne della Maison Letitia Torchet  e Yannick Prevoteau

La serata sarà presentata dal Sommelier Leonardo Savelli, Relatore AIS
Servizio a cura degli esperti di Zerosettantacinque


€ 50,00 a persona

Prenotazioni   0575 849697



 



Al fresco del Pendolino




Estate a pendolino significa pranzi e cene all'aperto.

Si' infatti il nostro podere vanta degli angoli di grande fascino, ombreggiati di giorno e quasi sempre venitlati.

La posizione sul colle facilita la ventilazione e raffresca l'ambiente nelle ore più torride.

Prenotate il vostro tavolo all'aperto: non ve ne pentirete.



 



Un mare fiorito




La campagna qua ci invita allegramente a passeggiare, ci fa il cuore rallegrare nel vederla cosi' fiorita. La campagna qui ci invita......



 



Il calendario Contadino




Una di queste sere, abbiamo avuto un vecchio contadino della chiana che in passato vivere proprio a Podere Pendolino. Ci è piaciuto interrogarlo sulle memorie del passato e soprattutto sul famoso Calendario contadino.  Sentito un pò

In Giugno il calendario contadino suggeriva la mietitura. Inoltre si zappavano le viti, si pulivano dalle erbacce poi si dava il ramato e la zolfatura.

In Luglio invece il calendario suggeriva la trebbiatura del grano. Era festa grande: si lavorava e si festeggiava. Nel pollaio le galline festeggiavano meno. Pochi giorni prima, insospettate dal gran trambusto, per paura di essere cucinate le galline si mettevano a covare anche i sassi. Si festeggiava così in ogni podere. Era una gran festa.

 Si faceva anche la battitura dell’aia di fave, ceci e gìfagioli. Si seminavano i foraggi e le rape per l’inverno. Si torchiava e rincalzava il granturco. Inoltre si continuava ad arare il terreno per la semina autunnale e si continuava a ramare le viti.
Continua i prossimi mesi.....



 



I Falo' a Pendolino




Al tempo della mezzadria, la sera, soprattutto vicino alle ricorrenze religiose, si poteva ammirare uno spettacolo particolare a Pendolino. 
I contadini, preparavano delle sterpaglie e all’imbrunire, nel momento che “abbracciava, venivano accesi i fuochi. Trovandoci sul cocuzzolo di una collinetta, è possibile tenere d’occhio la situazione nei podere limitrofi. I fuochi erano di buon augurio, servivano a mandare i messaggi ai poderi vicino, a dialogare tra contadini. Era ed è tutt’oggi un modo pagano di festeggiare la festa entrante. Tramandati di padre in figlio, i fuochi si facevano per tradizione all’Epifania, San Giuseppe, I Maggio Ascensione, Corpus domini, San Giovanni, San Pietro e Paolo, Assunzione, Immacolata Concezione.
In altre occasioni il fuoco al Pendolino veniva acceso per celebrare un lieto evento in famiglia quale la nascita di un figlio, un matrimonio, una festa famigliare ecc. Insomma il fuoco non solo bruciava via il vecchio ma accendeva i cuori aperti al nuovo.



 



Festa Vieni Primavera




Vieni Primavera a Podere Pendolino
Venerdi' 17 Maggio Cena a Buffet Ore 20,00


Antipasti del podere: Pappa al pomodoro,Arrosticini
Formaggi:  Pecorino fresco con baccelli, Formaggio pecorino di Fossa, 
Pecorino a foglia di noci, Pecorino nella cenere, accompagnati da miele, e marmellate
Ciacce al rosmarino, Canestro di gorgonzola, Treccia di bufala
Degustazione di vini Rossi Toscani abbinati ai formaggi
Bruschette preparate al momento con salse: Crostino toscano , Pomodorini e basilico 
Norcineria:  Prosciutto toscano da affettare al momento  dal cuoco,
Salsiccia stagionata, Salamini toscani, Capocollo, Finocchiona,
Abbinamento di ciaccie e focaccine calde 
Fritto: Fiori di zucca, Verdurine fresche, Chips di zucchine fresche
Angolo Birre Artigianali
Vegetariano: Verdure grigliate con olio extra vergine
Melanzane gratinate, Pinzimonio con salse,
Omlette fatte al momento con :  asparagi, porro, patate
Toscano: Mini panini, Lampredotto e Porchetta di Monte San Savino
Primi : Mezzelune di bufala al nero di seppia con pachino e pecorino
Tortello di baccalà su vellutata di ceci
Maltagliato con ragù di cinghiale
Dolce: Zuppa inglese,Torte della nonna, Crostate con frutta fresca,
Ciambellini con Vin Santo - Frutta Fresca
Vini Rossi Toscani e Aretini -  Caffè espresso e distillati 

€28,00 a persona  Prenotazioni 0575 849697



 



Maggio stornelli e cantastorie




Maggio in toscana e' la festa dei poeti estemporanei, cantastorie e menestrelli. Un tempo questi passavano di podere in podere a cantare i loro ritornelli e strofe ispirati alla primavera.

 La festa ha  origini antiche e pagane, vuole rievocare  il legame che lega l’uomo alla natura, evidenziato da questi riti di rigenerazione e il ritorno ciclico di: vita – morte –rinascita.
Questo simbolismo culturale è sempre attuale, perché rappresenta le radici stesse della nostra civiltà.Infatti, la scelta del colore verde ed i vari tipi di fiori, si associano alla natura.



 



Pasqua contadina al Podere Toscano





Ci avviciniamo al triduo pasquale da sempre festeggiato in Valdichiana. Sin dai tempi antichi, il popolo fedele, si presentava alle celebrazioni quali la lavanda dei piedi oppure ad onorare il carcere anche detto sepolcro in cui i cristiani adorano il Cristo rinchiuso nel sinedrio. Era usanza nelle nostre campagne donare piante e fiori per adornare l’altare in attesa del Venerdì santo in cui tutto finiva. La chiesa disadorna attendeva la risurrezione del Cristo la notte del sabato, data in cui si benedivano già le uova pasquali.
Queste rappresentavano il pasto principale della ricca colazione contadina:a Panina di Pasqua con uova benedette accompagnate da salumi dolci e vino. La  Panina di Pasqua è una specie di pane con l’aggiunta nell’impasto di rigatino e tocchetti di uova sode. 

I dolci di pasqua venivano preparati giorni prima sul forno a legna: in valdichiana da sempre si mangia il Ciambellino, l’antico dolce contadino a forma di ciambella, simbolo della corona di spine del cristo in croce.
Per Pasqua i contadini ripuliti dignitosamente indossavano i panni della festa e chi non vi si era recato la notte del sabato, andava in chiesa per la messa pasquale.  Il pranzo di pasqua prevedeva tagliatelle al ragù o pasta in brodo. Per secondo gallina lessa e coniglio della valdichiana, piatti rinomati ancora oggi.



 



Benedizione del Podere




Le pulizie di Pasqua

Le avete fatte? Si tratta di una tradizione tramandata da mamma a figlia sin dai tempi della mezzadria nel vecchio Podere Toscano.

Ci si alzava presto di buon mattino e se c’era il sole si cominciava a pulire. Infatti si doveva tenete tutto aperto e il sole dunque era fondamentale.
La massaia o la donna più anziana coordinava i lavori. La stessa che dirigeva il podere, l’allevamento degli animali domestici, la panificazione e curava l’armonia tra le donne del podere. Si puliva il camino dalla cenere, si dava una passata di calce sulle mura annerite, si spazzavano e lucidavano i pavimenti.  Non era un lavoro come un altro: infatti doveva venire il prete a benedire la casa. Si preparavano i biscottini per i chierici che accompagnavano la visita e un’offerta per il prete: soldi se si poteva, altrimenti del cibo sempre ben gradito.

La benedizione del Podere era fondamentale per fede, certamente, ma non dimentichiamo che il Toscano è un animale scaramantico!
Insomma, la pulizia era una cosa che si aveva dentro nell’indole, anche se si viveva in miseria o giù di lì: ognuna faceva del suo meglio per dare alla propria casa un aspetto dignitoso.



 



I panni al Podere






Parlando con i vecchi mezzadri che abitavano al Pendolino, viene a volte una certa nostalgia dell'armonia che regnava nelle famiglie in passato. Altre volte, invece, ci consoliamo con i tempi presenti; ad esempio quando si tratta di scarpe!


Ci raccontano i vecchi che le scarpe, soprattutto i figlioli, se le passavano l'uno con l'altro anche se erano laide e logore. Si rammendava pure il cuoio, di solito lo faceva il maniscalco, ma potete immaginare .... Questo non certo per spregio ma per poverta, quella vera.

I vestivi li faceva la sarta, quelli belli per le feste comandate. Ella passava di Podere in Podere e cuciva un abito a testa: Pasqua, Natale, Comunioni, Matrimoni. Era sempre quello.


Per le scarpe era diverso; si passavano com'erano. Ma camminare km a piedi, su strade a sterro, per andare a scuola, al mercato o in chiesa non era certo una passeggiata!. Vedete un pò voi......



 



La religione nel Podere




Un po' tutti i contadini toscani, tra una bestemmia e l'altra, hanno sempre conservato certe pratiche religione. Un pò per sincera devozione e un pò per schietta superstizione.

Ad esempo le massaie quando fanno il pane duisegnano, ancora oggi, la croce sull'impasto.

Esisteva inoltre la bella usanza delle rogazioni. Si trattava di preghiere che il prete rescitava fuori dalla chiesa, lungo la via. Si cantava in latino invocando la protezione celeste sul raccolto e chiedendo di tenere lontane le guerre. La processione sostava in diversi punti e il prete benediceva i campi per poi tornare in chiesa e dire Messa.



 



Mani all'aratro




La lavorazione della terra e' fondamentale a Podere Pendolino, come in tutti i poderi toscani che conservano tradizioni rurali.
Ecco come si organizzavano i vecchi mezzadri.

L’inverno era innanzitutto il tempo del lavoro svolto nella rimessa: si cambiavano i manici alle vanghe e alle zappe. Si affilavano tutti gli strumenti.

La zappa veniva usata da tutti indifferentemente: uomini e donne. Richiedeva solo braccia robuste disposte al lavoro. Idem per la vanga: per usarla si doveva fare forza con tutto il corpo premendo con il piede sulla staffa metallica posta sopra la vagheggia.
Entrambe una gran fatica

Si aggiustava eventualmente l’aratro che era, ovviamente, l’attrezzo preferito da tutti i contadini perché faceva risparmiare un sacco di fatica. Il vomero soprattutto, la parte in ferro, si consumava facilmente e andata affilata.

Insomma con la primavera tutto doveva essere già arato e si procedeva alla semina.



 



Aspettando la primavera





Prime avvisaglie di primavera a Podere Pendolino.
Gli alberi da frutto sono gia' colmi di fiori, spuntano timidi qua e là i primi fiorellini di campo, la mimosa ha già festeggiato la sua festa più celebre.
Noi di campagna sappiamo però che in marzo fanno anche comparsa le ultime gelate primaverili. Siamo ancora cauti sul festeggiare l'arrivo della primavera, che si celebrerà fra 10 giorni esatti. Stiamo piantando un po' timorosi i fiorellini nel nostro giardino, sperando che resistano alle all'ultima coda d'inverno. Una cosa certo ci vorrebbe: la pioggia!



 



L'ombra del Pendolino




Il nostro Podere Pendolino è ricco di luoghi e angoli pittoreschi in cui creare deliziosi banchetti, per molti ospiti o per pochi intimi.

Da tempo è molto apprezzato l’angolo ombreggiato sotto il grande fico, proprio davanti al podere. La brezza estiva, l’ombra tutto il giorno, l’atmosfera appartata creano davvero un ambiente ideale per una bella tavolata. Questa semplice ma elegante soluzione è stata apprezzata da tutti, italiani e stranieri che vogliono una reception outdoor




 



San Valentino cena romantica




Pendolino e' sinonimo di amore; feste di matrimonio, anniversari, e perche' no San valentino.

Giovedi' 14 Febbraio serata dedicata alle coppie.


Qualche buon motivo per festeggiare San Valentino


1) E' una serata a due. Finalmente soli senza figli, amici, parenti

2) Sempre di corsa a cucinare, stanchi dal troppo lavoro: meno male qualcuno ha pensato a te e non ti farà cucinare, almeno questa sera

4) Uscire fra settimana è un pò un anticipo di weekend

5) Quant'e' che hai voglia di indossare quell'abito sexy, preso pensando al tuo LUI,  e che trovi troppo osé per le serate con gli amici?


Insomma, le sale per San Valentino sono sempre piene. Un motivo ci sarà.


Affrettatevi a prenotare il vostro tavolo per due.


APERITIVI
Prosecco di benvenuto
ANTIPASTI
Filetti  di Baccalà al vapore con passata di pomodoro e pesto di rucola
Pecorino croccante al balsamico
Soufflè di ricotta e pere con tartufo
Carpaccio di bresaola di chianina con parmigiano
Sfogliatine ai carciofi

PRIMI
Mezzelune al nero di seppia con bufala e pachino e scaglie pecorino
Risotto mantecato con radicchio trevisano
prosecco e pancetta rosolata sopra
 
SECONDO

Soupreme di faraona in crosta di noci e tartufo
Contornato da julienne di patate fritte
E verdure grigliate

 
DOLCE

Red velvet
Ananas spicchiato


VINI E SPUMANTI   
Rosso di Montepulciano Fattoria del Cerro
Moscato d’Asti
€ 35,00 a p.na. Prenotazione 0575 849697-cell. 3339080980



 



Il calendario contadino




Ogni anno in inverno la vita al podere scorre piu' lentamente. Ma mai si ferma.

Nei locali intorno al Podere Pendolino,  stava  la rimessa degli attrezzi. Ogni anno in inverno si provvedeva alla manutenzione ordinaria e talvolta straordinaria degli strumenti del mestiere. Solitamente si cambiavano i manici delle vanghe e delle zappe. Si rifilavano le lame di tutti gli attrezzi, compreso il vomeri dell'aratro.

La campagna apparentemente dormiva. Bisognava infatti sempre stare attenti al calendario lunario. Luna e tempo da millenni influenzano la vita dell'uomo.: le nascita, la crescita dei capelli così come delle cose seminate.

A Gennaio, nelle belle giornate di sole si dissodava il terreno; le zolle, infatti, sono rese più morbide dalle gelate. Così si scavavano fossi per i vigneti e le buche per gli alberi.
A Febbraio invece si iniziavano le grandi potature. Innanzitutto si potavano le viti; i resti di potatura, una volta essiccati erano molto buoni per accendere i focolari.
I campi erano già seminati e solitamente, in questo mese invernale si passava l'erpice per togliere le erbacce. Le potature andava bene ovunque, compreso olivi e gelsi.

