Oggi parliamo di grigliata, l’amore segreto di noi italiani e non solo.

In Italia, grigliata e barbecue sono sinonimi: noi siamo più tradizionali e ci atteniamo ai trucchi di cottura tramandati dai nonni. Si perché la grigliata è forse l’unica arte culinaria da sempre portata avanti dagli uomini, discendenti dei cacciatori del neolitico. La grigliata fa molto macho, si sa: e che dramma se si sbaglia qualcosa. E’ sempre una questione personale.

Niente americanate, dunque. Niente coperchio bombato, niente cottura fumée. La grigliata all’italiana prevede la classica cottura su fiamma viva o brace accesa, a cielo aperto.

I segreti della grigliata secondo Podere Pendolino?

1) Non usiamo mai carboni artificiali che possano dare alla carne un retrogusto di petrolio. Nè accenditori chimici al chermes.
2) Griglie, pinze, attrezzi in genere  professionali ben curati
3) La marinatura (olio, spezie) a piacimento anche succo di limone, birra ecc. sempre una mezz’ora prima.
4) Il tempo di cottura: cottura al sangue, media e ben cotta. Normalmente è una questione di temperatura della carne che noi sappiamo monitorare ad occhio, vista l’esperienza. Se la carne ci sembra meno cotta all’interno, basta spostarla su una parte della griglia con meno brace. Lentamente terminerà la sua cottura senza carbonizzarsi all’esterno
5) Pazienza, molta pazienza. La grigliata è uno di quei piatti che richiede un rituale preciso, tempo e amore. Velocità e grigliata non vanno bene insieme.

Da evitare secondo noi: accenditori chimici che possono lasciare puzza di chermes, sovrarcottura a fiamma viva che può carbonizzare la carne, bucherellare la carne tanfo da farne uscire i preziosi succhi.

Qualcuno definisce la grigliata un religione che piace a tutti, ma tutti la vogliono interpretare a modo loro.