A Marzo invece si vangava la terra e si seminavano orzo, avena, fieno e si piantavano le  patate.

Come dicevano i contadini a Podere Pendolino: per lavorare bene la terra gli attrezzi non bastano: bisogna conoscere le stagioni.



Continua in primavera......



 



I malanni del Podere




Cari amici Toscani e non, siamo in pieno inverno. Come sempre la stagione fredda porta con se' gli acciacchi e i malanni tipici.
Voi tutti sapete che nel nostro Podere, si svolgeva la vita dei mezzadri che vivevano di agricoltura e di allevamento. Tutt’intorno, del resto, vivono ancora vecchie famiglie contadine che conservano e tramandano ancora alcuni segreti. Tra questi gli antichi rimedi per alleviare le sofferenze delle persone. Di pochi giorni fa alcune simpatiche chiacchiere con un pastore che rammentava i mediamente dei vecchi per i mali invernali. prendete con le molle. Non garantiti da nessuno, naturalmente, giusto per raccontare i nostri usi.


Geloni: strofinare le escoriazioni con aglio
Raffreddore: fumetti di infuso di camomilla
Mal di gola: Bere infuso di lino con miele o latte con miele. Per altri vino ferrato ( si intingeva un ferro arroventato in un bicchiere di vino) che poi andava bevuto. Cenere calda in un fazzoletto attaccato al collo.
Bronchiti: Bere tre volte al giorno sciroppo di lino bollito con miele. Batuffoli di lana di pecora ben caldi tenuti nel petto sotto la camicia.
Emicrania: Pezze imbevute di aceto sulla fronte.
Mal di orecchi: due gocce di olio di oliva caldo nell’orecchio malato due volte al dì.
Polmoniti e pressione arteriosa alta: sanguisughe attaccate dietro l’orecchio.

E con le sanguisughe, vi auguriamo buona giornata!



 



Champagne E'




Cena Degustazione Champagne, Venerdi' 28 Dicembre 2018 ore 19,00



             
Servizio al tavolo
      
Antipasto al piatto   
Calamari ripieni con pappa al pomodoro conditi con olio di frantoio
Primi piatti

Riso venere con zucca, scampi e crostacei   
Piatto di mezzo
Frittura di totani e gamberi  
Secondo
Spigola foderata al lardo con cime di rapa e gocce di burrata
Dolce
Millefoglie scomposto con crema chantille e frutta fresca
Vini
Champagne
 
Servizio bar a piacere, con liquori, amari e distillati  Servizio caffè espresso
 
                                               €    50.00 a p.na
Prenotazioni 0575 849697
 



 



Natale con noi




Festeggia la magia del Natale con i tuoi amici di Podere Pendolino. Patrizio, Claudio, Rosy, Massimo e tutto lo staff saranno con voi in questo bellissimo giorno di pace e di gioia. 


Antipasti

Sottilidi prosciutto al coltello con scaglie di parmigiano

Carpacciodi bresaola di chianina

Sformatino di cavolo bianco sucrema di pecorino
Cestino di polenta con porcini etartufo
Cardi in pastella  
Bruschettine alla toscana bagnate in brodo
Sfogliatine al finocchio e patate    

   

Primi 3

Tortellini in brodo

 

Orecchiette  con  cimedi rape e frutta secca  

 

Maltagliati con ragù bianco di cinta senese

 

Secondi 2

Bocconcini di chianina con gallinacci e ciliegino su crostoncino di pane

 

Filetto di maiale  ai tre pepi

          

Contorni                                           

Patate arrosto  

Tortino di spinaci

Vino                          
Chianti  

Pinot 


Spumanti

Asti


Dolce

Meringa con panna fresca e gocce cioccolato
Sfogliatine di mele con crema chantille

 

Servizio bar a piacere, con liquori, amari e distillati

                                               Servizio caffè espresso

 

                                   42,00  ap.na
                            Prenotazioni Rosy: 0575 849697



 



Festa d'inverno




Festa a Podere Pendolino


"C'era una volta al Podere Pendolino".

Cena a buffet Venerdì 30 Dicembre ore 20,00. Sono aperte le prenotazioni. Rosy: 0575 849697


C’era una volta al Podere Pendolino




Antipasti del podere:
  Arrosticini, Mini Panini:
Porchetta Monte San Savino, Lampredotto, Trippa
Formaggi:  Pecorino fresco , Formaggio pecorino di Fossa, 
Pecorini Toscani vari accompagnati da miele e marmellate,
Burrata, Treccia di bufala
Degustazione di vini Rossi Toscani abbinati ai formaggi. 


Bruschette preparate al momento con salse: alla  toscana,

ai fagioli, con olio nuovo di frantoio del Podere Pendolino

Norcineria:  Prosciutto toscano affettato al momento, 
Salsiccia stagionata, Salamini toscani, Capocollo, Finocchiona,
Abbinamento di ciaccie e focaccine calde 
Fritto: Carciofi, Funghi, Zucca in pastella, Coniglio fritto
Frittatine monoporzione: Porro e pancetta,
Cipolle rosse cotte al Chianti,
Vellutate: Vellutata di porcini, Crema di patate e finocchi accompagnate da dado croccante
I caldi nel coccio: Pappa al pomodoro, Ribollita con olio
extra vergine del Pendolino
Vegetariano: Verdure grigliate con olio extra vergine del Pendolino, Melanzane gratinate con mollica di pane e uvetta,  Soufflè di cime di rape e frutta secca, Cestini di polenta con funghi


Primi 3: Pici con ragù di cinta senese,   
Tortello di baccalà con crema di ceci,
Maltagliati saltati con finferli freschi   
Dolce: Gattò Aretino, Torte della nonna, Crostate di frutta
Vini Rossi Toscani e Aretini -  Caffè espresso e distillati a piacere
 €28,00 a persona  Prenotazioni 0575 849697



 



Ricetta Stracciatella in brodo




Ogni piatto una scoperta, a Podere Pendolino. 

Anche i piu' semplici, se cucinati con amore, aiutano a ritrovare se' stessi. Sì perchè la stracciatella, come la facciamo al Pendolino con brodo di cappone o di gallina della valdichiana rappresenta un comford food. Era il piatto che le nonne e le mamme ci preparavano le sere d'inverno, magari quando ci sentivamo un pò giù di tono.

Ebbene lo riproponiamo nel nostro menù autunnale: rustico, digeribile, che scalda il cuore oltre lo stomaco.

https://www.youtube.com/watch?v=xmxQGxIBugE



 



Olio novo di Podere




La raccolta delle olive rappresenta in Toscana un vero e proprio rito. Un po' come la vendemmia ma forse ancora piu' diffuso. Infatti sono molti i piccoli proprietari terrieri che hanno olivi, più che viti.
Percorrendo le strade bianche lungo le colline toscane, so viene come abbracciati dagli olivi secolari che allungano i propri rami argentei quasi a venirci incontro.
La raccolta al Podere è un momento di festa. Giorni prima si effettuano intensi preparativi: si lavano e si rammendano le reti, si puliscono le ceste, si affilano le cesoie, ri recluta il personale, spesso fatto di amici e familiari.

Così avviene ogni anno a Podere Pendolino grazie al nostro Claudio Bracciali, titolare insieme a Patrizio Cartocci. A Claudio la gestione della proprietà terriera comprensiva di ben 250 olivi: una gran lavoro.
Il tutto, per garantire al ristorante il rinomato olio extra vergine d’oliva tanto apprezzato dai clienti. Ascoltiamo com'è andata la raccolta direttamente dal nostro Claudio.


https://www.youtube.com/watch?v=lCBhDBnD240



 



Il Boscaiolo





Le prime avvisaglie d'autunno, fanno venir voglia di accendere il camino, soprattutto da noi in campagna. Infatti, mancando l'illuminazione cittadina, si fa presto buio e la vita intorno si spegne magicamente in un accelerato silenzio notturno.

Questo è il periodo in cui i boscaioli si ritiravano nei boschi e ne uscivano intorno ad Aprile.

Si trattava di schiere di uomini che in mancanza di altri lavori, approfittavano delle ricchezze che dava loro il bosco.: bacche, funghi, cacciagione, castagne e naturalmente legna.

La legna era utile non solo per riscaldare le case, ma si cercavano ceppi adatti alle linee ferroviarie, travi per costruzioni edilizie e altro.Per mesi i  boscaioli lavoravano all'aperto e vivevano in rustiche capanne. Di tanto in tanto gli uomini ricevevano la visita dei familiari che portavano loro viveri e panni puliti. L'attesa principale dei boscaioli era per conoscere il "metro di stero", ossia l'unità di misura sella legna, l'attuale metro cubo come forma non come peso. Erano i mercanti che avevano acquistato il diritto di taglio a stabilire le misure. Così ogni boscaiolo, aveva i propri arnesi, custoditi gelosamente: accette, una sega ad arco, una zappa, una scala di legno, un segone e alcuni pennati. Si cercava di ricavare il più possibile dal faticoso lavoro quotidiano fino al sopraggiungere della primavera, tempo in cui si lasciava il bosco per i lavori estivi.



 



Autunno: Come si mangiava una volta






Con l'autunno il pasto dei contadini in valdichiana diventava piu' frugale. La prima colazione era quello più ricco: si doveva andare a lavorare ma non c’erano i lavori pesanti come la mietitura o la vendemmia. La sera la solita minestra di magro: zuppa di verdure con fagioli e pane raffermo. Con la diminuzione delle ore soleggiate anche la cena si faceva più leggera. La minestra veniva sostituita con la polenta appena disponibile la farina di granturco.

Il maiale, il cacio, il locio e i fagioli erano la parte più ricca dell’alimentazione. La polenta, la pasta fatta in casa e il pane erano invece il cibo dei poveri: riempivano lo stomaco e costavano poco. Per questo non dovevano mai mancare nella mensa della massaia in Valdichiana. La carne nobile, quella Chianina, i galletti, i capponi, piccioni, conigli ecc. venivano venduti al mercato . I contadini li potevano mangiare solo per le grandi feste; Natale, Pasqua, matrimoni.
Alla massaia il compito di recuperare e reinventare piatti con gli avanzi: razionare e riciclare erano le parole d’ordine. Nulla doveva andare sprecato nel Podere contadino.



 



Dal Podere al Mercato




Una volta nei poderi contadini, si usava andare al al mercato per vendere qualcosa e racimolare qualche soldo. Pieni di speranza, quando iniziava ad albeggiare, si partiva col proprio carrettoni carico di ortaggi.  Una volta giunti nella piazza del paese, si sistemava il banchetto e si tentava di vendere qualcosa. Era non solo un mercato ma anche l’occasione di stare in allegria, magari dimenticando i giorni del duro lavoro e qualche tristezza che non mancava mai, come in ogni podere.

Vi consigliamo di visitare i mercati locali: sono pieni di belle sorprese. Il mercoledì a Monte San Savino; il giovedì a Lucignano. 




Markets


Once in the peasant farms, we used to go to the market to sell something and collect some money. Full of hope, when it began to dawn, we left with a cart full of vegetables. Once in the village square, the banquet was arranged and we tried to sell something. It was not only a market but also an opportunity to be in joy, perhaps forgetting the days of hard work and some sadness that never failed, as in any farm.

We advise you to visit the local markets: they are full of nice surprises. On Wednesday in Monte San Savino; on Thursday in Lucignano.



 



La vendemmia al Podere: parte II




Dopo la raccolta delle uve bianche, si proseguiva con la raccolta delle rosse. Il Sangiovese la fa da Re in Toscana. Normalmente i contadini attendevano fine Settembre, inizi di Ottobre, talvolta anche Ottobre inoltrato. Oggi, con le mutazioni climatiche la raccolta è anticipata. Le uve rosse, una volta torchiate, venivano messe a bollire nei tini dove rimanevano più di una settimana insieme alla vinaccia.  Le bucce così avevano il tempo di trasmettere tutto il colore e i polifenoli al mosto estraendo il più possibile dalle bucce. Che profumi per il Podere: inebrianti, anche troppo a volte. Davano alla testa.

Quando il vino terminava di bollire, si procedeva alla svinatura cioè si separava la parte solida dalle vinacce e lo si metteva nelle grandi botti di rovere. Un tempo i contadini erano costretti a vendere il vino migliore, o quasi tutto talvolta per recuperare un pò di soldi per il podere. Per questo, molti facevano il vino, cosiddetto Acquarello, con le vinacce spremute. Leggero, di colore rosa, ma si lasciava bere.



 



Tempo di Vendemmia nel Podere Toscano: Parte I




Solitamente in Toscana, a fine estate , verso la meta' di Settembre iniziano i preparativi per la vendemmia.

Cosa facevano i nostri contadini:

Innanzitutto si disinfettavano le botti, togliendo tutte le muffe all’interno. Si applicavano dei pezzi di tela bagnati di zolfo. Le botti costavano e non le si poteva cambiare spesso. Ricordatevi che esistevano le grandi botti di rovere, così ben fatte che resistono ancora oggi, conferendo al vino un armonia di legno. Di barrique non si parlava affatto: esse sono una soluzione recente.

Si arrivava in vigna non troppo presto la mattina, per permettere all’uva di asciugare dalla guazza notturna.

Gli uomini portavano in vigna i bigonci, talvolta caricati sui carri di buoi chianini.

Chi partecipava a questa grande festa?

Proprio tutti: uomini, donne, giovani, vecchi compresi: ognuno aveva il suo corbello, un cesto o un paniere.

Naturalmente, prima delle vendemmia, le donne avevano preso qua e là qualche bella zocca d’uva per fare la “Ciaccia con l’uva”, dolce rinomato della tradizione toscana.

L’uva bianca viene sempre vendemmiata per prima. Si raccoglieva all’interno dei bigonci e poi veniva messa nello strettoio, il torchio. Qualcuno ricorda che l’uva si ammostava con i piedi dentro a un grande tino.

Il mosto cadeva all’interno di altri tini, veniva messo a bollire: con l’uva bianca il vino veniva fatto vergine, ossia bolliva pochi giorni. Così i tini, liberati velocemente, venivano impiegati per il vino rosso.





 



Il focolare Toscano




Se quelle pietre potessero parlare quante ne racconterebbero.
Di sere passate a veglia seduti all'interno del camino.
Donne intente a ricamare o rammendare i panni logori dei contadini.
Uomini impegnati a giocare a carte sorseggiando un gotto di vinsanto.
Il camino rappresentava il centro della casa perché intorno ad esso si svolgeva quel briciolo di vita sociale concessa ai mezzadri.
Si passava di casa in casa, di camino in camino a veglia: ora dall'uno, ora dall'altro.

Un pò come si fa oggi nelle serate d'inverno, intorno al camino di Pendolino…..


The Tuscan fireplace


If those stones could talk how many stories they would tell.
In the evening people spent a vigil sitting inside the fireplace.
Women intent on embroidering or mending the worn-out clothes of the peasants.
Men busy playing cards while sipping a vinsanto.
The fireplace represented the center of the house because around it was the shred of social life granted to sharecroppers.
We passed from house to house, from fireplace to fireplace:  from one, to the other.
Llike today in the winter evenings, around the Pendolino fireplace ... ..



 



Papaveri e papere




Spesso i nostri amici turisti in vacanza a Pendolino ci mostrano le loro foto. Tra le piu' amate quelle dei territori, paesaggi naturali, colline, campi di grano, di papaveri e di girasoli. E' sì, possiamo dire che la natura rappresenta il fascino maggiore. Si viene in vacanza anche in cerca di cultura: le nostre città d'arte non hanno rivali all'estero. Ma è indubbio che si lascia il bel paese con il ricordo indelebile del cibo: l'esperienza enogastronomica rimane nel palato, nel naso, nel cuore.


Often our tourist friends on holiday in Pendolino show us their photos. Among the most popular are those of the territories, natural landscapes, hills, fields of wheat, poppies and sunflowers. Yes, we can say that nature represents the greatest charm. We also go on holiday in search of culture: our cities of art are unrivaled abroad. But it is undoubted that you leave Italy with the indelible memory of food: the food and wine experience remains in the palate, in the nose, in the heart.



 



Matrimonio a Podere Pendolino




Sono tantissimi i matrimoni che si svolgono ogni anno al nostro amato Pendolino.
Perché i nostri ospiti ci scelgono?
1) conoscono la nostra location, uno dei ristoranti più frequentati della Valdichiana
2) Conoscono la nostra famiglia: Rosy, Patrizio, Claudio, Massimo e tutta la brigata di sala e cucina: una gestione familiare che da sempre rassicura
3) Hanno assaggiato la nostra cucina, sia al ristorante che nei catering esterni
4) E' richiesto il Podere Toscano autentico, con ampie sale
5) Il colle su cui poggia il Pendolino è immerso nel verde i prati, ulivi, vigneti: in ogni stagione si ritrovano i colori e i profumi tipici della campagna Toscana



 



La trebbiatura nel Podere Toscano




Passato giugno, nella campagna abbiamo salutato la trebbiatura. Anche a Pendolino veniva fatta come in ogni altro podere toscano coltivato a grano. E’ questo infatti il tempo della raccolta del grano nella campagna, anche detta segatura. Si affilavano le falci a mano battendo la lama col martello sull’incudine. Per arrotare continuamente le falci, si usava la pietra tenuta nei corni di bove  svuotati e fissati alle cinta dei pantaloni. La mattina della raccolta, si iniziava molto presto, al fresco. Si cominciavano a fare gli stacchi, cioè a segare il grano per poter passare con i bovi chianini e la falciatrice. Chicchi belli sodi di color oro carico. Le donne invece legavano il grano a preparare i balzi, che venivano poi caricati sul carro e portati nell’aia a formare la mucchia, un grande cumulo. Tutti a lavoro dunque fino al chiaro di luna. Il mucchio diventava il giorno dopo sempre più piccolo: infatti arrivano gli imboccatori coloro che mettevano il grano tagliato nel battitore della trebbiatrice. La trebbiatrice faceva il giro di tutti i poderi secondo l’ordine stabilito dal fattore coi capoccia.Il grano veniva raccolto in recipienti detti bigoncio e  poi insaccato e diviso a metà col padrone. I frati che passano per la questa ricevevano solitamente un sacco di grano, come usanza secolare. La massaia del podere aveva quindi un bel daffare a sfamare tutte quelle bocche accorse per la trebbiatura: infatti si chiedeva aiuto agli uomini dei poderi confinanti. Ma tutto sommato era una gran bella festa che finiva in bicchieri di vino, prosciutto e pane scapo toscano.



 



Al fresco del Pendolino




Anche con questo caldo molti ospiti trovano refrigerio da noi: infatti, a Podere Pendolino, siamo riusciti a ritagliare degli angoli di refigerio dal caldo a qualsiasi ora del giorno.
Trattandosi di un vecchio podere, al piano terra, il ristorante beneficia del fresco naturale dato dal terreno e dalle antiche mura.
Il portico all'ombra, con la sua ventilazione naturale, permette una piacevole sosta tutto il giorno.
Il nostro giardino offre l'ombra degli alberi, o piacevoli angoli ventilati; ricordiamo infatti che Podere Pendolino poggia su una collina e beneficia per questo del sollazzo di tutti i venti.



 



Miele per tutti




Eh si', il miele e' veramente l'oro della nostra tavola.

Perche' e' cosi' apprezzato?

1) Mentre lo zucchero è formato solo da saccarosio, il miele contiene numerosi elementi: fruttosio, glucosio, vitamine, oligoelementi, enzimi ecc

2)E' un tocca sana: come antibiotico naturale. Da quello che si sa noi, aiuta lo stomaco, cura la tosse, inibisce germi pericolosi.

3) Sembra che il mieie di acacia sia utile per le irritazioni della gola e come regolatore intestinale.  Il millefiori è antinfiammatorio, utile nei casi di stanchezza e in mancanza di appetito. Quello di arancio è sedativo e calmante.


4)L'Italia è il paese con più varietà sensoriali, organolettiche e terapeutiche di miele.

La degustazione migliore? In abbinamento ai fantastici pecorini toscani.



 



Frittura che passione




La frittura e' un nostro pezzo forte. Chi conosce Pendolino sa che amiamo servire fritture di ogni tipo, attingendo a cio' che la natura offre in ogni stagione.
Ogni giorno le nostre cuoche in cucina preparano sapientemente la pastella per friggere.

La cucina seleziona olio e farina per ottenere un fritto leggero e fragrante.

L'estate è invitante con l'orto di Pendolino che inneggia alla vita: zucchine, fiori di zucca, melanzane, cipolle, salvia ecc.


Addirittura, durante i ricevimenti, organizziamo degli angoli cuoco in cui si frigge davanti agli ospiti: gli stranieri impazziscono.
Insomma, ci piace ricordare che a Pendolino la frittura è una passione per chi la fa e chi la mangia.



 



Nozze al Podere III parte





Siamo arrivati al giorno delle nozze.
Di buon mattino gli sposi si recavano in chiesa. Lei solitamente vestita di nero o blu, con bavero e sciarpa bianchi; lui in abito scuro e cappello. Al termine della cerimonia cominciavano i festeggiamenti con canti e stornelli in rima ottava. La fisarmonica la faceva da padrona, insieme a qualche sparo di fucile. La coppia, seguita dai genitori e parenti si avviava al podere dove li aspettava il banchetto di nozze.

Si incominciava con crostini di coratella di pollo, stracciatella con brodo di gallina e pastasciutta fatta in casa condita con il sugo di coniglio. Seguivano arrosti misti e verdure accompagnati dal miglio vino conservato appositamente per l’occasione.

Il pranzo era accompagnato dal suono della fisarmonica e dagli stornelli: dapprima cortesi e rispettosi dei pregi delle rispettive famiglie. Ma più che saliva il tasso alcolico, più che gli stornelli divenivano goliardici e talvolta volgari.

Terminato il prezzo, un carro trainato da buoi portava la coppia con la dote della sposa alla nuova casa dove li attendeva stornelli augurali e spari a salve del fucile.

Qui la festa continuava con una ricca cena di primi patti, secondi e tanti dolci.

I confetti avevano un ruolo augurale, come oggi. Dapprima veniva distribuiti o tirati con garbo; talvolta, un pò alticci, con meno cortesia. Alla fine della festa, amici e parenti lasciavano la casa con la cialda arrotolata a forma di cono, contenete tre confetti del buon augurio.

La festa del matrimonio durava fino a notte inoltrata con tanghi, valzer e altre musiche, un pò come oggi.

Il giorno dopo, niente luna di miele, ahimè ma la sposa, entrata nella nuova famiglia, si tirava su le maniche e iniziava i lavori domestici: accudire bestie, maiali, polli, fare il formaggio, l’orto e tanto altro. D’altronde, come nuovo membro della famiglia, ella doveva farsi apprezzare fin da subito e guadagnarsi la benevolenza delle altre donne del podere.








 



La preparazione del matrimonio nella mezzadria




Il matrimonio contadino: i preparativi delle nozze parte II
Finalmente fidanzati, le famiglie delle coppie si incontravano per decidere la dote. Ci si riuniva con il capoccia e si quantificava in lire tutto ciò che usciva dal podere per entrare a breve nel podere del marito.

La preparazione della mensa era tutta a carico delle massaie. Solitamente i matrimoni avvenivano in aprile, dopo Pasqua, in maggio o a settembre (ai tempi si vendemmiava in ottobre): proprio per non interferire con la stagione più faticosa dei lavori di campagna.

Il banchetto veniva studiato in largo anticipo proprio per avere disponibili le materie prime.

Le massaie mettevano le chiocce nei nidi a covare le uova, per avere pulcini di faraone, galletti, billi, da cuocere in abbondanza per il banchetto.
Poche settimane prima, si smetteva di vendere le uova e le si conservavano per la festa.

La sarta di campagna.
Un tempo non c’erano i negozi a buon mercato e solitamente si compravano le stoffe per confezionare gli abiti, ognuno per come poteva. Si andava dai merciai di fiducia a fare lo “stacco”: quasi sempre si pagavano le stoffe con i frutti del raccolto. Le sarte andavano e venivano dai poderi di campagna per fare le prove abito.
Mancavano poche ore alle nozze: I bauli della sposa contenenti la dote era già preparati.

Due giorni prima della festa le massaie infornavano pane e dolci in quantità.
Si preparava la pasta, messa poi ad asciugare.
Si ammazzavano i volatili, si spennavano, si squartano, si aromatizzavano e si mettevano a cottura; questo il giorno prima delle nozze.

Le galline vecchie venivano messe a cuocere per fare buon brodo; con le interiora si preparavano i crostini e il sugo per la pastasciutta.

Tutto doveva essere pronto per la festa……



 



Nozze al podere




Il matrimonio contadino: il fidanzamento, parte 1

Noi di Albatros e Podere Pendolino, siamo famosi per l’organizzazione dei matrimoni.
Ma com’erano i matrimoni al tempo della mezzadria?

Abbiamo raccolto le testimonianze di vecchi contadini della zona che abitavano a Podere Pendolino un tempo: ecco che cosa ci hanno raccontato.

“Il contadino era una persona semplice, con le scarpe grosse infangate, avvezzo alla campagna e alle strade a sterro. Era considerato una classe inferiore; la poca cultura lo rendeva goffo e impacciato. La divisione in classi sociali al tempo era molto rigida: solo le ragazze di pari condizione sociale gli rivolgevano la parola.

I corteggiamenti avvenivano durante le veglie e i veglioni. Il tutto alla presenza di adulti di famiglia. Usava la presentazione e chiedere il permesso ai familiari per poter corteggiare la ragazza. Guai appartarsi da soli!

Passato il giusto tempo, le famiglie dei ragazzi si mettevano d’accordo per calcolare la dote. Solitamente si informava il “capoccia”, cioè il fattore che dirigeva il lavoro dei mezzadri e rendeva conto al “padrone”. Questo perché il matrimonio spostava gli equilibri all’interno del podere.


Un tempo si viveva tutti insieme e la sposa, lasciava la casa paterna per confluire nel nuovo nucleo famigliare.
Qui apportava il lavoro diligente in casa come massaia, allevatrice di figliolanza, guardiana del podere insieme alle altre donne. Un acquisto per il marito e una perdita per la famiglia d’origine.

Le donne nel podere non sono mai state bocche da sfamare bensì lavoratrici instancabili: questo ci ricorda l’epoca moderna, non vi sembra?"



 



Quando fuori piove




Non essere in collera con la pioggia; semplicemente non sa come cadere verso l’alto.


Carissimi amici,


vi scriviamo due righe mentre sta piovendo.

Questo mese di Maggio è iniziato davvero nel peggiore dei modi per chi deve partire per un weekend o addirittura sposarsi. 

Stamani ce'ra il sole e stasera è nuvoloso.

In effetti, le giornate si stanno risolvendo proprio in questo modo.


Niente allarme: il nostro locale è caldo, accogliente, grazie anche al clima familiare che vi si respira. Patrizio, Claudio, Rosy, Massimo e tutto il nostro staff hanno fatto del lavoro la propria vita, per potervi accogliere nel modo migliore possibile.


Previsioni meteo weekend 18-21 Maggio? Il tempo va migliorando con sereno o poco nuvoloso.


Vi aspettiamo dunque!





 



Notte di Primavera




Si accendono le luci del Podere per la nostra grande festa di Primavera. Venedrdi' 11 Maggio ore 20,00 Cena a Buffet Prenotate da subito, per voi e i vostri amici. Saremo in tanti in un clima di festa. Con voi, ai vostri tavoli per fare 4 risate in compagnia. Vino a fiumi ......L'abbondanza nel piatto e nei nostri cuori

Venerdì 11 maggio Cena a Buffet


Antipasti del podere:

Pappa al pomodoro
Fegatini
 
Mini Panini:
Porchetta Monte San Savino tagliata al momento,
Lampredotto,Trippa,Bocconcinidi Cinghiale in cialda di grana
 
Formaggi:
Pecorino fresco con baccelli  
Formaggio pecorino di Fossa  
Pecorinia foglia di noci, con cenere  accompagnati da miele, e  marmellate
Ciacce alrosmarino Canestro digorgonzola, Treccia dibufala

Degustazione divini Rossi Toscani abbinati ai formagg
i
 
Bruschette preparate al momento con salse:
Paté di fegato toscano
Pomodorini e basilico
 
Norcineria:   
Prosciutto toscano da affettare amano al momento, Salsiccia stagionata,  
Salamini toscani
Capocollo, Finocchiona,Abbinamentodi ciaccie/ focaccine calde
          
Fritto:
Fioridi zucca            
Verdurefresche                                           

Vegetariano:  

Omelette fatta al momento: con carciofi, con asparagi,al porr, di patate
                                                                                       
Verdure grigliate
Melanzane gratinate
Pinzimonio monoporzione con salse
Carciofi ripieni
           
Primi 2
Gnocchetti dipatate su crema di pecorino fresco e baccelli e guanciale dicinta rosolato
 
Pici con ragùdi cinghiale                 
 
                                              
Vini rossitoscani/aretini
                                           
           
Dolce: Zuppainglese, Tortedella nonna,Crostatecon marmellate del podere, Ciambellinicon vin santo
 
Fruttafresca            
 
 
Caffè espresso e distillati

 

 

€ 28,00 a persona Prenotazione Rosy 0575 849697 

 



 



I Maggiaioli in Valdichiana




La campagna in primavera si risveglia, anche se piano piano, con qualche piorggerellina qua e la'.......vedi il sole e apri l’ombrello, per intendersi.
Nella campagna della Valdichiana, proprio quella in cui si trova il nostro amato Podere Pendolino, c’era l’usanza delle feste di primavera. Venivano i maggiaioli a cantare gli stornelli. In cambio al Podere venivano dati loro i dolci preparati dalla massaia. Inoltre venivano regalate le uova che portavano via nel corbello. Normalmente i Maggiaioli venivano alla fine di Aprile, dopo che si erano messi d’accordo con il capoccia. Era una bella usanza che annunciava la primavera: suoni, canti, balli improvvisati insieme all’augurio di un buon raccolto. In particolare, li si vedeva girare per i poderi la notte tra il 30 aprile e il 1° Maggio. Arrivavano fin sulla porta del Podere e incominciavano a cantare…


”La campagna qua ci invita allegramente a passeggiare, ci fa il cuore rallegrare nel vederla così fiorita, la campagna qui ci invita……



 



Nuovo menu' di primavera




Aria di primavera nel nostro nuovo menu'. Prenotate un tavolo per voi e i vostri amici.
Stagionalita', freschezza, ricercatezza e revisione delle ricette tradizionali Toscane.

Per noi la cucina non è solo un business ma una grande passione che desideriamo trasmettere in ogni piatto. In più, al Pendolino, le porzioni sono abbondanti e questo, secondo i nostri affezionati clienti, è un bel punto di forza. La nostra brigata di cucina è ansiosa di deliziarvi con i nuovi piatti.
Vi aspettiamo



 



Pasqua in Valdichiana





Siamo nella settimana Santa e da sempre, i contadini della Valdichiana, hanno celebrato il triduo santo che conduce alla Pasqua. Chi non aveva troppi disagi a causa della distanza presenziava alle celebrazioni, la lavanda dei piedi oppure si faceva una visita al sepolcro. In primis le donne che preparavano i fiori per adornare la chiesa. Il giorno di Pasqua, dopo aver accudito il bestiame, i contadini si riunivano in casa, si ripulivano bene bene e indossavano l’abito della festa per partecipare alla Messa di Pasqua. Le uova o erano state benedette la sera prima oppure si portavano in chiesa, avvolte in un candido straccio bianco.

 Al ritorno dalla messa, era usanza in Valdichiana festeggiare con una ricca colazione: un uovo benedetto a testa, la Panina di Pasqua accompagnata da salumi, dolci e vino.Una colazione sostanziosa  cui seguiva il pranzo più semplice: pasta in brodo e gallina lessa o carne stufata, di solito il famoso coniglio nostrano. Per chi non fosse della zona, la  Panina di Pasqua,è una specie di pane con l’aggiunta nell’impasto di rigatino e tocchetti di uova sode. In Valdichiana è usanza mangiare il  tipico ciambellino, l’antico dolce contadino a forma di ciambella, simbolo della corona di spine del cristo in croce.
Insomma una festa santa che si usava celebrare con gioia ma anche grande contegno e dignità.



 



La Settimana Santa in campagna




La Pasqua nella campagna della Valdichiana e' sempre stata sinonimo di Primavera: spuntavano i primi fiorenllini, gli uccellini cinguettavano il loro canto d’amore.

Nel Podere Toscano si rassettava intorno, come abbiamo già raccontato con le benedette pulizie di Pasqua. Gli uomini potavano le siepi pulivano l’aia, si riponevano in ordine gli attrezzi di campagna: si dava, insomma, una parvenza di pulito e ordinato per le feste di Pasqua. La Pasqua era anche la festa del gusto in quanto le massaie preparavano squisiti dolci al forno specialmente nei giorni di Giovedì e venerdì Santo.
Si sentivano nelle cucine odori di lieviti, farina e vaniglia con i ragazzini tutti attorno in cerca di qualche briciola prelibata che cadeva dalle tavole della massaia, un pò come allegri cagnolini.

Le famiglie più religiose si astenevano dal mangiare la carne e i suoi derivati dal giovedì al sabato. Il sabato si ammazzava l’agnello, si lessavano le uova, qualcuna in più, non si sa mai, chi bussava alla porta. Nel pomeriggio, la massaia confezionava un panierino tutto profumato con le uova che venivano portare a benedire. Chi poteva andava anche alle funzioni religiose, ma certamente tutti, ma proprio tutti, partecipavano alla messa di Pasqua…..della quale parleremo la prossima settimana.

Intanto auguriamo a tutti una buona Settimana Santa.



 



Le pulizie di Pasqua nel Podere Toscano





Ancora molte anziane tramandano questa bella tradizione del Podere Toscano. Siamo in Quaresima e proprio in questi giorni si succedono le benedizioni nelle case. Una volta nel podere di campagna era la massaia, spesso la moglie del capoccia o la donna più anziana, a dirigere le attività domestiche. Ella curava l’orto, organizzava il bucato, la manifattura del sapone, pensava alla panificazione, alle conserve a fare il formaggio. Inoltre la massaia controllava il pollaio e la vendita delle uova, dirigeva le altre donne impegnate nell’allevamento dei maiali domestici, maiali e pecore.
La massaia era l’unica donna del Podere a non svolgere il lavoro dei campi ma rimaneva a curare la casa e a badare ai bimbi piccoli.

Povera donna direte! Eppure in tanta fatica ella trovava il tempo di tenere la casa linda, soprattutto in previsione della visita del curato di campagna.

Ci si alzava presto, come al solito: l’importante era che ci fosse il sole perché la casa andava tenuta aperta molte ore. Giù a pulire il camino dalla cenere. Chi poteva dava una passata di calce alle mura annerite. E vai a spazzare, spolverare, lavare i pavimenti a fondo, pulire la cucina con tanto olio di gomito. Soprattutto si curava la stanza in cui riceveva il prete, si preparavano i biscotti per i bambini al seguito e una bella offerta per il prete. Chi poteva soldi oppure formaggio, visto che in quaresima il digiuno limitava il consumo di dolci e carne.

La visita del prete era sempre una bella occasione per parlare. In fondo la massaia aveva molte cose da dire:  in quanto responsabile dell’armonia del Podere ella aveva il compito di sopire le gelosie che nascevano tra le varie cognate. E ce n'era da dire......



 



Il Podere, come'era fatto.




Il Podere di una volta

Molti venendo a Podere Pendolino ci domandano come era una volta, qual era la destinazione originaria dei locali.
Tendenzialmente il Pendolino rispecchiava le case rurali di un tempo, fino alla fine della mezzadria.
Al primo piano si trovavano i locali destinati all’abitazione, mentre al piano terra c’erano le stalle. Gli animali producevano molto calore che saliva sino a riscaldare il tetto della stalla, ossia il pavimento dell’abitazione del contadino. Infatti, dal pavimento solitamente in cotto, filtrava il tepore della stalla.
 La cucina del Pendolino era molto spaziosa: al lato dell’acquaio c’era l’appendirame e dall’altro la bandinella, ossia il telo per asciugarsi, posto su un rullo così da potersi girare continuamente. Nei vani del muro c’erano tante mensole dove si poggiavano le stoviglie: piatti, bicchieri, zuppiere. I mezzadri, se volevano dei mobili ulteriori, dovevano convincere il capoccia comprarglieli.

In cucina non mancava la madia dove ogni otto-dieci giorni la massaia faceva il pane. Al Pendolino c’era anche un bel focolare: al suo interno, sedili rialzati che i contadini sceglievano gelosamente per le serate di veglia.
Accanto alla cucina si trovava una stanza adibita a granaio e cantina: vi si conservavano i sacchi di farina, appesi alle travi salsicce, prosciutti, peperoncini e teste d’aglio.

Dall’altra parte c’erano le camere, sapientemente riscaldate e custodite dalla massaia. Per l’acqua c’era il pozzo e le donne e i ragazzi erano costretti a fare avanti e indietro.

Nel Podere fu anche costruito un piccolo stanzino per fare i bisogni, la buca.
Come già spiegato al piano terra c’erano la stalla, il forno, l la stanza degli attrezzi, la rimessa per il carro. I castri dei maiali, al Pendolino, erano locati all’esterno della casa principale.



 



Festa Scaccia Inverno




A grande richiesta dei nostri amici e clienti, arriva la Festa Scaccia Inverno a Podere Pendolino, Venerd' 23 Febbraio cena a Buffet ore 20,00. Prenotate subito per non perdere il tavolo: ci divertiamo sempre tantissimo.



 



San Valentino a Podere Pendolino




Noi che lavoriamo incessantemente per il vostro girono piu' bello, no possiamo certo tralasciare San Valentino. 


Lo sapevate che.....tale festa si celebrava già nell’Antica Roma, quale festa dei Lupercali, un rito per propiziare il risveglio della natura e la fertilità delle giovani donne. L’antico rito pagano fu celebrato fino al V° secolo d.C. quando la Chiesa decise di introdurre la festa a San Valentino, sotto  Papa Gelasio.
Circa due secoli prima, il Santo, allora vescovo di Terni, fu giustiziato proprio il 14 febbraio. L’imperatore Marco Aurelio Claudio Quintillo  lo giudicò colpevole di celebrare matrimoni cristiani. Da allora, il Santo è venerato come protettore degli innamorati.



 



Carnevale Grasso





Siamo in tempo di Carnevale, ormai.
Nella campagna della Valdichiana, il Carnevale e' sempre stato sinonimo di abbondanza. Tecnicamente il Carnevale e' iniziato e terminerà precisamente il martedì 13 Febbraio, alla Vigilia delle ceneri ( e di San Valentino, udite bene).
Mi ricordo quando eravamo piccini, il martedì grasso era una gran festa qui in campagna. Si mangiava in abbondanza tutto il giorno, molta carne, in previsione dei digiuni quaresimali, sicuramente. Dalla mattina alla sera la tavola era sempre imbandita, anche per accogliere amici che venivano a far visita con la scusa del martedì Grasso. Non mancavano i cenci che mangiavamo avidamente, rubandoceli l'un l'altro. La sera poi era una gran festa. Nelle case di campagna ci si scatenava in grandi balli. C'era chi suonava l'organetto o la fisarmonica e talvolta apparivano commedianti da teatro povero, molto divertenti.


Nei weekend di Carnevale, potrete assaggiare a Podere Pendolino squisiti dolcetti tipici di queste zone. Vi aspettiamo.



 



Se domani fara' bel tempo




Cari amici di Podere Pendolino. L'inverno avanza con il mal tempo.

Viene voglia di stare al caldo in un luogo familiare: cosa c'è di meglio del Pendolino.

Luce soffusa, camino acceso, magari qualche candela e del buon vino.

Le serate a Pendolino, possono essere incredibilmente rilassanti.


Ùn abbraccio e buon inizio anno.



 



Befana in Toscana




Intoscana l'Epifania è molto sentita, soprattutto come rituale pagano. I contadini attendevano l'arrivo della vecchia, mettendo calze di lana appese direttamente alla catena del paiolo, altri a dei chiodi posti nel "canto" del focolare.

La Befana, poteva così sostitute le calze buone con le sue, logore e piene di buchi: in cambio lasciava dolci.

 

Semprei contadini usavano infilare la testa sotto la cappa del camino cercando di vedere almeno tre stelle; se ci riuscivano ciò era segno di buon auspicio, si poteva stappare il vino nuovo (il novello) e ciò era preludio di una buona annata.

 

Oggi è rimasto il rito della calza nel camino ed è possibile vedere per i paesi molti giovani e fanciulli recitare la "Befanata" una serie di stornelli cantati e recitati per propiziarsi la Vecchia, la Befana a lasciare doni.


InTuscan Epiphany is deeply felt, especially as a pagan ritual.

 

Thefarmers were waiting for the arrival of the old poor lady, called Befana, putting wool stockings hung directly to the chain of the the cauldron, in the fireplace.

LaBefana, could so substitutes her old dirty stockings, full of holes, with new ones, in exchange of  sweets.

 

Alwaysfarmers used stick the head under the chimney, trying to see at least three stars.

Thiswas an auspicious sign: then they could uncork new wine (the novel) and this was a prelude to a good year.

 

Todayin Tuscany countyside, it  remains therite of the socks in the fireplace; you can also see, in many little villages,  young people and childrenrecite the "Befanata" a series of folk songs sung and recited to propitiate the Old Befana to leave gifts.

 



 



Del maiale non si butta via niente




Del maiale non si butta via niente.

Chi ha i nonni vissuti in campagna, un po' tutti direi, si faccia raccontare perché il mese di Dicembre era tanto atteso: s’ammazzava il maiale.
Eh sì, un rito, un mito quello della macellazione della scrofa per i contadini toscani.

Sentite un pò come accadeva.

In primis, si affilavano i coltelli, si cercavano le spezie, si pulivano i banchi per la macellazione.
Il mattino scelto per l’uccisione della povera bestia, iniziava con l’accensione del fuoco per riscaldare al paiolo un bel pò d’acqua bollente. Era uno stridore di urla e gemiti acuti in tutta l’aia: le bestie avvertono sempre quando è arrivato il loro momento.

Ucciso il maiale, con uno spunzone di ferro conficcato direttamente nel cuore, si abbrustoliva il pelo e si raschiava subito la cotenna con un coltellaccio. Le massaie mettevano tutta la loro forza per fare un bel lavoro.Lavato accuratamente e appeso a testa in giù. Il sangue veniva raccolto subito per fare il brusito.
Tolte le animelle, un piccola porzione di carne veniva cotta subito con la polenta per il pranzo di rito.

Dopo due giorni di riposo, tutta la famiglia si riuniva intorno al tavolo per spezzettare il nobile porcello. Cosci, spalle, capocolli, pancette, gotici, zampini: con l’altra carne magra, dopo macinata, si facevano salsicce, salami. Il lardo veniva raccolto, strutto a fuoco lento. Con i ciccioli rimasti si condivano molte pietanze. Gli ossi venivano puliti con la soda caustica per fare i saponi, la sciugna. Che odori intensi di spezie, di lardo, di sangue.....

Insomma, tra cotenne, orecchie, musini si cucina tutto.

Eh sì, quella dell’uccisione del maiale, dopo il natale era l’evento principale delle campagne d’inverno.



 



Il cinghiale in umido




Siamo toscani e per questo ci piace raccontare le nostre ricette ancestrali: il Cinghiale in umido

Abbiamo chiesto alla nostra brigata di cucina qualche segreto di questo famoso piatto.
1) E' un piatto slow, che richiede tempo, passione, amore
2)La marinatura deve essere a regola d'arte, fatta di ottimo chianti e spezie: battuto, aglio, rosmarino, salvia, alloro, timo, maggiorana, bacche di ginepro. aggiungere una spolverata di pepe nero e spruzzare sopra un po’ di vino rosso. Il cinghiale non deve affogare nel vino; va girato di tanto in tanto, durante le 24 ore di salamoia
3)Porlo in una casseruola per una prima rosolatura. Quando la carne avrà buttato fuori l'acqua, quella dal sapore forte di cacciagione, scolate il tutto.  Eliminato il liquido, rimettere i bocconcini sul fuoco con aglio, olio, salvia e rosmarino.
4) Bagnare con vino rosso, lo stesso utilizzato per la marinatura, una volta filtrato. Dopo qualche minuto aggiungere la passata di pomodoro
5) Insaporire con  timo, maggiorana, alloro, bacche di ginepro e peperoncino e anche qualche chicco di pepe nero.
6) 2-3 ore di cottura.



 



Al caldo del Podere





Il clima natalizio pervade tutto il nostro locale. Ogni dettaglio è allestito con amore e cura incredibili della nostra Rosy per rendere il Podere la vostra casa. In queste fredde e ventose serate invernali e' bello rifugiarsi al Pendolino in un ambiente caldo e ospitale, come facevano i vecchi mezzadri che vi abitavano.

Un tempo i contadini, in inverno, ritornavano al casolare appena tramontato il sole. Si sedevano nelle panche ai lati del tavolo e la massaia dava loro un piatto di minestra, di magro si diceva: minestra di erbe insaporite con la cotica o con l'osso del prosciutto, fatta bollire più volte. In tavola c'era solo il pane da mangiare eventualmente con cacio stagionato, fichi secchi, noci o uva.


Che miseria. Oggi tornare al Podere è invece ricchezza, se pensiamo al menù, agli arredi, al caldo. L'importante però secondo noi, è mantenere viva la memoria di quello che eravamo un tempo. Solo così si può apprezzare fino in fondo il benessere di oggi.


Nell'attesa di rivedervi auguriamo buone feste a tutti.




Vi aspettiamo.



 



Pranzo di Natale 2017




Pranzo di Natale 2017


Lunedi' 25 Dicembre ore 13,00:

aspettiamo voi e le vostre persone care per festeggiare il Natale qui tutti insieme, con la Famiglia di Podere Pendolino



Antipasti del podere


Sottili di prosciutto al coltello con scaglie di pecorino
Carpaccio di bresaola di chianina
Sformatino di cavolo bianco con zafferano
Cestino di polenta con porcini e tartufo
Zucca in pastella 
Bruschettine alla toscana bagnate in brodo
Sfogliatine con broccoli  

3 Primi

Tortellini in brodo
Spaghetti alla chitarra con carciofi freschi e pancetta rosolata 
Lasagna di farina integrale con ragù di chianina
                       
 2 Secondi   
Soupreme di faraona in crosta di noci e tartufo
Carrè di vitellina da latte in fondo bruno

Vini
Chianti, Pinot, Spumante Asti


Dolce
Meringa con panna fresca e gocce cioccolato
Sfogliatine di mele con crema chantille

Servizio bar a piacere, con liquori, amari e distillati
Servizio caffè espress
o

              

€  42,00  a p.na tel: 0575 849697



 



Festa a Podere Pendolino




Festa a Podere Pendolino. Venerdì primo Dicembre ore 20,00 Cena a Buffet



 



Il Natale alle porte




Festa d'Inverno a Podere Pendolino

Venerdì I° Dicembre ore 20,00




Antipasti del podere:
Fegatini, Mini Panini: Porchetta di Monte San Savino
tagliata al momento, lampredotto, Trippa,
Cinghiale in umido,Involtini di fagianella con rigatino

Formaggi: Pecorino fresco
Formaggio pecorino di Fossa
Pecorini toscani vari accompagnati da miele, e marmellate
Ciacce al rosmarino, Burrata, Treccia di bufala
Degustazione di vini Rossi Toscani abbinati ai formaggi

Bruschette preparate al momento con salse: toscana, fagioli

Norcineria: Prosciutto toscano da affettare a mano
al momento dal cuoco Salsiccia stagionata
Salamini toscani, Capocollo, Finocchiona, focaccine calde

Fritto: Carciofi e Zucca in pastella, Frittatine Porro e Pancetta,
Cipolle rosse cotte al Chianti
Vegetariano: Soufflè di cime di rape e frutta secca,
Verdure grigliate, Melanzane gratinate con mollica di pane e uvetta,
Cestini di polenta con funghi
Primi: Pici con ragù di cinghiale
Maltagliati saltati con finferli freschi

Dolce: Gattò aretino Torte della nonna, Crostate di frutta
Spumante, Vini rossi Toscani e Aretini
Frutta fresca - caffè espresso e distillati a piacere

€28,00 a persona Prenotazioni 0575 849697



 



La zappa nella mezzadria




Sua maesta' la zappa.

Quante volte la prendiamo in mano per curare l'orticello di Podere Pendolino. E quante storie del passato avrebbe da raccontare se potesse parlare, la zappa nella mezzadria.

Sì perchè la sua presenza era fondamentale proprio in questo periodo di semina per battere il terreno e spianare i mucchi di terra. In altri periodi dell'anno viene e veniva usata per rincalzare il terreno intorno a olivi e filari. La zappa nella mezzadria rispettava il principio di uguaglianza contadina per cui veniva usata indifferentemente da uomini e donne.

La lama veniva sapientemente costruita dai mastri fabbri i quali creavano un anello apposito, detto occhio, dove veniva inserito il manico preparato dal  mezzadro. Normalmente il contadino usava un robusto legno di acacia o di leccio, precedentemente stagionato. Lungo circa m1,25, il legno si infilava nell'occhio; per non farlo asciugare e quindi rimpicciolire, in estate veniva conservato nell'acqua. Così la zappa nella mezzadria poteva assolvere al suo prezioso ruolo, per circa 6-7 anni.




His Majesty the hoe.

How many times do we take it in hand to treat the Podere Pendolino vegetable garden. And how many stories it would tell if it could talk, the hoe.

Yes because its presence was crucial at this time of sowing to beat the ground and plan the heaps of land. In other periods of the year it is used  to crush the soil around olives and rows. The hoe in the bullion respected the principle of peasant equality for which it was used indifferently by men and women.

The blade was expertly constructed by the blacksmiths who created a special ring, the eye, where the handle was made. Normally, the peasant used a sturdy aged acacia or leccio wood, previously seasoned. Along the length of about 1.25 meters, the wood lay in the eye; so as not to let it dry and shrink, it was kept in the water in summer. Thus, the hoe could fulfill his precious role, for about 6-7 years.



 



Occhio al paniere




Occhio al paniere

Molti turisti, soprattutto stranieri, sono attratti dai nostri capolavori artigianali.
Tra questi un posto speciale meritano i nostri panieri, sapientemente intrecciati secondo antiche tradizioni.
Utilissimi un tempo, soprattutto nei lavori di campagna.
Tecnicamente, il paniere Toscano, ha il fondo a raggiera costruito incastrando il materiale a forma di croce. Si utilizzano circa 8-10 bastoncini di vimini per il fondo; quindi dalla base, l'ossatura, con vimini robusti, si passa alla parte laterale con vimini più esili.

La fase finale è considerata la più delicata: la modellatura del bordo e del manico del cesto, che deve durare anni!
Il lavoro è sapiente e anche veloce se fatto da mani esperte: si possono impiegare 2 ore per fare un bel paniere robusto contenente fino a 5 kg d'uva.



Look at the basket

Many tourists, especially foreigners, are attracted to our craft masterpieces.
Among them a special place is emerging our baskets, built according to ancient traditions, very useful especially in country jobs.
Technically, the Tuscan basket, has the rays bottom, constructed by encapsulating the cross-shaped material. We use about 8-10 wicker sticks for the bottom and finer  as you proceed. Then, from the base, the skeleton, with wicker robust, passes to the latitudinal part with wicker.

The final stage is considered the most delicate: the trim of the basket and the handle of the basket, which must last years!
The work is wise and also fast if made by expert hands: it can take 2 hours to make a nice basket  containing up to 5 pounds of grapes.



 



Il Fiore in tavola




La tavola di Podere Pendolino è sempre adornata, in ogni stagione. In questo si riconosce il gusto e la sensibilità della nostra Rosy, attenta ricercatrice di mode e tendenze. A lei si devono le coreografie wedding e l'arredo del Podere.


Un fiore amato che potrete ritorvare nelle nostre apparecchiature è la Calla che esprimono in sé diversi linguaggi e significati.


Fiore celebrato dal cinema, dalla mitologia e dalla fotografia, la calla raccoglie diversi significati.


Nelle cerimonie nuziali la calla esprime il significato del candore e della purezza, ed è sempre associata alla giovinezza. Molti bambini della Prima Comunione, hanno durante la processione religiosa una calla in mano.




Calla is flower among those who express themselves in different languages and meanings. Flower celebrated by cinema, from mythology and photography, calla contains sometimes contrasting  but always effective to express wishes, emotions and feelings on any occasion or moment of life.  In wedding ceremonies, calla expresses the meaning of candor and purity, while at funerals emphasizes the memory of a young person who died early.  The main meanings of the calla are, however, positive, though they pass from the whiteness of white flowers, to the audacity of the variously colored ones and to recall the symbols passion and seduction.





 



Cavolo nero di Toscana




Salutiamo il Cavolo nero di Toscana dedicandogli un breve articolo. Detto anche Cavolo a penna, è il protagonista indiscusso delle nostre zuppe, in primis la mitica Ribollita, la nostra minestra di verdure e fagioli con pane toscano casereccio (sciapo), raffermo.
Il cavolo nero è una verdura invernale, molto forte, ossia capace di resistere ai climi rigidi.
Forse proprio per questo è consigliato anche per la salute: si dice prevenga certe forme tumorali e ulcere varie.

Come deve essere l’originale cavolo nero Toscano?

La foglia lunga, dal colore verde intenso, con la costola più chiara. La foglia presenta in superficie una parvenza rugosa ed è questa la parte da utilizzare in cucina. Infatti consigliamo lasciare la costola, più dura e indigesta.

Sapore intenso e dall’odore forte, acidulo.

Insomma, un vero toccasana per la nostra salute.



 



Quando s'andava a veglia




Che festa le veglie contadine d'un tempo.

Venire a Podere Pendolino, nel caldo ambiente contadino, autentico, con la nostra famiglia che vi accoglie è per molti amici come venire a veglia. Almeno così ci dite.

Proprio l'altra sera, degli amici della Chiana ricordavano quando andavano a veglia da piccini a casa dei nonni ( a metà del secolo scorso).

Tutti intorno al focolare che era grande, in mattoni e accoglieva al suo interno tante seggioline per stare al caldo. Le sedie per le veglie erano solitamente più pichine.
Ognuno aveva il suo posto: c'era chi preferiva stare dentro il camino in fondo al cantuccio e guai a chi gli rubava il posto.
Nelle sere d'inverno, quando faceva veramente freddo, non come adesso, le donne ricamavano, facevano la calza o filavano la lana.
A volte venivano i contadini dei poderi vicini: parlavano del lavoro dei campi, del calendario del raccolto, delle bestie. Una visitino alla stalla ci scappava sempre, soprattutto se doveva nascere un vitellino.

Poi tutti dentro al calduccio a giocare a briscola. Che buone le caldarroste cucinate in autunno dalle massaie, prorpio nel camino, meglio se accompagnate da un goccio di vinsanto che nelle case contadine non mancava mai.



 



Quando si vendemmiava a Ottobre




La Vendemmia d'una volta


L'estate che ci saluta, ci fa venire in mente le usanze d'un tempo: la vendemmia.
Ce la racconta un vecchio contadino della Valdorcia, incontrato di recente durante un sopralluogo per un evento, nella splendida campagna senese.

"La vendemmia iniziava tarda, la prima settimana di Ottobre. Si scendeva in vigna presto, uomini e donne di tutte l'età. L'uva doveva già essere asciutta dalla rugiada notturna. Il capoccia caricava in cantina i bigonci, ben puliti, che venivano trasportati in vigna con il carro dei bovi chianini.

Ognuno di noi, portava un corbello o un cesto.Che bello lavorare tutti insieme, che allegria nei cuori e nelle parole. Le donne cantavano.
Una volta pieni i bigonci venivano portati in cantina.

Precedentemente si erano fatti tutti i lavori di pulitura delle botti, che venivano bruciate all'interno con lo zolfo per togliere tutte le muffe.

L'uva veniva gettata nei tini e pigiata con i piedi. Poi queat' usanza è passata. Peccato, che diveritmento per noi bambini, un pò meno per le donne. Si diceva che il vino faceva le gambe belle.

L'uva veniva ammostata nei bigonci e poi versata nello strettoio in cui iniziava la spremitura ad opera di contadini robusti che giravano la leva avvitando il torchio.

Il mosto cadeva in una grande tinozza e veniva poi messo a bollire nel tino.

Che profumi inebrianti, un pò forti per noi bambini.
Prima si torchiava l'uva bianca che bolliva poco ossia il vino veniva fatto vergine. Una volta liberati i tini si passava all'uva rossa, che invece bolliva più di una settimana insieme alla vinaccia.

Quando il vino smetteva di bollire, veniva svinato, ossia si separava il liquido dalla vinaccia, utilizzata in seguito per fare la grappa. Finalmente il vino poteva riposare nelle botti fino a Pasqua, tempo in cui si travasava nelle damigiane, pronto per le ricche feste pasquali."


Che nostalgia, non so voi....



 



La religlione della Grigliata




Oggi parliamo di grigliata, l'amore segreto di noi italiani e non solo.

In Italia, grigliata e barbecue sono sinonimi: noi siamo più tradizionali e ci atteniamo ai trucchi di cottura tramandati dai nonni. Si perché la grigliata è forse l'unica arte culinaria da sempre portata avanti dagli uomini, discendenti dei cacciatori del neolitico. La grigliata fa molto macho, si sa: e che dramma se si sbaglia qualcosa. E' sempre una questione personale.

Niente americanate, dunque. Niente coperchio bombato, niente cottura fumée. La grigliata all'italiana prevede la classica cottura su fiamma viva o brace accesa, a cielo aperto.

I segreti della grigliata secondo Podere Pendolino?

1) Non usiamo mai carboni artificiali che possano dare alla carne un retrogusto di petrolio. Nè accenditori chimici al chermes.

2)Griglie, pinze, attrezzi in genere  professionali ben curati

3) La marinatura (olio, spezie) a piacimento anche succo di limone, birra ecc. sempre una mezz'ora prima.

4) Il tempo di cottura: cottura al sangue, media e ben cotta. Normalmente è una questione di temperatura della carne che noi sappiamo monitorare ad occhio, vista l'esperienza. Se la carne ci sembra meno cotta all'interno, basta spostarla su una parte della griglia con meno brace. Lentamente terminerà la sua cottura senza carbonizzarsi all'esterno

5) Pazienza, molta pazienza. La grigliata è uno di quei piatti che richiede un rituale preciso, tempo e amore. Velocità e grigliata non vanno bene insieme.

Da evitare secondo noi: accenditori chimici che possono lasciare puzza di chermes, sovrarcottura a fiamma viva che può carbonizzare la carne, bucherellare la carne tanfo da farne uscire i preziosi succhi.

Qualcuno definisce la grigliata un religione che piace a tutti, ma tutti la vogliono interpretare a modo loro.




In Italy, grilling and barbecues are synonymous: we are more traditional and we stick to the cooking tricks handed down by our grandparents. It is because grilling is perhaps the only culinary art ever carried by men, descendants of Neolithic hunters. The grill is very macho, you know, and what a drama if you miss something. It's always a personal matter.

No american matters, then. The Italian-style grill features classical cooking on a flame-burning or burning open fire.

The secrets of the Podere Pendolino Grill?

1) We never use artificial carbons that can give the meat a petroleum aftertaste.

2) Grids, pliers, well-groomed professional tools

3) Pickling (oil, spices) at preference also lemon juice, beer etc. Always half an hour before.

4) Cooking time: rare, medium, and well cooked. Normally it is a matter of the temperature of the meat that we know to keep track of, given the experience. If the meat seems less cooked inside, just move it to a part of the grill with less brace. Slowly he will finish cooking without carbonizing outside

5) Patience, a lot of patience. Grilling is one of those dishes that requires a precise ritual, time and love. Speed and grill do not go well together.

Avoid in our minds: chemical lighters that can leave stench of petrolium, overcooking with a flame that can burn the meat, puncture the flesh to make the precious juices go out.

Someone defines the grill as a religious: but everyone wants to interpret them in their own way.




 



Crostini Neri, che passione




Toscana e Crostini Neri oso sinonimi, si sa.
Ogni famiglia ha la sua ricetta, e non scherziamo.
Sì perché qualcuno svia dalla ricetta originale che prevede fegatini di pollo come base e milza.

Alcuni aggiungono macinato di maiale, altri tolgono la milza, chi toglie i fegatini chi lascia la milza: a piacimento.

Si servono con pane toscano scialo, senza sale: si spiegano così le nostre salse saporiti che tutti amano.


I crostini neri Toscani sono anche molto famosi all'estero: non c'è straniero che non ce li richieda, anche nei matrimoni.

Una passione per chi li fa li fa e chi li mangia.



Tuscany and Black Crostini are synonymous, you know.
Every family has its own recipe, and we do not joke.
Someone changes the original recipe that provides chicken liver as a base and spleen.

Some add ground pork, others remove the spleen, who removes the liver who leaves the spleen: at will.

They are served with delicious Tuscan bread without salt: we explain our tasty sauces that everyone loves.


Tuscan black crostini are also very famous abroad: there is no foreigner who does not require them even in marriages.

A passion for those who make them and who eats them.



 



Cinghiale in Umido




Viaggiare inToscana, è un'esperienza culturale, naturalistica e culinaria. I Food lover sono accontentati e molti vanno alla ricerca di una delle nostre più famose  specialità: il cinghiale in umido.

Il cinghiale in umido è un piatto slow, che richiede molte ore di preparazione e di cottura: addirittura si inizia a prepararlo un giorno prima con la marinatura.

Innanzitutto noi di Pendolino abbiamo la fortuna di avere cacciatori che ci forniscono cinghiale locale: belli, grassi al punto giusto, saporiti, ricchi di polpa intorno all'osso.

Come dicevano il cinghiale viene fatto risposare in salamoia per molte ore: intriso di spezie e vino rosso, riposa secondo riti ancestrali. Aglio, rosmarino, salvia, alloro, timo, maggiorana, bacche di ginepro: chi più ne ha più ne metta; viene girato rigorosamente a mano, come una volta.

Viene cucinato per ore molto lentamente, 2 o 3 ore, riutilizzando un pochino del vino ella salamoia e naturalmente immerso nel succo di pomodoro. Il rosso non può mancare in questo piatto da intenditori.

Buon appetito!



Traveling in Tuscany, is a cultural, naturalistic and culinary experience. Food Lovers are happy and many are looking for one of our most famous specialties: Wild boar.

The Wild boar is a slow dish, which takes many hours of preparation and cooking: even you start preparing it one day before with the marinade.

First of all at Podere Pendolino, we are lucky to have hunters who provide us with local boar: beautiful, fat at the right, tasty point.

As they say, the wild boar is picked up in brine for many hours, spiced with spices and red wine, resting in ancestral rites. Garlic, rosemary, sage, laurel, thyme, marjoram, juniper berries: the more you put it; It is shot rigorously and handily, as it once was.

It is cooked for hours very slowly, 2 or 3 hours, reusing a little of the wine and brining it naturally dipped in tomato juice.


Buon appetito!



 



Agriturismo, emozioni a non finire....




L’agriturismo è innanzitutto emozione

Diceva Henri Grolleau, Padre Fondatore dell’agriturismo. Suo l’importante studio del 1987 “Le tourism rural dans le douze Etats membres de la Communauté économique européenne”-

“L’agrutrurimo è quello che “ricercano i cittadini: emozioni semplici, in  un mondo semplice fatto di cose semplici. Ovvero ricerca di emozioni vere. Per persone che hanno perso il contatto con la natura, per il quali il mondo rurale genera un nuovo esotismo, un lusso supremo quello delle cose semplici.”.

Noi di Podere Pendolino, amiamo incarnare lo spirito dei padri fondatori dell’Agriturismo. Per questo ci dedichiamo ai vostri desideri, cari amici turisti, rispettando l’ambiente che vi accoglie, dedicandoci da “contadini” alle nostre piccole attività rurali quali la cura degli olivi, dell’orto, di fiori.
Abbiamo messo cura  nel restaurare prima e nell'arredare poi  i nostri locali cercando di riprodurre fedelmente lo spirito rustico toscano. Lo stesso che ritrovate nei nostri piatti sempre nuovi e fantasiosi ma profondamente radicati nelle nostre tradizionali ricette, tramandate di madre in figlia.
Tutto estremamente personalizzato, che porta l’impronta del nostro amore e della nostra fatica.









“The agritourism is first and foremost an emotion”, by Henri Grolleau, founder of the Agriturismo. His major study of 1987 "Tourism tourism dans le douze Etats membres de la Communauté économique européenne" -

"Agritourism is what citizens are looking for: simple emotions, in a simple world of simple things. That is, looking for real emotions. For people who have lost the touch with nature,  rural world is creating a new exoticism, a supreme luxury, that of simple things. "

At Podere Pendolino, we love to incarnate the spirit of the founding fathers of the Agriturismo.That's why we are dedicated to your desires, dear friends and tourists, respecting the environment that welcomes you, dedicating us from "peasants" to our small rural activities such as the care of olives, orchard, flowers.

We have taken care of the restoration before and then furnishing our rooms trying to faithfully reproduce the rustic Tuscan spirit. The same you find in our ever-new and imaginative dishes, deeply rooted in our traditional recipes, handed down from mother to daughter.

Everything is extremely personal, which brings the impression of our love and our hard work.



 



Girasole, we love it




Turisti italiani e stranieri rimangono estasiati dai vasti campi di girasoli che inondano le nostre terre.
Chi non ama questo grande fiore giallo: lo sapevate che il girasole non è un solo fiore ma un'infiorescenza composta da tanti fiorelini posti a spirale, nell'uno e nell'altro senso. Esattamente 35 in un senso e 55 nell'altro.

Per il suo significato non ci sono dubbi: esso rimanda a concetti di allegria, solarità, gioia. Per questo amiamo inserirlo anche nelle nostre coreografie wedding

La sua particolarità? gira il capolino verso il sole, dall'alba fino al tramonto. I più romantici lo interpretano come il desiderio di trascorrere il tempo a disposizione con la persona amata, un'intera vita o un giorno intero. Scegliete voi.



Sunflower, the most beloved

Italian and foreign tourists remain ecstatic by the vast fields of sunflowers that flood our lands.
Who does not love this big yellow flower: Did you know that the sunflower is not just a flower, but a flourish made up of so many florid flowers, in one way or another. Exactly 35 in one direction and 55 in the other.

For its meaning there is no doubt: it refers to concepts of joy, solitude, joy. That's why we love to include it in our wedding choreographies

Its peculiarity? Turns the peal into the sun, from dawn till sunset. The most romantic people interpret it as the desire to spend time with loved ones, a whole life or a whole day. You choose.



 



Summer air at Podere Pendolino




Aria d'estate a Podere Pendolino.
Che bello godersi le fresche serate estive al nostro Podere.
Specialmente la sera, sulla nostra collina, si alza un venticello lieve, a rinfrescare la nostra pace.
Il silenzio della campagna è interrotto dal canto dei grilli, dal fruscio delle frasche, dalle voci liete dei commensali.
I profumi sono intensi di frumento tagliato e di frutti maturi dei nostri alberi.
La campagna toscana in estate esplode in tutto il suo splendore



Summer air at Podere Pendolino.
How nice to enjoy the cool summer evenings at our farm.
Especially in the evening, on our hill, we have a gentle breeze to refresh our peace.
The silence of the countryside is interrupted by the chanting of the crickets, from the sound of the leaves to the wind from the gentle voices of the diners.
The scents are intense, especially the chopped wheat and the ripe fruit of our trees.



The charm of the Tuscan countryside in summer is unique.



 



Vacanze in agriturismo




Sempre più italiani scelgono la vacanza ima agriturismo.
A Podere Pendolino, viviamo praticamente con i nostri ospiti che ci scelgono per il pernottamento e la ristorazione.

    1.    L'amore per la natura: la nostra collina, immersa in oliveti e verdi campi, offre un habitat pulito e rigenerante
    2.    La posizione è favorita da una fresca ventiazione che allieta anche le ore più calde
    3.    Il buon cibo: il nostro ristorante offre la possibilità di degustare piatti tipici della cucina Toscana, apprezzati da clienti locali e forestieri
    4.    Il rapporto qualità prezzo: imbattibile secondo molti dei nostri visitatori
    5.    La disponibilità data da una gestione familiare, calda e accogliente



More and more Italians choose the holiday in a farmhouse.
At Podere Pendolino, we live with our guests who choose us for overnight stays and dining.

1. Love for Nature: Our hill, surrounded by olive groves and green fields, offers a clean and regenerating habitat
2. The position is favored by a fresh ventilation that also enlivens the hottest hours
3. Good food: our restaurant offers the opportunity to taste typical dishes of Tuscany cuisine, appreciated by local and foreign guests
4. Value for money: unbeatable according to many of our visitors
5. Availability given by family management, warm and welcoming



 



L'antipasto di Podere Pendolino




L'antipasto di Podere Pendolino, il più ricco, il più scelto.

Uno dei nostri best seller del Podere è proprio il nostro ricco antipasto: le porzioni sono abbondanti come è usanza nella nostra casa.

La selezione dei prodotti è curata attentamente dallo Chef insieme ai titolari Claudio e Patrizio per non badano a spese in quanto a qualità delle materie prime.

Non troverte salumi e prodotti industriali ma prodotti acquistati dai nostri grandi artigiani del gusto. 


The appetizer of Podere Pendolino, the richest, most cherished.

One of our best sellers at Podere is our rich appetizer: the portions are abundant as is customary in our home.

The selection of the products is carefully chosen of by the Chef, together with the owners Claudio and Patrizio, who care a lot about the quality of the raw materials.

you don't  find salami and industrial products but products purchased by our great taste craftsmen.



 



Orticello con amore




A Podere Pendolino siamo nostalgici.
Storie del passato, tradizioni contadine, ricette delle vecchie massaie e usi e costumi in genere.
Tra questi cieli ovviamente il buon uso di un orticello dietro casa.

Anche quest’anno ci siamo cimentati nell’ impresa.
Le ambizioni in termini di quantità sono modeste.
Per la qualità, stiamo dando il meglio di noi stessi: il resto lo fa la natura splendida dei terreni del Podere.

Contiamo sulla collaborazione degli animaletti che girano intorno alla campagna: i ricci mangiano gli insetti, i rospi si nutrono di lumache, le coccinelle mangiano gli afidi.
Il sole della Toscana non manca e neanche l’acqua. In questi tempi di relativa siccità ci siamo muniti di un piccolo sistema d’irrigazione onde non rischiare di buttar via il lavoro duro delle nostre maestranze.

Il gusto con l’orto ci guadagna: per non parlare della salute.


Our Vegetable Garden


At Podere Pendolino we are a bit nostalgic.
Past tales, peasant traditions, recipes of old menus and habits and customs in general.
Of course, there is a good use of a horticulture behind the house.

Again this year we have been in the business.
Ambitions in terms of quantity are modest.
For quality, we are giving the best of ourselves: the rest makes it the splendid nature of the farmland.

We count on the collaboration of the animals that run around the countryside: the curls eat the insects, the toads feed on snails, the ladybugs eat the aphids.
The sun of Tuscany is not lacking nor the water. We have a small irrigation system so that we can not risk throwing away the hard work of our workers.



 



5 motivi per cui gli stranieri amano la campagna Toscana




Years of experience with foreign customers, both in the restaurant and in the agritourism, allow us to express our opinion on the tastes and preferences of tourists.

Foreigners come to Tuscany for many reasons:

1) Sun and nature: Tuscany is the most photographed in the world

2) Culture. Not just monuments, but also events and culture in general: many foreigners study the Italian language in their country

3) Environment: Nature must be uncontaminated and well protected: foreigners are very sensitive to ecology, especially northern Europe and waste disposal

4) The humanity, the warmth of the people with whom they want to mix

5) Cooking: Many of them attend cooking classes in their country. At the table they claim the highest in terms of product quality, recipe and wines. They want to learn the story of the dish and the face producer behind any product.



 



Italian Flag on our dishes




In Tuscany home is where the kitchen is:for italians, cooking is an art, as they do it with heart.

 

For Tuscany recipes, freshness is the propertyof being pure and natural.

Every recipe is a world of emotions, a word ofsurprises, flavours and colors.

  

Italy was not united under one law and considered a single country until 1861. Italian cuisine is much like their language - there is a national language that every region speaks but every region has their own dialect that they speak between one another. You will see this same phenomenon in food.

As you travel through Italy, you will notice how each region has specific dishes and ingredients that they are best known for, yet there are basic ingredients such as pastacheese and olive oil thatall of Italy uses.

 

 

Italians flag is spread all around this fantastic dishes. Red, the color of love, in italian tomatoes rich of parfumes. Green of the Fresh vegetable are key ingredients in the kitchen.. White of their fantastic cheese and bread


All meals are served accompanied by there gional bread: a white, plain, unsalted loaf.  This tradition dates back to the 16th century when there was a tax put on salt, changing the way locals thought about baking bread. This old traditionof unsalted bread has carried on and now marks Tuscan bread apart fromother regions in Italy.  It may seem flavorless at first but its real job is to soak up all the leftover juices left on your place,giving it all the flavor it needs and leaving your bread basket empty at the end of the meal. Please, feel free to do it!

Perfect with Tuscany bread, Salumi and Ham: at Podere Pendolino they are all made by tuscany artisan of food. Non industrial salami in your dishes!
Please taste all the Pecorino Cheese: they are made from ancient and 
traditions sienese recipes. 
The Tuscany bread is also flavored by using a variety of ingredients for crostini: you will have a great selection.

Say Italy Say Pasta. The pasta you are going to taste is handmade, except the rice of course.



 



Trippa alla Fiorentina




Trippa alla Fiorentina

Ovvero la storia nel piatto.
La trippa alla fiorentina è un piatto tradizionale della cucina Toscana che noi di Podere Pendolino, amiamo ripetere nei nostri buffet.

Tecnicamente la trippa prevede lo stomaco del vitello, omaso ed abomaso chiamati comunemente centopelli e lampredotto.

Chi viaggia per Firenze, troverà sempre i gloriosi trippai, eredi della più antica tradizione di cibo di strada che cucinano quotidianamente questo prodotto freschissimo.
Si ricorda che la trippa è un piatto molto magro.

Preparato un trito di odori messi su olio, la trippa viene messa a cuocere con l’aggiunta successiva di pomodoro. Salata e palpata, viene lasciata cuocerete circa 40 minuti. Ottima con una spolverata di parmigiano, sia calda che a temperatura ambiente o addirittura fredda.



 



Colori di Primavera




La Primavera si sente nell'aria, si vede ammira nella natura, si degusta nei piatti.

Il Menù primavera è dispoibile al nostro Podere: profumi di carciofi, asparagi, erbe di campo invadono i vostri piatti. Il nostro orticello sta prendendo vita con le nuove semnie: piano piano, sperando di evitare dannose gelate.

Infatti questa stagione in Valdichiana è un pò ballerina: caldo e freddo si alternano inaspettatamente.



 



Festa di Primavera 2017




Con la primavera cresce la voglia di incontrarsi al Podere.
Vi riproponiamo, a grande richiesta, una delle nostre ricche conviviali: Venerì 7 Aprile ore 20,00, ricca cena a buffet

Antipasti del podere
Pappa al pomodoro, Fegatini, Mini Panini:
Porchetta monte San Savino tagliata al momento,lampredotto,
Trippa, Cinghiale in umido

Formaggi:  Pecorino fresco con baccelli 
Formaggio pecorino di Fossa,  Pecorini a foglia di noci,
con cenere  accompagnati da miele, e marmellate
Ciacce al rosmarino, Canestro di gorgonzola, Treccia di bufala
Degustazione di vini Rossi Toscani abbinati ai formaggi
Bruschette preparate al momento con salse: paté di fegato toscano
Pomodorini e basilico

Norcineria:  Prosciutto toscano da affettare a mano
al momento  dal cuoco Salsiccia stagionata 
Salamini toscani, Capocollo, Finocchiona, Abbinamento di
ciaccie/ focaccine calde

Fritto: Fiori di zucca, verdure fresche
 
Vegetariano: Omelette fatta al momento: con carciofi,  
con asparagi al porro,  di patate, Verdure grigliate,
Melanzane gratinate,  Pinzimonio monoporzione con salse,
Carciofi ripieni
 
Primi: Gnocchetti di patate su crema di pecorino fresco
baccelli,  e guanciale di cinta rosolato,
Pici con ragù di cinghiale,        Vini rossi toscani/aretini 
  
Dolce: Zuppa inglese, Torte della nonna, Crostate
con marmellate  del podere , Ciambellini con vin santo, 
Frutta fresca  -  caffè espresso e distillati

€27,00 a persona  Prenotazioni 0575 849697



 



Pasqua 2017




Carissimi a grande richiesta pubblichiamo il nostro menù di Pasqua.

E' una grande gioia condividere questo momento con voi.


Antipasti 
Sottili di prosciutto con rucola
Carpaccio di  bresaola di chianina
Soufflè di ricotta e asparagi 
Timballo di bufala e verdure grigliate
Bruschettine alla toscana bagnate in brodo
Sfogliatine ai funghi
Cestino fillo con porro, olive verdi e pancetta
Uova benedette in salsa verde


Primi

Tortellini in brodo

Gnocchetto di patate al chianti su crema di zucchine
con pecorino fresco sopra e pancetta
Pici con ragù di Ocio


Secondi
Agnello al forno con bacche di ginepro e rosmarino
Filetto di maiale su crema di porro e lardo di colonnata 
Contorno:Lamelle di patate arrosto, Tortino di fagioli 


Vino: Chianti  Classico, Pinot , Spumanti Asti e Brut   


Dolce, Assaggio dello Chef
Sfogliatine mele uvetta su crema al mascarpone,
panna cotta ai frutti rossi, ananas spicchiato ;
   

Servizio bar a piacere, con liquori, amari e distillati; 
    Servizio caffè espresso 

          

€   42.00 a p.na              Prenotazione 0575 849697   



 



Il Pesce fresco di Podere Pendolino





Ogni tanto, amiamo ricordare ai nostri amici e clienti che la cucina di Podere Pendolino è rinomata non solo per i piatti di terra ma anche per quelli di mare.

Ebbene sì: da anni abbiamo investito nei migliori fornitori di pesce che ci garantiscono tutti quei requisiti necessari per far nascere grandi piatti.

Ovviamente, il nostro Chef Massimo Pascucci, “ci mette del suo” rielaborando succulente ricette, nuove ogni stagione, per rispettare la freschezza e la stagionalità di tutte le componenti.

Da Podere Pendolino, potrete trovare piatti di pesce nel nostro menù oppure ordinerà una cena di pesce con gli amici: provvederemo in questo caso all’ordinazione dei prodotti richiesti.

Vi assicuriamo:

Serietà e competenza del fornitore
Freschezza del prodotto fornito
Varietà della scelta, secondo le stagioni
Ricchezza organolettica del prodotto
Esaltazione del pesce grazie alle ricette di Podere Pendolino





Good morning, friends,  we love  to remind you that the kitchen of Podere Pendolino is renowned not only for land dishes but also for those of the sea.

Yes: for years we have invested in the best fish suppliers who guarantee all the requirements necessary to give birth to rich dishes.

Of course, our Chef Massimo Pascucci, prepares  succulent reworking recipes, new each season, in order to respect the freshness and seasonality of all components.

At Podere Pendolino, you can find fish dishes in our menu or order a seafood dinner with friends: we will in this case ordering the required products.

Podere Pendolino can  assure:

Professionalism and expertise of the supplier
Freshness of the product supplied
Variety of choice, according to the seasons
Wealth organoleptic of the products
Exaltation of fish thanks to the recipes of Podere Pendolino



 



Evento Rotari




Cantina Mezzacorona, vi invita a degustare strepitosi vini in abbinamento alla cucina di Podere Pendolino.


"E' un onore per me e Claudio, ospitare una canitna così prestigiosa. Da anni i nostri clienti hanno apprezzato i loro vini nei nostri banchetti. Per la serata, sertia al tavolo, il nostro Chef Massimo Pascucci ha preparato un menù speciale, in abbinamento a queste prestigiose bollicine e ai vini aromatici della Cantina Mezzacorona".



 



San Valentino




San Valentino, Martedì 14 Febbraio. Ecco cosa preparerà per voi il nostro Chef Massimo Pascucci



 



Serata San Valentino




Martedì 4 Febbraio, San Valentino a Podere Pendolino

Ci fa piacere passare una serata in compagnia della persona amata…..La nostra Rosy renderà l'atmosfera particolarmente romantica per voi.

Pensandoci bene, si amano anche gli amici: insomma una serata per chi si vuole bene.

Buon cibo, atmosfera a lume di candela, e divertimento in nostra compagnia, come vuole la tradizione di Podere Pendolino


Una curiosità: ha ancora senso festeggiare San Valentino?

Eccome. Leggete qua:


http://www.wedding-italia.com/ita/proposta-331-san-valentino-ha-senso-festeggiarlo-e-perch-.html



 



La Porchetta del Monte




A Podere Pendolino consumiamo esclusivamente la Porchetta di Monte San Savino: i motivi sono molti.

Si tratta di un prodotto autoctono, originario della nostra zona, Monte san Savino appunto.
Ne è stata tramandata la ricetta originaria grazie all’abilità di appassionati artigiani della carne.
Il Suino intero, cotto al forno a legna, in crosta, viene condito con una miscela sapiente e a volte custodita gelosamente. Un inasprimento speciale di sale, erbe aromatiche ben dosate, e finocchio selvatico, usato tipicamente nella porchetta savinese. La crosta poi eccelle per croccantezza e sapore.
Il made in Italy di alta qualità nella tavola di Podere Pendolino e nelle vostre feste.



 



Natale in Valdichiana






Che emozione il periodo di Natale a Podere Pendolino.
Addobbi, coreografie, apparecchiatura e menu' tutto parla della tradizione delle feste in valdichiana. Ecco cosa ci raccontano i nostri vecchi.

 La sera della vigilia tutti a veglia intorno al camino in cui si lasciava bruciare lentamente il ceppo. Il capoccia delle fattorie, controllava la crescita degli alberi e tagliava un grosso ciocco, solitamente il nodo delle radici che partiva dalla testa del tronco dell'albero abbattuto. Tale ciocco veniva messo ad asciugare per essere pronto proprio per la notte di natale. Solitamente ben augurante, il ceppo stesso portava i doni ai bambini: frutta secca, piccoli giocattoli, piccoli dolci, 

Mentre il giorno di Natale si andava alla messa vestiti a festa.


La mattina di natale le massaie accendevano i forno a legna per cuocere il pane e per cucinare le pietanze natalizie. In valdichiana si preferiva per il natale il coniglio arrosto. Il primo per il giorno di natale non era la solita zuppa di pane ma la pasta fatta a mano dalle donne condita ragù di coniglio. Il dolce era costituito dai cavallucci fatti in casa ovviamente e se andava bene un panforte. Altrimenti, i più poveri, si accontentavano di mandarini che per i bambini venivano seppelliti sotto la cenere del camino.



 



Magico Natale a Podere Pendolino





Atmosfere da favola per le vostre cene natalizie a Podere Pendolino


Book your dinner events with your friends at Podere Pendolino : you will find a magical Christmas atmosphere



 



Evento al Podere




Evento Venerdi' 25 Novembre

"Al Podere, vanga e zappa non vuol digiuno"

Grande cena a buffet organizzata per gli amici di Podere Pendolino.

Menù invernale con specialità preparate dal nostro Chef Massimo Pascucci insieme alla sua straordinaria brigata.

Affrettatevi a prenotare 0575 849697


“Al Podere, vanga e zappa non vuol digiuno“

Podere Pendolino  Venerdì 25 Novembre 
Cena a Buffet ore 20,00


ANTIPASTI D’UNA VOLTA
Mini panini: Fegatini,
Porchetta di Monte San Savino tagliata al momento,
Lampredotto, Trippa, Cinghiale in umido
FORMAGGI
Pecorino di Pienza, Pecorino di Fossa
Accompagnati da miele  e marmellate
Ciacce al rosmarino, Burrata, Treccia di Bufala,
Degustazione di vini rossi abbinati ai formaggi
Bruschette preparate al momento con salse alla toscana e ai fagioli
NORCINERIA
Prosciutto Toscano affettato al momento dal cuoco, 
Salsiccia stagionata, Salamini toscani, Capocollo, Finocchiona
Abbinamento di ciaccie calde
ANGOLO DEL CUOCO - VEGETARIANi
Fritto Porcini e Zucca in pastella.
 Frittatine monoporzione: carciofi e tartufo, Porro e pancetta,
Cipolle rosse cotte al chianti. Verdure glrigliate, Melanzane gratinate.
ANGOLO VELLUTATE
Vellutata ai porcini, Crema di patate e finocchi con dado croccante
I CALDI NEI COCCI
Pappa al pomodoro, Ribollita con Olio d’Oliva del Podere
PRIMI
Pici con ragù di lepre, Maltagliati saltati con finferli freschi
VINI
Degustazione di vini rossi Toscani e Aretini
BUFFET DOLCI
Gattò  Aretino, Torta della Nonna Crostate di Frutta
Servizio Caffé Espresso, Bar a piacere con liquori, amari e distillati

         € 25,00 a p.na.        Prenotazioni:  0575 849697   



 



Pronto Sposi





Stiamo lavorando per voi. Con l'autunno iniziano le fiere sposi, le manutenzioni al Podere, l'acquisto di nuovi materiale. La nostra responsabile delle coreografie wedding Rosy, visita fornitori vecchi e nuovi alla ricerca di nuove idee, curiosità, tendenze e abbinamenti inconsueti. Questo è anche il periodo degli appuntamenti per visitare le nostre location, Podere Pendolino e Villa Fontarronco. Non attardatevi, l'estate è vicina.



 



Lo zen come arte della frittura






Friggere fa buona anche una sola di scarpa?




Non proprio: friggere é un’arte e bisogna conoscerne i segreti. La frittura è una filosofia vera e proprio e come tale va rispettata.

Ecco alcuni punti critici dell’arte della frittura

1) La Temperatura
2)La materia che si va a friggere
3) L’olio usato, buonissimo.
4) La pastella sapientemente dosata
5)La quantità che si immerge

La brigata dei cuochi di Podere Pendolino è estremamente attenta ad ogni singolo particolare di cottura. Infatti la pastella crea quel magico involucro che rende il il prodotto al suo interno intatto, mantenendo inalterate le proprietà organolettiche del prodotto che si frigge.

Sia al ristorante che nei nostri matrimoni e feste il pubblico ci chiede un angolo frittura con prodotti fritti direttamente dallo chef davanti agli ospiti.

Il fritto, passione d’amore per chi lo fa e per chi lo mangia!



 



Val Di Chiana, la storia




Qual dolor fora, se de li spedali
di Valdichiana tra 'l luglio e 'l settembre
....... cantava Dante Alighieri nella Divina Commedia, xxIx canto 46-47
Quella valdichiana narrata nel Medioevo come terra di paludi pestilenziali. Prezioso documento dell'epoca, una mappa realizzata da Leonardo da Vinci tra il 1502 e il 1503, che mostra la Val di Chiana quale vasto territorio sommerso dalle acque, circondato da colline sulle quali sorgevano appunto gli abitati.

La fisionomia attuale della Valdichiana la si deve ad un ingegnere di eccezionali doti idrauliche,Vittorio Fossombroni che durante il dominio del Granduca Leopoldo di Lorena nel 1788 bonifico la zona utilizzando il sistema della cosiddetta "bonifica per colmata".
Furono creati canali artificiali che permisero lo scorrimento delle acque fluviali mentre lentamente si colmavano le aree palustri grazie alla continua sedimentazione dei detriti alluvionali.

La Val di Chiana è oggi ricca di colmate, la più celebre (e imponente) delle quali si trova a Brolio, nel comune di Castiglion Fiorentino.

Grazie a questi lavori di imponente ingegneria idraulica, la valle si prosciugò, il terreno tornò fertile e coltivabile, la malaria scomparve e le popolazioni poterono tornare a popolare e a coltivare la parte pianeggiante, fertile e rigogliosa come in epoca romana ed etrusca.

Da questa imponente bonifica della Val di Chiana, gli ingegneri idraulici dell'epoca trassero grande ispirazione per bonificare le ampie aree della Maremma.




 



Al fresco, in collina






Podere Pendolino, un fresco ristoro estivo.
Il nostro Podere, è originariamente un antico casale tipico della Valdichiana: al piano terra erano ricavati i locali dediti agli animali e alla rimessa degli attrezzi agricoli mentre al piano superiore si trovavano i luoghi abitati dai contadini.

Il piano terra, dove è locato il nostro ristorante è molto fresco; in estate potete approfittare del nostro portico e dei tavoli disposti direttamente in giardino. Chi ci conosce sa che la nostra collinetta è moderatamente ventosa quindi è possibile ristorarsi in ogni ora del giorno.


Podere Pendolino, a cool summer refreshment.
Our farm is set in an ancient farmhouse typical of the Chiana Valley: on the ground floor were derived the premises devoted to animals and shed of agricultural tools. Upstairs we find  the places inhabited by peasants.

The ground floor, where is sited our restaurant is very cool; in summer you can take advantage of our porch and tables placed directly in the garden. Our usual clients, know that our hill is moderately windy so refreshments can be enjoyed at any time of day.



 



Il laboratorio di Pasticceria di Pendolino




Il Laboratorio di Pasticceria di Podere Pendolino

Da anni i nostri clienti apprezzano le creazioni di zucchero del nostro laboratorio interno. Tecnologie avanzate, ricette sperimentate negli anni, ingredienti ricercati e freschissimi, savoire faire dei nostri pasticceri guidati dallo Chef Massimo Pascucci. La nostra brigata di cucina, tra cui spiccano Giulia  e Veronica per il reparto dolci, è in grado di riprodurre pressoché ogni titpo di torta; design spettacolari per vere e proprie costruzioni in zucchero e panna. L'italiana è la più amata con Millefoglie alla frutta, crema chantilly e crema pasticcera. Ma ancora richiestissime le torte in glassa all'Americana. Basta chiedere. Nelle foto una delle nostre ultime creazioni: per un matrimonio di Finlandesi, un cheescake nelle due versioni panna e cioccolata. Colore guida delle nozze l'arancione, qui rappresentato egregiamente da frutti esotici.



 



Millefoglie di pasta su trionfo di verdure





Buongiorno a tutti, ben ritrovati nella cucina di Podere Pendolino. Oggi per voi, prepariamo una ricetta fresca, primaverile, che troverete nel nuovo menù di Primavera "Millefoglie di pasta all'uovo grigliata su trionfo di verdure".
Primo step: il nostro Chef Massimo Pascucci prepara la pasta all'uovo (amiamo ricordare che a Podere Pendolino la pasta è sempre e solo artigianale!).

Adesso vediamo la preparazione delle verdure, saltate per pochi minuti in padella. La pasta, precedentemente grigliata, va a formare una specie di lasagnetta con le verdurine tagliate a listarelle, spolverate con pecorino fresco: il tutto passato in formo per circa 6-7 minuti.


Una pioggerellina di pesto di rucola ed ecco il trionfo di colori e di sapori proposti dal nostro Chef Massimo Pascucci.
"Millefoglie di pasta all'uovo grigliata su trionfo di verdure"

Non perdete il video con la ricetta
https://www.youtube.com/watch?v=Q3g5bMNekdw

Hello everyone, welcome back in the kitchen of Podere Pendolino. Today for you, we prepare a fresh spring recipe , you will find the new menu of "millefeuille of grilled  pasta on a triumph of vegetable".
The First Step: our Chef Massimo Pascucci preparing egg pasta (remember that at Podere Pendolino pasta is always and only hand made!)
The preparation of vegetables, sauteed for a few minutes in the pan. Pasta, grilled previously, it forms a kind of lasagna with vegetables cut into strips, sprinkle with fresh percorino: then cooked in the oven for about 6-7 minutes
A rocket pesto drizzle and then a triumph of colors and flavors offered by our Chef Massimo Pascucci.


"Millefeuille of grilled egg pasta on a triumph of vegetables"
Do not miss the video with the recipe
https://www.youtube.com/watch?v=Q3g5bMNekdw



 



Una sera di Primavera




"Una sera di Primavera"
Festa a Podere Pendolino, Venerdì 29 Aprile Cena a buffet ore 20,00.
Guardate il menù, è ricchissimo e succulento. Prenotatevi presto: chiamate la nostra Rosy al 0575 849697



 



Tradizioni contadine della Pasqua in Valdichiana





Se si escludono le feste agresti, trebbiatura, mietitura, vendemmia, i giorni speciali nella campagna aretina erano rappresentati dalle grandi feste religiose. Con la Pasqua arrivava la primavera: le massaie si dedicavano alle consuete pulizie di Pasqua appunto,: camini ripuliti dalla fuliggine accumulata nelle fredde veglie invernali, si razzolava l’aia, si imbiancava con la calce. Veniva il parroco a benedire le case e bisognava far vedere tutto rassettato. Ripulire la casa era po’ come ripulire l’anima.
Le campane delle chiese erano addirittura annodate per tutta la settimana santa.
 
Nelle tavole regnavano spighe di grano, erbe e uova come simbolo di fecondità perché da esse sgorga la vita. Le galline dopo il riposo invernale, erano più feconde e attive nella deposizione delle uova. 
Le contadine della Valdichiana,  massaie operose si attivavano nella settimana santa per preparare la ciaccia col rigatino, e i vari dolci. Si ripuliva il forno che veniva riscaldato appositamente per preparare il pane. Regina della colazione nelle fattorie della Valdichiana era la Panina di Pasqua, preparata come il pane con l’aggiunta nell’impasto di rigatino e tocchetti di uova sode. Si preparava anche il tipico Ciambellino, l’antico dolce contadino a forma di ciambella, simbolo della corona di spine del cristo in croce.
 
La mattina di Pasqua, ci si alzava presto per lessare le uova: l’uovo veniva messo all’interno di un piatto bianco e avvolto nel tovagliolo candido con le ciocche annodate e poi portato in chiesa a benedire dalle donne. Al ritorno dalla messa, era usanza in valdichiana festeggiare con una ricca colazione: un uovo benedetto a testa, la Panina di Pasqua accompagnata da salumi, dolci e vino.Una colazione sostanziosa a cui seguiva il pranzo più semplice: pasta in brodo e gallina lessa o carne stufata di solito il famoso coniglio.



 



Prenotate adesso il Pranzo Pasquale




Dall’uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino
Ha detto: “Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio”.
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
“Viva la pace,
abbasso la guerra”.

Maria Loretta Giraldo
 
Prenotate ora il vostro pranzo di Pasqua a Podere Pendolino



 



Chi ben comincia....




La ricchezza della nostra cucina, appare già dagli antipasti.
Cosa si trova nell'antipasto di Podere Pendolino?
Salumi artigianali, preparati dai migliori macellai del territorio senese e aretino. Macinatura, salatura e stagionatura rispettano meticolosamente ricette ormai secolari tramandate da fattori e contadini.
Fritture preparate all'impronta, come tutti i piatti: il fritto è una passione per chi la mangia e per chi la fa.
Salse moderne, emulsionate con ingredienti freschissimi.
Crostini storici con sughi della grande tradizione toscana.
I formaggi: da sempre Podere Pendolino seleziona i miglio formaggi: il cacio di Pienza, formaggi di fossa, con diversi gradi di stagionatura.
 Gli antipasti di pesce: dai nostri fornitori seri e affidabili, quali quelli di Mazzara del vallo
Un lavoro lungo di sapiente ricerca per offrire all’ospite una meravigliosa esperienza della nostra migliore cucina toscana.

 
Cosa non si trova?
Prodotti industriali: formaggi, salumi industriali, salse confezionate, pesce scadente.

The richness of our cuisine, already appears from the starters.

Hand made salami, prepared by the best butchers of Siena and Arezzo. Melting, salting and seasoning meticulously comply with centuries-old recipes handed down by factors and farmers.
Fresh fried footprint, as all dishes: fried is a passion for who eats and who does it.
Modern sauces, emulsified with the freshest ingredients.
Historical crostini with sauces from the great Tuscan tradition.
Cheeses: Podere Pendolino always select the best cheeses: the cheese of Pienza, fossa cheese, with different degrees of maturation.
A long search to offer guests a wonderful experience of our best Tuscan cuisine.
The fish entrees: our serious and reliable suppliers, such as those of Mazara del Vallo
Enjoy our starters



 



Il ceppo di Natale





Dopo le feste dell’agricoltura, mietitura, trebbiatura, vendemmia le altre importanti feste contadine erano quelle religiose, Natale e Pasqua.
A Natale un bel ceppo….si diceva. Il capoccia, durante l’anno individuava un bel tronco da tagliare nel bosco, per tempo, in modo da farlo ben asciugare, stagionare. Il ceppo è la parte del tronco che sta a fior di terra in cui si intrecciano le radici. Lo si accendeva la Vigilia di Natale e bruciava davanti alla famiglia riunita nella veglia. Una superstizione diceva che il ceppo portava i doni ai bambini; piccoli modesti regali come dolci, frutta, piccoli giocattoli venivano nascosti sopra il ceppo stesso la mezzanotte di Natale o sotto la cenere.
Il Natale era importante per il ricco pranzo. Il piatto principale in valdichiana era la pasta fatta in casa, nella madia, condita con un ricco sugo di coniglio. Sempre il coniglio rappresentava il secondo piatto: una lenta cottura nel forno a legna, lo stesso usato per cuocere il pane.
Il dolce erano cavallucci, panforte, cantucci.
La festa in pratica si riassumeva allo stare insieme in lieta socievolezza. Protagonisti erano i canti, gli scherzi, gli stornelli, i canti improvvisati in ottave, corteggiamenti, racconti.
Natale voleva dire riposo dal lavoro dei campi, finalmente, cantare nel coro della chiesa o servire i panni di una Confraternita.

After the holidays agriculture, harvesting, threshing, harvesting other major country festivals were religious ones, like Christmas and Easter.
Christmas was important for the big meal. The main dish in valdichiana was the homemade pasta,  topped with a rich sauce of rabbit. Always the rabbit was the main course: a slow cooking in a wood oven, the same one used to bake bread.The party was summed up in practice to be together in happy sociability. Protagonists were the songs, jokes, ditties, songs.



 



Il Pranzo di Natale




Cosa c'è di più bello di passare il Natale in famiglia, tutti a tavola, serviti da personale amico e soprattutto senza che nessuno abbia faticato per cucinare. Per questo ogni anno Rosy, Claudio e Patrizio aprono il Podere, per accogliervi in tanti. E' il giorno della festa per tutti: baci, abbracci, scambio di doni sotto l'albero del Podere, e un menù strepitoso che riscalda il cuore e i palati.Vi aspettiamo, prenotate presto, sapete che questi pranzi vengono prenotati giorni e giorni in anticipo. Tel: 0575 849697



 



Le feste di Podere Pendolino





Le feste di Podere Pendolino sono memorabili: rimangono nel cuore e nei ricordi di tutti, ospiti e noi che le organizziamo.
"C'era una volta al Podere" è stata per noi un'esperienza enogastronomica di altissimo livello. Sono state rispolverate, per l'occasione, ricette e segreti di menù contadini del nostro territorio Aretino. Fegatelli, trippa, lampredotto, porchetta di Monte san Savino, fritto di pollo e coniglio, gattò aretino e altre specialità. Il calore e l'atmosfera del nostro Podere ha reso possibile questo nostalgico tuffo nel passato. Le nostre radici, sono la nostra forza

Podere Pendolino parties are memorable: remain in the hearts and memories of all, guests and us that we organize.
"There was once a farm house" was for us a great food and wine experience  of highest level. We dusted off for the occasion, recipes and secrets of menu farmers in our area. Liver, tripe, lampredotto, pork in Monte San Savino, fried chicken and rabbit, gattò  and other specialties from Arezzo. The warmth and atmosphere of our farm has made this nostalgic blast from the past a magic moment. Our roots are our strength



 
 
Podere Pendolino Loc. Castellare, 44 - Monte San Savino (AR) - Tel. +39 0575 849697 Fax. +39 0575 844955 - info@poderependolino.com - P.IVA 01232620516 credits - Cookie & Privacy Policy

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